Fondi di investimento: al via il SoldiExpert Fund Rating su oltre 13000 fondi e sicav!

Come capire se il fondo d'investimento consigliato è veramente buono e non è una ciofeca? Uno strumento nuovo per fare confronti e valutazioni più obiettive

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

Il blog di SoldiExpert SCF

I voti da zero a 10 per capire quali sono i migliori e peggiori fondi di investimento

 

Dopo una lunga gestazione e un gran lavoro dell’Ufficio Studi di SoldiExpert SCF nasce il SoldiExpert Fund Rating! Oltre 13.000 fondi di classe “retail” (ovvero accessibili ai risparmiatori privati) sono monitorati mensilmente e, per ciascuno, viene espresso un voto da zero a 10, vengono presentati i dati di rendimento e rischio in utili tabelle comparative ed è redatto un breve report che spiega tali dati e il rating assegnato.

Cosa caratterizza questo strumento messo a disposizione gratuitamente dei risparmiatori (basta registrarsi) da parte di SoldiExpert SCF, una delle prime società di consulenza finanziarie indipendenti in Italia?

ll calcolo rischio/rendimento è basato sul confronto con gli ETF ovvero con il benchmark. Una cosa apparentemente banale ma che tanto banale non è, visto che molti risparmiatori sono indotti ad acquistare fondi nettamente peggiori degli omologhi ETF; inoltre, grazie a questo strumento, potranno fare un ragionamento in più sul valore aggiunto fornito dal proprio consulente o dalla propria banca.

 

COME SONO DETERMINATI I VOTI DEI FONDI

 

La classificazione data ai fondi deriva da un indice di proprietà, il SoldiExpert Fund Rating, che restituisce un valore sintetico di punteggio dei fondi d’investimento (o sicav) analizzando il loro storico degli ultimi 5 anni, quando possibile, e sono comunque considerati solo i fondi con almeno 3 anni di vita; un lieve sovrappeso viene dato all’andamento negli ultimi 12 mesi, per tenere conto anche in parte dell’andamento più recente.

L’indice valuta principalmente i due aspetti che un risparmiatore ha più a cuore, ovvero quanto un fondo ha reso (la performance) e quanto sia rischioso, in particolare, nelle fasi avverse di mercato (il drawdown).

 

SoldiExpert Fund Rating SoldiExpert Fund Rating

 

Come società di consulenza finanziaria indipendente, ci sembrava importante e stimolante provare a fornire un rating dei fondi d’investimento cosiddetti “attivi”, basato su criteri vicini a quelli che utilizziamo nell’attività di consulenza, attraverso un processo di tipo quantitativo.

I fondi vengono confrontati con il loro benchmark di categoria. Il benchmark è un parametro usato come termine di riferimento per confrontare e valutare l’andamento di un determinato fondo di investimento rispetto a quello del mercato. Utilizziamo la classificazione delle categorie elaborata da FIDA Informatica, primario gruppo italiano nell’analisi e distribuzione di dati, per determinare se hanno avuto un rendimento più alto della controparte “passiva” e se hanno mostrato un rischio minore. Questo confronto unito a bonus e malus dati dal risultato e dalla persistenza, restituisce un valore che abbiamo chiamato DeltaExpert.

Lo stesso calcolo viene fatto, parallelamente, sulla media dell’intera categoria di riferimento, arrivando così a determinare un fattore “teta” che rappresenta il DeltaExpert del segmento di mercato.

Questa grandezza, in valore assoluto, viene utilizzata per definire undici intervalli numerati da 0 a 10 e, a seconda dell’intervallo in cui si colloca il DeltaExpert,  viene assegnato il voto finale che costituisce il nostro Fund Rating.

A differenza del normale rating da 1 a 5 stelle utilizzato da molti provider, con il SoldiExpert Fund Rating si hanno 11 possibili valutazioni, più facili e significative da leggere e interpretare in senso finanziario.  Una vera e propria pagella.

Un voto pari a 6 significa che il fondo si comporta sostanzialmente come il mercato (benchmark di riferimento) o un ETF e quindi un fondo sopra la media sostanzialmente deve avere almeno 7.

Il SoldiExpert Fund Rating, rispetto ad altri indicatori sui fondi, cerca anche di superare alcuni limiti molto forti tipici di queste valutazioni: il rating tradizionale è basato sulla distribuzione statistica dei risultati, assegnando 5 stelle ai fondi che si pongono nel primo 10% dei migliori risultati, 4 stelle al successivo 22,5% e così via, ma non dice mai quanto abbiano performato rispetto ad un investimento passivo come un ETF, o al benchmark di categoria. Spesso, quindi, il paradosso sta nel vedere assegnati giudizi a 4 o 5 stelle a fondi che si sono comportati peggio degli ETF o dell’indice di riferimento, sia in termini di performance (hanno guadagnato meno) che di drawdown (hanno perso di più).

Per queste ragioni è nata l’idea di provare a costruire un differente tipo di ranking, più intuitivo per chi lo legge, che pone la “sufficienza” a 6 e si muove in una scala da zero a dieci.

Un risultato immediato di questo approccio è che nessun fondo a 5 stelle che viene battuto dal mercato o dalla controparte ETF avrà un voto superiore a 6, mentre un fondo che ha ottenuto 10 nel SoldiExpert Fund Rating avrà sicuramente battuto il mercato nel passato, con una gestione attiva veramente premiante.

Per correttezza, va detto che il voto assegnato (tolti tutti i limiti di questo tipo di analisi) ci parla del passato di un fondo ma non certo del futuro, perché nei mercati finanziari sappiamo che le performance passate non sono garanzia di uguali risultati nel futuro per tutti gli strumenti finanziari, fondi d’investimento compresi.

Inoltre non sempre purtroppo il confronto che possiamo fare fra il fondo e il benchmark della categoria è al 100% perfetto; questo perchè i benchmark vengono assegnati per ciascun fondo dai fornitori di dati e non sempre corrispondono esattamente al perimetro di investimento del fondo. Questo non accade quasi mai per le categorie azionarie o obbligazionarie “semplici” ma può capitare su quelle dove il gestore del fondo indica come mercati di riferimento più asset e benchmark o tipi di asset (azionario, obbligazionario…). E abbiamo notato che tutti i fornitori di dati e analisi sui fondi in queste casistiche possono utilizzare benchmark un po’ grossolani che magari premiano o penalizzano come rating un fondo. Questo accade perchè altrimenti dovrebbero magari assegnare un benchmark diverso a troppi fondi rendendo difficile il confronto. Per questa ragione il SoldiExpert Fund Rating come tutte le analisi quantitative massive suggeriamo sempre che debbano essere seguite da un’analisi specifica e mirata sul singolo fondo rivolgendosi a un consulente finanziario (possibilmente privo di conflitti di interesse) che possa esaminare nel dettaglio il fondo e il portafoglio complessivo ed è anche questo il lavoro che svolge SoldiExpert SCF con i risparmiatori.

 

COSA EMERGE DA QUESTA ANALISI SUI FONDI DI INVESTIMENTO MENSILE?

 

Nella nostra prima analisi, condotta lo scorso marzo 2021, era emerso, non a caso, che solo il 18% circa dei fondi di investimento analizzati mostrava risultati migliori del mercato; quindi, di converso, l’82% dei fondi non batteva il proprio benchmark di riferimento. A questo dato va aggiunto anche il fenomeno dei fondi che diverse società di gestione fanno letteralmente sparire: fondi con brutti track record vengono modificati, chiusi o fusi con altri per cancellarne il passato non certo glorioso. Da quando abbiamo iniziato a lavorare su questo indicatore, poco più di un anno fa, quasi il 3% dei fondi da noi analizzati si sono estinti.

Abbiamo realizzato questo fund rating senza la pretesa di concorrere al premio Nobel per l’Economia, ma questo tipo di indicatore ha il vantaggio di consentire non solo un’analisi veloce sull’effettivo valore aggiunto di un fondo (una sorta di “acid test”, per chi ha studiato ragioneria), ma anche di poter classificare periodicamente le società di gestione, in base alla media dei voti dei loro fondi.

Anche qui vengono fuori delle cose molto interessanti, ma per chi ha dimestichezza con la materia è cosa abbastanza nota: molte delle società di gestione, soprattutto italiane, brave nel collocare i propri fondi presso i risparmiatori, prendono voti ben sotto la sufficienza, perché i fondi piazzati fanno mediamente peggio del mercato.

