INVESTIRE NELL’OBBLIGAZIONARIO PUNTANDO ANCHE SULLA DIVERSIFICAZIONE VALUTARIA

Investire sull’obbligazionario anche diversificando in valuta estera quando serve e con un approccio dinamico. I Clienti che si rivolgono alla consulenza personalizzata di SoldiExpert SCF hanno anche questa possibilità con un portafoglio studiato proprio per questo tipo di esigenza sempre più sentita. Soprattutto di questi tempi dove l’euro non appare più (purtroppo) una moneta inaffondabile e inscalfibile a sentire alcuni politici, banchieri e ministri europei…

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

Il blog di SoldiExpert SCF

Un numero crescente di investitori, soprattutto nella consulenza personalizzata di SoldiExpert SCF, ci ha chiesto di inserire come variabile nei nostri portafogli non solo la scelta dinamica dei migliori fondi obbligazionari ma anche di poter lasciare questa scelta comprendere non solo i fondi espressi in valuta euro ma anche di valute diverse come dollaro Usa, sterlina inglese, yen, dollaro canadese, lira turca, franco svizzero…

Fondi o più spesso Sicav che sono negoziabili facilmente con piattaforme come IwBank o Fineco, seppure con quest’ultima banca vi sia spesso il problema che viene richiesta su diversi fondi una commissione d’ingresso e quindi ci costringe a non optare necessariamente per quelli che sono i migliori fondi, preferendo optare per fondi senza commissioni di entrata.

Insomma, un modo per esporsi non solo all’andamento dei vari comparti del mondo obbligazionario ma anche a quello valutario: un aspetto che è apprezzato soprattutto da chi vuole magari una diversificazione globale più marcata. E’ una buona idea? In questo 2012 abbiamo lavorato molto per valutare e realizzare questo portafoglio che finalmente da qualche mese è operativo. Con ottimi risultati in tutti i backtest che abbiamo effettuato, ma anche a partire dallo scorso 1° giugno, data dalla quale è diventato operativo.

Il grafico sottostante dà l’idea nel tempo dei risultati che avrebbe prodotto questo approccio a confronto con l’andamento di un portafoglio di Etf obbligazionari (che non consente una simile esposizione valutaria) o dell’indice Fideuram dei fondi obbligazionari che misura nello stesso periodo quale è stato il rendimento medio (e anche volatilità) di una gestione obbligazionaria.

Quello che si vede nel grafico sottostante è l’andamento nel tempo che mostra un comportamento sicuramente interessante e con una volatilità che storicamente si è dimostrata sotto controllo nonostante il doppio rischio a cui si espone.

Le nostre strategie a confronto con il mercato obbligazionario

Un portafoglio, che in questo caso è formato da fondi d’investimento (o per meglio dire soprattutto Sicav), che in maniera dinamica seleziona, come è tipico dei nostri portafogli, le migliori scelte fra tutte le più importanti società di gestione del mondo e poi ogni settimana valuta eventuali variazioni al portafoglio.

La storia finanziaria insegna, infatti, che nulla è per sempre ed è importante non avere solo un criterio di entrata ma è ancora più importante averne uno di uscita: quello che sembra sensato oggi  potrebbe infatti diventare insensato (e una cocente perdita) domani e solo un approccio dinamico e flessibile (si vedano i diversi articoli che abbiamo dedicato all’argomento sul nostro approccio) è in grado nel tempo, secondo noi e secondo i risultati reali che abbiamo realizzato in questi anni, di difendere e accrescere il patrimonio di un investitore consapevole.

Questo portafoglio è anche inserito e ci è stato richiesto nelle gestioni patrimoniali di cui Roberta Rossi è advisor per Sofia Sgr proprio per le caratteristiche di diversificazione ed elevato valore aggiunto.

Perché è nato questo tipo di portafoglio…

 

Nell’ambito delle strategie di tipo obbligazionario, come SoldiExpert SCF abbiamo sviluppato in questi anni diversi portafogli di tipo quantitativo. E che consideriamo il miglior approccio rischio-rendimento per un investitore anche nel settore obbligazionario.

Possiamo dividerli in tre categorie: portafogli che utilizzano Etf obbligazionari, portafogli che utilizzano fondi obbligazionari di una sola società di gestione (Schroder o Eurizon o Pimco), portafogli Planet multi-manager che utilizzano fondi di più società di gestione e si differenziano per la banca che il Cliente usa (Fineco, Iwbank, Online Sim o altre banche), portafogli che selezionano fondi obbligazionari flessibili e/o absolute return (anche qui la personalizzazione dipende dalla banca utilizzata).

Tutti questi portafogli non sono spesso quelli offerti da SoldiExpert SCF ma sono o una loro evoluzione o sono stati sviluppati in esclusiva per i Clienti della consulenza personalizzata in base a specifiche richieste o esigenze.

Oltre ai portafogli di Etf e fondi sul fronte obbligazionario, per chi vuole comprare direttamente titoli obbligazionari, offriamo anche questo servizio raccomandando sempre di affiancare anche un’operatività in fondi o etf per cogliere opportunità di investimento che l’obbligazionario diretto non può cogliere e per dare un respiro internazionale al proprio investimento.

L’evoluzione della specie: diversificare anche su altre valute. Ma in modo dinamico perchè…

 

Nei nostri portafogli obbligazionari di etf e fondi sono già presenti tanti fondi che in realtà, oltre a investire in obbligazioni, scommettono di fatto anche sulla valuta in cui queste obbligazioni sono espresse. I fondi, pur scambiati in euro, hanno infatti una specializzazione su bond emessi da determinati Paesi e quindi racchiudono già in sé una scommessa valutaria spesso su un apprezzamento di titoli non necessariamente denominati in euro. Si pensi, per esempio, ai fondi Pimco Emerging Local Bond, Pictet Asian Local Currency Debt, Db X Trackers Emerging Market Liquid Eurobond Index, Sisf Asian Opportunities, Sisf Global High Yield, Sisf Us Dollar Bond, Fidelity Emerging Market Debt per citarne solo alcuni.

Ora questi fondi sono presenti nei nostri portafogli perché sono così forti che nell’universo di tutti i fondi obbligazionari su cui possiamo investire possono essere, secondo la nostra metodologia di analisi e selezione, i più interessanti. E quindi oggi nei nostri portafogli obbligazionari di fondi è già prevista una parziale eventuale diversificazione dinamica  valutaria ma questo aspetto è in parte contenuto perchè dipende da diverse variabili. Se per esempio la società di gestione offre fondi con sottostante diverso dall’euro ma espressi in euro, se su questi fondi offre classi dove l’euro è solo l’unità di conto ma di fatto sono ancorate all’andamento di altre valute, se attua politiche di copertura…

La novità di questi mesi è che abbiamo creato due nuovi portafogli per i Clienti della consulenza personalizzata che operano con una maggiore attenzione anche sui fondi obbligazionari con sottostante diverso dall’euro.

Questi due portafogli si differenziano tra loro per il fatto che in un caso i fondi sono espressi comunque in euro mentre nell’altro portafoglio sono invece denominati in valuta.

La ratio di questa diversificazione è che con alcune banche ogni volta la valuta costerebbe troppo e quindi abbiamo selezionato solo fondi per chi segue queste strategie valutarie denominati in euro, restringendo evidentemente le frecce nell’arco dell’investitore.

Perchè investire con fondi e sicav consente di diversificare meglio che con solo l’investimento diretto in obbligazioni…

 

Come spesso abbiamo sostenuto, investire sul mercato obbligazionario soprattutto con i fondi consente di diversificare il proprio patrimonio in moltissimi comparti, società, Stati, tipo di titoli. Legati al tasso fisso, variabile, agganciati all’inflazione o a indici particolari. Ma anche a valute diverse dall’euro, scommettendo così anche sulla forza (o minore debolezza) di altri Paesi o aree.

Un tipo di diversificazione e gestione flessibile che non è possibile, purtroppo, fare con l’acquisto diretto dei titoli per ragioni che più volte abbiamo espresso.

E che sinteticamente si possono riassumere in una scarsità di offerta:

a) la maggior parte delle obbligazioni negoziate sul Mot e sul Tlx sono legate al settore bancario e finanziario con una netta preponderanza di titoli del debito pubblico italiano o emessi da banche italiane;

b) i bond legati non a questi settori o ad altre aree extra UE hanno un quantitativo minimo negoziabile di 50.000 euro nominali e sono comunque una piccola selezione rispetto all’universo investibile.

Da diversi mesi alcuni Clienti che si sono affidati alla consulenza personalizzata, preoccupati della tenuta dell’euro (o meglio non solo del suo crollo quanto anche del suo deprezzamento), ce lo avevano richiesto ed è così nato un portafoglio (il “Bond Fund Extra Ue”) pensato proprio con questo obiettivo e che spazia su tutti i fondi obbligazionari denominati in euro ma che possono anche operare su sottostanti non euro. Come obbligazioni legate al dollaro Usa, alla sterlina, alla corona danese o norvegese.

L’euro è l’unità di conto  ma l’investimento sottostante può riflettere anche aree che nulla hanno a che fare con l’euro. Con l’andamento del fondo, quindi, che si muove all’insù o all’ingiù in funzione di due variabili, l’andamento dei prezzi dei titoli detenuti e l’andamento dei rapporti di cambio contro euro. Inutile dire che questo portafoglio, in questi mesi, si è comportato molto bene, traendo beneficio dal caos sull’eurozona perché i nostri sistemi hanno consigliato di posizionarsi su fondi d’investimento (o per meglio dire Sicav) collegati a valute come il dollaro Usa, la sterlina o quelle dei Paesi Emergenti.

L’idea alla base di questo portafoglio non è, naturalmente, quella di puntare solo ed esclusivamente sulle valute extra euro ma cavalcare opportunisticamente questo tema quando i mercati lo consigliano attraverso un approccio, come al solito, per nulla discrezionale, con precisi segnali di acquisto e di vendita come quelli che applichiamo da anni ai nostri portafogli di tipo quantitativo.

