Personalmente ricorderemo l’estate del 2011 e quella del 2012 come le peggiori di tutte. Nel 2011 tra il 4 e il 5 agosto lo spread dell’Italia arriva a sfiorare i 390 punti, il governo riceve una “lettaraccia” dalla BCE che chiede misure di austerity pena la bancarotta del Paese. Insieme a Spagna, Portogallo, Grecia e Irlanda, l’Italia diventa un PIIGS, un acronimo beffardo con cui vengono bollati i paesi deboli dell’Eurozona.
In Italia si moltiplicano i rumors sulla tenuta del governo e sulle possibili dimissioni del ministro dell’Economia Giulio Tremonti, uniti ai timori sulla manovra e sulla presunta non solidità delle banche. Nel 2012 la crisi è ancora in pieno sviluppo: il Governo Monti concede ai tecnici 10 giorni di vacanza, al mare o in montagna, purché in Italia. Molti operatori del settore finanziario passano le vacanze direttamente in ufficio, incollati ai monitor.


Il 26 luglio 2012, durante un suo intervento alla Global Investment Conference a Londra, Mario Draghi capo della BCE pronuncia le parole che segnano la fine della crisi “within our mandate, the ECB is ready to do whatever it takes to preserve the euro. And believe me, it will be enough”. E’ il tana libera tutti: l’Italia, l’euro e i PIGS sono salvi.
E quest’estate? Le politiche accomodanti delle banche centrali e lo spread in discesa rispetto ai massimi giocano a favore della tranquillità. Le tensioni all’interno della maggioranza di governo e la guerra dei dazi remano invece a sfavore di un’estate totalmente serena. Secondo Donatella Principe di Fidelity International autrice di un interessante amarcord sulle estati più “calde” degli ultimi anni, da cui abbiamo preso spunto per l’infografica seguente, questa estate è partita con le premesse migliori. E tutti ci auguriamo che non sia una falsa partenza anche se oggettivamente rispetto ad altri anni il clima è decisamente migliore (quello borstistico “ça va sans dire”, per il resto fa di nuovo caldissimo!)