Il discorso che la maggior parte dei fondi venduti come “attivi” in realtà si comporta peggio dei “passivi” non è qualcosa che inventiamo noi ma è ben noto da diversi decenni, come evidenziato dalla ricerca accademica ed empirica.

Per chi volesse approfondire l’argomento, alcuni fra i riferimenti più conosciuti sono gli Studi SPIVA Scorecard elaborati da S&P Dow Jones Indices, una divisione di S&P Global, una delle più importanti agenzie di rating e indexing del mondo, oppure il saggio finanziario senza tempo di Burton Malkiel  “A Random Walk Down Wall Street” tradotto in italiano con il titolo (orrendo…) “A zonzo per Wall Street

Anche per questa ragione è nata la nostra idea di rendere disponibile a tutti un modello alternativo di rating sui fondi che fornisca una fotografia reale, chiara e con un risultato intuitivo e intellegibile per tutti: il SoldiExpert Fund Rating.

Un gestore apparentemente da 10 può perdere il tocco “magico”, “impazzire”, essere sostituito con un brocco e la persistenza dei fondi “stellati” è stata ampiamente studiata con risultati non esaltanti: numerose ricerche accademiche e di primari analisti finanziari hanno scoperto che i gestori di fondi attivi che superano il loro benchmark in un determinato anno, lottano duramente per ottenere guadagni simili negli anni successivi.

“Se hai un manager attivo che batte l’indice per un anno, la possibilità che il manager batterà nuovamente l’indice l’anno prossimo è inferiore al lancio di una moneta ” ha affermato qualche anno fa Ryan Poirier, analista senior di S&P Dow Jones Indices, coautore di un rapporto sul tema pubblicato nel 2017 su L’Economist.

In uno studio dove sono stati esaminati il comportamento dei fondi da marzo 2000 a settembre 2016 solo il 5% dei fondi comuni di investimento, che investe in grandi società statunitensi, che avevano un record di vittorie in tre anni contro l’S & P 500, ha continuato a battere il proprio benchmark nei tre anni successivi.

Come spesso abbiamo messo in evidenza nei nostri report e noi nostri ebook (come in quello dedicato agli ETF vedi qui), ciò che manca nel dibattito sul valore dei fondi attivi e dei fondi indicizzati è quanto le commissioni di gestione influenzino i rendimenti.

In un modello italiano, dominato dalla consulenza basata sugli incentivi e sulle provvigioni e caratterizzato dai costi sul risparmio gestito fra i più elevati in Europa applicati ai risparmiatori, non deve stupire se i fondi d’investimento sono fra gli strumenti più consigliati da banche e Reti: avere uno strumento in più come quello elaborato da noi di SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, crediamo possa essere uno spunto per molti risparmiatori a valutare più a fondo cosa viene loro proposto e se il valore aggiunto è realmente significativo.

Anche in questa nostra analisi esistono naturalmente fondi migliori di altri (seppure in numero percentualmente limitato) e società di gestione migliori di altre; il lavoro di coloro che, nell’industria dei fondi, si adoperano per creare valore autentico e fare crescere in modo sano il settore anche a vantaggio dei risparmiatori, va naturalmente rispettato. Ragion per cui anche noi di SoldiExpert SCF non siamo certo ostili a tutta l’industria dei fondi comuni ma, anzi, in alcuni portafogli, li utilizziamo e apprezziamo il lavoro di alcuni gestori italiani e internazionali: il SoldiExpert Fund Rating è uno strumento in più che si aggiunge al nostro lavoro di selezione di fondi di investimento per diversi portafogli, che elaboriamo anche per conto di banche e assicurazioni, e che ora mettiamo a disposizione di tutti.

 

ESISTONO FONDI DA DIECI O DA ZERO?

 

Sì, esistono fondi da dieci: si tratta di fondi che oltre ad avere performance positive nel medio periodo hanno dato prova di essere i migliori asset e la miglior scelta che si potesse fare in termini di investimenti, rispetto al benchmark di riferimento assegnato. Occorre anche ricordare però che la persistenza dei migliori fondi nelle parti alti della classifica è molto bassa: per il medio-lungo e lunghissimo periodo gli ETF sono secondo noi generalmente da preferire, tranne che per fondi d’investimento molto specializzati e che non trovano negli ETF una valida alternativa.

