Una grande parte delle aziende statunitensi ha già conseguito utili. Questo è quando emerge da un’analisi della società svizzera Pharus Asset Management che di seguito è riportata integralmente.
L’attuale reporting season americana conferma che il bottom di utili risulta essere oramai alle spalle. Un dato auspicato ed atteso già a fine dicembre, quando le analisi a riguardo aveva evidenziato utili societari improntati al rialzo e un earnings sentiment positivo. Entrambi i segnali, secondo gli esperti di Pharus, rappresentano la chiusura alla crisi registrata nel 2020.
Circa i 2/3 delle aziende americane hanno infatti già riportato gli utili, e con risultati sensazionali: numeri che hanno permesso alle attese di crescita dell’S&P 500 di rientrare sui valori pre Covid (come si osserva dal grafico).
Le analisi dimostrano che quarto trimestre 2020, in America, si sta chiudendo con crescite del +1.7%: un valore in miglioramento di circa il 10% rispetto alle previsioni del -9.3% di fine 2020.
Questo risultato particolarmente positivo è stato guidato dalle sorprese aziendali. Quasi l’80% delle società americane ha infatti battuto le stime. Come si può osservare dal grafico seguente, i migliori settori del mercato sono stati i più ciclici: settore finanziario e quello delle materie prime, che hanno mostrato crescite del +17.2% e +16.7% rispettivamente.
Secondo le analisi Pharus, un particolare interessante di questa reporting season sono le crescite mostrate dalle aziende maggiormente esposte al mercato nazionale, le quali hanno registrato i dati migliori. Ciò per evidenziare come i lockdown, nei diversi Paesi, abbiano inciso sulle esportazioni delle aziende.
Il grafico seguente evidenzia che il 2020 si dovrebbe chiudere con un solo -11.4% di decrescita di utili, rispetto al -30% previsto mesi fa:
Per il 2021, invece, Pharus si attende una crescita del +23.4%, in netto miglioramento rispetto alla fine dell’anno scorso: