Sarà un Natale, quello che ci apprestiamo a vivere, caratterizzato dalla necessità di risparmiare per le milioni di famiglie colpite e affondate dalla tanto famigerata crisi economica ma soprattutto spaventate da politici, banchieri ed economisti da quello che potrebbe arrivare con l’anno nuovo.

In Italia la manovra del Primo Ministro Monti è ormai chiara e definita e lascia perplessi non tanto per le frustate a cui tutti saremo soggetti nei prossimi anni quanto per la mancanza di stimoli all’economia che ritardano l’uscita dalla recessione.
Sul fronte azionario l’Indice FTSE All Shares del mercato italiano (di cui inseriamo qui sotto l’andamento grafico in questo consueto rapporto mensile) continua nella sua fase di congestione al di sotto della trend line discendente che passa attualmente attorno ai 16.700 punti.
Un buon segnale di forza sarebbe il superamento della predetta trend line con obiettivi 17.100 prima e 18.600 successivamente. Solo al di sopra di quest’ultimo livello la situazione tornerebbe rosea e si potrebbe guardare al futuro con ottimismo. Più probabile la continuazione della fase attuale di congestione con particolare attenzione al livello di 14.300 al di sotto del quale si aprirebbero le porte per una nuova profonda discesa.
Che speriamo non avvenga, naturalmente nonostante il nostro “semaforo” è sempre “rosso” da giugno/luglio (invitando a stare fuori da Piazza Affari e dintorni) come alcune strategie fra le più seguite dai nostri clienti di “copertura” sui future che continuano a consigliare di stare short ovvero al ribasso.