 

 

Naturalmente, come esistono fondi da 10 ne esistono di non sufficienti ai quali è stato assegnato lo zero: si tratta di quei fondi che si sono rivelati pessimi sia come rendimento che come rischio.

 

CONCLUSIONI E ISTRUZIONI PER L’USO

 

L’utilizzo a cui abbiamo pensato nel realizzare questo indicatore non è quello di selezionare i migliori fondi da tenere in portafoglio ma quello di farsi, in modo molto sintetico, una seconda opinione slegata dai rating oggi molto in voga sul web.

Nella nostra attività di consulenti finanziari indipendenti per conto di piccoli e grandi investitori, l’analisi che compiamo è molto più approfondita e non è solo quantitativa basata su algoritmi ma anche qualitativa e tiene conto di un numero di dati superiore a quelli utilizzati in questo modello.

Grazie a questo indicatore, risulterà evidente che il numero di fondi “pessimi” sotto la sufficienza (con voti anche molto bassi) è ben superiore a quello “tradizionale” dei sistemi di rating più in voga che hanno, naturalmente, una loro utilità se letti in profondità.

Il nostro obiettivo non è certo “demolirli” ma dare una nuova chiave di lettura: per questo abbiamo deciso di rendere consultabile gratuitamente il nostro SoldiExpert Fund Rating poiché crediamo che possa essere un utile stimolo per il mondo del risparmio gestito e il pubblico dei risparmiatori e degli addetti ai lavori.

Il successo mondiale degli ETF (Italia compresa seppure con più ritardo per le forti resistenze) che vede le masse sotto gestione crescere in modo fortissimo anno dopo anno a scapito dei fondi d’investimento è d’altra parte un chiaro segnale del fatto che sempre più investitori (a partire dagli istituzionali) hanno capito come funziona il “giro del fumo”.

E la ragione principale deriva proprio dal pessimo andamento dei fondi d’investimento rispetto ai benchmark (e quindi agli ETF che di fatto replicano questi) per effetto dei maggiori costi e della gestione “attiva” spesso scadente, che invece di creare valore lo distrugge.

Nella consulenza finanziaria indipendente che forniamo in SoldiExpert SCF, il numero di fondi d’investimento è sceso nel tempo sempre di più a favore degli ETF, per poter fare i migliori interessi dei clienti e perché, come società di consulenza indipendente iscritta regolarmente all’Albo dei consulenti finanziari autonomi e delle SCF, possiamo fare effettivamente l’interesse del cliente al 100% e senza essere collegati in alcun modo al “gioco delle retrocessioni”, che è in Italia il più praticato da banche e reti.

 

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Spesso vengono consigliati fondi d’investimento con commissioni annue effettive del 3% quando magari il pari ETF di categoria costerebbe lo 0,65% all’anno: quel 3% di costo che il cliente pagherà verrà suddiviso fra tutti gli anelli della catena in modo piramidale e il risparmiatore non penserà di pagare nulla in modo diretto.

Vi è un’ampia letteratura mondiale (e che cresce a dismisura mese dopo mese) che dimostra come i fondi d’investimento, nella maggior parte dei casi, rendono meno in quasi tutte le categorie dei fondi passivi e, se anche ci riescono, l’effetto “persistenza” è molto basso; come società di consulenza finanziaria indipendente (che quindi non ottiene provvigioni o commissioni di nessun tipo sui fondi collocati o consigliati come su qualsiasi strumento) ci sembrava utile trovare il modo di evidenziare questo “gap” a dispetto di chi afferma spesso, troppo impunemente, che i fondi collocati “creano valore” (forse per chi li vende, ma non per chi li acquista!).

Naturalmente con questo non vogliamo dire che tutti i fondi d’investimento sono “carne da macello” o che tutti i consulenti che consigliano fondi d’investimento sono “compromessi” perché è bene non generalizzare, ed esistono fior di professionisti in tutti i settori e in tutti i rami, capaci anche di resistere alle pressioni commerciali (in verità sempre più forti, come ci dicono le cronache finanziarie).

