(parte del contenuto di questa analisi è stata pubblicata in anteprima nella nuova Lettera Settimanale che viene inviata ogni martedì agli iscritti al nostro sito insieme ad altri contenuti speciali: è possibile registrarsi gratuitamente qui nel caso non si fosse già registrati al nostro sito)
La scorsa settimana abbiamo fatto il webinar sull’asset allocation e se te lo sei perso puoi rivederlo qui per intero o “a tocchi” visto che abbiamo affrontato in successione 10 argomenti diversi fra quelli su cui avevamo ricevuto più domande in queste settimane (puoi vederle sotto) e nei prossimi giorni sul nostro canale YouTube (a cui puoi iscriverti se vuoi restare sempre aggiornato) pubblicheremo anche i segmenti separati.
>>>GUARDA IL VIDEO DEL WEBINAR
Abbiamo avuto un numero record di iscritti (oltre un migliaio!) e, nonostante la durata, un’attenzione altissima e un ottimo feedback per quanto sicuramente ci sia sempre da migliorare e ringrazio chi ci ha inviato le proprie osservazioni di qualsiasi natura.
Come consulenti finanziari indipendenti (iscritti all’Albo OCF) fra i pionieri in Italia del settore ci siamo sentiti molto coinvolti in questo tema e abbiamo cercato di trasmettere concetti chiave che purtroppo non arrivano a molti risparmiatori da parte di soggetti spesso in palese conflitto d’interesse, operatori abusivi che raccontano di ricette facili per diventare “ricchi” cercando di far comprendere come la conoscenza dei mercati è certo importante ma il comportamento di ciascun investitore di fronti agli alti e bassi dei mercati è determinante. E ignorare questa “componente” è fare vedere track record passati ventennali o trentennali senza affrontare questo argomento con ciascun investitore è un puro esercizio teorico.
E per questo motivo i consulenti finanziari autonomi di SoldiExpert SCF offrono preliminarmente una consulenza one to one gratuita, un vero check up (e solo i consulenti finanziari iscritti all’Albo possono offrire questo servizio altrimenti si configura una consulenza abusiva) a tutti i risparmiatori con cui analizzare il portafoglio e
“La differenza tra successo e fallimento non è il titolo che acquisti o l’immobile che acquisti, è l’asset allocation” ha scritto Anthony Robbins dopo aver intervistato alcuni dei più grandi money manager statunitensi e parlare di diversificazione, strategie d’investimento, pianificazione finanziaria, costi e trasparenza è fondamentale nel rapporto con i propri clienti e i risparmiatori.
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Che si possono trattare da bambini (dicendo che esiste Babbo Natale e non devono preoccuparsi di nulla perché si è in possesso della “bacchetta magica” e della “soluzione semplice senza sforzi”) o da adulti (raccontando le cose come stanno). Noi preferiamo il secondo approccio.
“Non Sequitur” è un’espressione latina (letteralmente: non segue, non consegue) con la quale si intende si indica un errore di ragionamento, una falsa causa e una falsa soluzione
E “Non Sequitur” è anche un fumetto fra i più letti nel mondo creato da Wiley Miller che ci ha autorizzato per il nostro blog a usare questa fantastica vignetta che spiega in modo fantastico quanto con una battuta un giornalista statunitense, Henry Louis Mencken, già osservava nella società consumistica un secolo fa: “Per ogni problema complesso, c’è una soluzione semplice, elegante e… sbagliata”.
E per questo motivo non crediamo, come abbiamo spiegato, alle “formule magiche” per investire, ai portafogli “pigri” basati tutti su “torte” per tutte le stagioni, ai titoli del futuro, ai Megatrend o al trading “veloce”, ma invece a un approccio diversificato (di asset ma anche di strategie), lungimirante ed equilibrato. E rigorosamente non in conflitto di interesse perché se il tuo guadagno come consulente deriva dal collocamento e dal fatto che il tuo cliente debba essere sempre investito (e tu per portarti a casa la pagnotta gli devi far sostenere costi che altrimenti potrebbe tagliare anche del 90%) il tuo cliente rischia seriamente di essere “fottuto” in qualsiasi scenario.
A vendere aria fritta a caro prezzo non siamo bravi.
Intanto però un italiano, l’artista Salvatore Garau, in queste settimane a proposito di aria fritta, è riuscito nell’impresa di vendere all’asta un’opera d’arte invisibile a 15.000 euro a “impatto ambientale zero.
L’acquirente riceverà un certificato di autenticità, che convalida l’esistenza della scultura e le istruzioni per la sua installazione. “Io Sono” (il titolo dell’opera) deve essere esposto in una casa privata e le istruzioni prevedono che l’opera debba essere esposta in un ambiente privato di circa 1,5 x 1,5 metri, dove non ci siano ostacoli.
Il pezzo non ha bisogno di “illuminazione artificiale e climatizzazione” ha detto Garau tramite il New York Post e ognuno può “vederci quello che vuole e d’altra parte il mondo è pieno di niente spacciato per qualcosa e nessuno ci fa caso” ha commentato l’artista.
E quest’artista sta esponendo, in queste settimane, anche un’altra sua opera invisibile (dal titolo “Afrodite piange”) davanti alla Borsa di New York (vedi qui) supportato dall’Istituto Italiano per la Cultura.
Ci facciamo conoscere sempre noi italiani per il nostro “genio”.
Stai bene ed investi bene,
