All’interno di un report di Goldman Sachs la banca d’affari Usa ha fatto il punto sull’andamento dei mercati da inizio anno.
Il MSCI World ha registrato finora un rendimento dell’8% per il 2020, più o meno in linea con il lungo periodo. Ma questo maschera l’estrema volatilità del 2020 dove a un certo punto l’indice Msci World che rappresenta l’indice azionario mondiale, è arrivato a -35% per poi recuperare il 59%.
I principali vincitori del 2020 sono stati il Nasdaq, l’indice S&P 500, l’oro, i titoli ad altra crescita e le obbligazioni USA a 30 anni.
Dall’altro lato attività più cicliche, in particolare materie prime energetiche, commodity (GSCI), attività finanziarie, azioni value, dei paesi Emergenti e le azioni europee sono state tra i perdenti di un annus per molti versi horribilis.
Il mercato obbligazionario ha avuto una delle discese più violente, ma si è anche ripreso bruscamente, sostenuto da un’aggressiva politica monetaria e dalla politica fiscale.
Tuttavia, rettificando per il beta, le azioni hanno generalmente sovraperformato i bond dopo l’estate almeno fuori dall’Europa. E anche il debito in dollari Usa ha faticato a tenere il passo con l’S&P 500 durante l’estate.
In Europa, al contrario l’obbligazionario ha generalmente sovraperformato le azioni. Ciò è dovuto a una minore spinta da parte del settore tech.
La tabella offre l’andamento di tutte le principali asset class confrontate anche con l’andamento nel 2020 e offre in un’unica immagine un interessante lente per capire tendenze, vincitori e vinti.
Gli strategist di Goldman Sachs consigliano di aumentare in questo quadro l’esposizione azionaria per il 2021 (e diminuire parallelamente l’esposizione obbligazionaria che è da sottopesare) e si aspettano una rotazione pro-ciclica sostenuto grazie a una forte ripresa economica post COVID-19.