Il nostro tipo di rating, che confronta performance e rischio, consente quindi di farsi un’idea istantanea se il fondo d’investimento che è stato consigliato è stato realmente, nel passato, un buon fondo o meno.

Se il risultato è appena sufficiente, o peggio, è risultato insufficiente, c’è sempre il modo di migliorare e forse è bene rivedere sia lo strumento in portafoglio che l’asset allocation: questo è il nostro mestiere e siamo sempre a disposizione per una prima consulenza gratuita di 30 minuti per effettuare un primo check up e fornire una nostra diagnosi.

 

Una consulenza gratuita iniziale Una consulenza gratuita iniziale

 

Naturalmente come tutti i tipi di giudizio, rating o ranking, anche il SoldiExpert Fund Rating non è infallibile e dipende soprattutto dalla catalogazione del fondo e dalla categoria che gli viene assegnata a livello di banca dati.

Questa non è poi una scienza esatta, anche perché molte società di gestione sembrano fare di tutto per evitare di consentire dei confronti leali, ricorrendo per esempio al lancio continuo di fondi “target” o “ritorno assoluto” (spesso solo sulla carta), cancellazione di fondi con pessimi track record e altre furbizie.

 

FAQ 10 RISPOSTE ALLE DOMANDE PIU’ FREQUENTI

 

  • Come viene confrontato un fondo con un suo benchmark?

Come benchmark di categoria viene preso quello di un fornitore di dati fra i più importanti in Italia nel settore del risparmio gestito e nell’indicizzazione (FIDA) che per ciascun fondo ha elaborato una catalogazione basata su un’analisi di quanto hanno dichiarato nel Kid informativo i gestori stessi (benchmark “dichiarativo”) di un fondo e quanto avviene nella realtà; naturalmente in questo processo può esistere un certo grado di approssimazione, altrimenti le categorie sarebbero pressoché infinite. In particolare, fondi flessibili, ritorno assoluto, target data (fondi a scadenza) possono non essere categorizzati con la precisione di un’analisi ex-post o di un metodo “deduttivo” come la Style che va a vedere e confrontare le serie storiche per associazione. Per questa ragione alcune categorie, come per esempio le “target data” ovvero legate a fondi a scadenza definita, abbiamo preferito non contemplarle in questa fase di analisi, poiché abbiamo notato la grande difficoltà di “omogeneizzarle” in categoria e, d’altra parte, a pensare male, uno dei motivi della nascita e proliferazione di questa categoria potrebbe essere proprio quella di gettare confusione nella testa dei risparmiatori che sottoscrivono questi prodotti, sottraendosi a un confronto chiaro con il mercato. In ogni caso, secondo la nostra esperienza di analisi, mediamente il benchmark di riferimento dichiarato rappresenta una buona approssimazione all’80-90% per determinare la valenza dell’analisi e ancora prima dell’apparenza dei fondi.

  • Il mio fondo ha più di 3 anni di vita ma non è presente, come mai?

Il fornitore dati esterno ci da una banca dati vastissima ma ciononostante alcuni fondi potrebbero non essere presenti perché rientrano in mercati e fornitori stranieri piuttosto limitati o fin troppo “esotici” oppure abbiamo deciso di escluderli perché giudicati troppo di nicchia per il mercato italiano. Nel caso non sia presente il tuo fondo e tu voglia sottoporre a un giudizio più approfondito il tuo portafoglio fondi, non esitare a contattarci e richiedere una nostra seconda opinione, sfruttando la possibilità che offriamo di ricevere una nostra prima consulenza gratuita di 30 minuti.

  • Come mai alcuni fondi non sono presenti?

Questa analisi si appoggia al più grande fornitore di dati italiano che, per quanto abbia migliaia di fondi, potrebbe non disporre di alcuni fondi “esotici”, recenti oppure con bassa raccolta. Abbiamo escluso fondi di società di gestione non presenti in maniera significativa in Italia come quelli di alcune categorie (tipo i  fondi “target”) per  le ragioni esposti sopra. Se lo storico è insufficiente o minore di 3 anni, il nostro consiglio è comunque spesso quello di stare lontani da questi fondi perché più che i “proclami” di quello che si farà conta vedere quello che si è realmente fatto nelle fasi di rialzo e di ribasso avendo un adeguato orizzonte temporale, possibilmente medio-lungo.

  • Perché voi date un voto così basso mentre altre società di rating danno allo stesso fondo di investimento un voto molto più alto?

Come spiegato, il SoldiExpert Fund Rating non si basa sul metodo statistico di ripartizione della distribuzione stocastica normalizzata come avviene per la maggior parte dei rating (in particolare per quelli a “stelle”) e non cerca i migliori fondi ma i “fondi migliori rispetto al mercato”. Questa è una differenza enorme e fondamentale, in quanto non ci interessa sapere se il fondo è migliore rispetto alla media dei fondi (come accade nei normali rating) ma ci interessa sapere se, nel passato, l’acquisto di quel fondo è stata una buona scelta, rispetto a comprare un semplice ed efficace ETF, che in genere si classifica come 6 o 7 nel rating. Un risultato di 7 o superiore infatti è da considerarsi una buona scelta ma c’è sempre il modo di migliorare il proprio portafoglio e potete chiederci come fare: vi possiamo naturalmente essere d’aiuto.

  • Come mai il mio fondo 5 stelle non ha 10?

Come spiegato il SoldiExpert Fund Rating non è come gli altri rating. Un fondo da 5 stelle potrebbe essere un fondo che ha avuto performance negative o peggiori rispetto al mercato o ad una controparte ETF. Un rating nomale dice solo se il fondo di investimento è stato migliore o peggiore rispetto agli altri fondi della stessa categoria, mentre il nostro rating dice come sta andando quel fondo rispetto al mercato. Quindi non è detto che un fondo 5 stelle sia stato da 9 o 10.

  • Che cos’è l’ISIN di un fondo?

L’ISIN o International Securities Identification Number è un codice alfanumerico composto da 12 caratteri che può essere emesso per azioni, obbligazioni, opzioni, fondi, derivati o in generale qualsiasi fondo di investimento. E’ un codice identificativo univoco che, meglio del nome, fa corrispondere la ricerca ad un determinato strumento finanziario. Per questo motivo ISIN è il più rapido e più preciso metodo di identificare i nostri strumenti finanziari detenuti in portafoglio.

  • Ma io non ho l’ISIN come faccio a cercare il fondo?

Il metodo ISIN è il metodo più rapido, veloce e univoco per riconoscere gli strumenti finanziari. Se non sei dotato del ISIN puoi chiedere alla tua banca o consulente di darti l’intera lista dei fondi completi di nome e ISIN; in alternativa puoi attuare una ricerca approfondita tu stesso sui principali motori di ricerca e sui siti del fornitore. Infine se non riesci a venirne a capo o ti sembra complesso chiedici pure aiuto.

  • I miei fondi mi sono stati venduti come i migliori ma le valutazioni sono basse, perché?

Questa semplice domanda ha molteplici risposte complesse. I possibili motivi possono essere:

  1. Non erano i migliori o si sono dimostrati da lì in avanti non così ottimi come erano.
  2. I fondi, per quanto “buoni”, non sono i migliori oppure non battono il mercato avendo quindi una valutazione negativa.
  3. Altre motivazioni da approfondire con una consulenza ad hoc.
  • Perché qui le valutazioni vanno da 0 a 10 invece che da 1 a 5?

Il motivo è duplice: il primo è che questo metodo di valutazione vuole essere diverso e rispondere a diverse domande, dalla velocità di utilizzo alla praticità fino all’affidabilità economica. Il voto da 0-10 ha il doppio delle basi di ripartizioni e quindi è più preciso: un voto sopra il 6 porta un dato in cui il fondo batte il mercato; il 6, come a scuola, permette la promozione viceversa, un voto inferiore, la bocciatura. Questo metodo è quindi molto intuitivo.

  • Ho un portafoglio fondi e vedendo anche questi giudizi mi sto facendo delle domande e vorrei un vostro giudizio più approfondito?

Se vuoi sottoporci a un giudizio più approfondito il tuo portafoglio fondi non esitare a contattarci a questo link e richiedere una nostra seconda opinione, sfruttando la possibilità che offriamo di ricevere una nostra prima consulenza gratuita di 30 minuti.

 

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Roberta Rossi Gaziano

Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziara e previdenziale

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