La possibilità di operare sui fondi solo denominati in euro si rivela peraltro un’ottima idea per negoziarli su piattaforme dove magari il costo della negoziazione in valute è eccessiva, come può accadere con le banche straniere e svizzere in particolare.

Ma l’idea di poter operare su tutti i fondi obbligazionari del mondo (e non solo espressi in euro come unità di negoziazione) era una sfida che ci sembrava molto interessante. Questo perché non per tutti i fondi, società di gestione e valute è possibile trovare magari il fondo negoziato in euro. E con questo sistema ci pregiudicavamo la possibilità (che potrebbe essere interessante per diversi investitori anche professionali) di operare sostanzialmente su tutte le valute. Anche quelle che magari non è possibile negoziare con fondi espressi in euro come per esempio dollaro canadese, lira turca, franco svizzero, yen giapponese o avere un accesso più esteso anche ai fondi di società di gestione che operano con valute di negoziazione più classiche come dollaro Usa, sterlina inglese…

Insomma, la sfida era poter riuscire a inserire nei nostri modelli tutti i fondi obbligazionari possibili indipendentemente dalla valuta di negoziazione e poter dare dei segnali di acquisto e di vendita tenendo conto della doppia variabile che ne determina, per un risparmiatore italiano, l’andamento: gli asset sottostanti ma anche il rapporto di cambio contro l’euro.

Un lungo lavoro di messa a punto ma questo portafoglio sembra promettere bene…

Dopo mesi di studi e test per trovare un sistema automatico di conversione di tutte le nostre banche dati per superare questo problema dei cambi siamo finalmente riusciti a trovare una soluzione e a realizzare dei test che, come ci aspettavamo (anche se non francamente in modo così significativo), hanno indicato che poter operare su tutti i fondi obbligazionari, anche espressi in valuta, e seguendo le nostre metodologie può consentire nel tempo di generare risultati nettamente migliori di un portafoglio di fondi obbligazionari espressi solo in euro.

Nel tempo, e tramite una gestione flessibile come quella che applichiamo con le nostre strategie, il valore aggiunto che abbiamo testato e verificato è realmente significativo: la curva blu scuro che evidenza l’andamento di un portafoglio come il Global Currency Bond Total rispetto all’Indice Fideuram Fondi Obbligazionari è rilevante: +78,88% contro +11,88%. E il drawdown (ovvero la perdita nella fase più avversa) non è strastofericamente diverso (-5.9% contro il -4,46% dell’Indice dei Fondi Obbligazionari) in un mercato dove i “sicuri” Btp sono arrivati a perdere nel momento peggiore (grafico giallo) quasi il 15%. Una volatilità che comunque per tutti gli asset (anche nell’obbligazionario) è vista in aumento e che può essere letta per tutti i portafogli come un dato statistico.

Questo tipo di approccio è naturalmente a disposizione dei nuovi Clienti della consulenza personalizzata o per coloro che ne sono già Clienti  per eventualmente conferire nuovi capitali sotto consulenza o se intendono valutare di modificare la propria asset allocation ed è stata anche inserita nella gestioni patrimoniali che realizziamo come advisor per Sofia Sgr. E che ci hanno consentito dal 1° giugno al 25 luglio scorsi (in una delle fasi più acute della crisi dell’Eurozona) di ottenere un risultato del +3,4% lordo di rendimento grazie al posizionamento su una serie di fondi d’investimento investiti soprattutto su aree extra Euro o dove il gestore prescelto ha fatto una selezione dei titoli molto attenta al rischio Paese. In particolare, infatti, le aree privilegiate sono state quella obbligazionaria in yen giapponesi, quella in dollari Usa, i Paesi Emergenti e un fondo europeo investito soprattutto in obbligazioni aziendali o titoli governativi americani, australiani e tedeschi. Una selezione che, come accade per tutti i nostri portafogli, viene rivista e può mutare ogni settimana.

E naturalmente è forse superfluo dire che  (come si evidenzia nel grafico sui dati del drawdown) anche questo portafoglio non è esente da discese e andamenti avversi. Crediamo fortemente (e l’andamento dei nostri portafogli passati lo dimostra) che il meglio di un simile approccio si possa misurare e confrontare con il comportamento del mercato nell’arco di qualche anno e non mese.  La logica di investimento che peraltro caratterizza tutti i nostri portafogli che sono concepiti per un pubblico di investitori consapevoli e non scommettitori o “gonzi” che credono ai guadagni “facili e sicuri”.

Dal punto di vista operativo in questo portafoglio vengono selezionati non più 4 o 5 fondi ma è molto importante (se non imprescindibile) poter operare con una banca o una Sim che, oltre a offrire l’accesso al più ampio numero di società di gestione, applichi anche commissione di cambio minime (da escludere quindi banche svizzere dove il portafoglio “Bond Extra Ue” continua a essere la migliore soluzione) e non applichi commissioni di ingresso. Ok quindi se si opera con banche come IwBank o al limite piattaforme come Online Sim o Fundstore ma per esperienza banche online come Fineco non vanno bene al 100% (ovvero è possibile operare ma meno produttivo a causa delle commissioni di ingresso dell’1% applicate alla maggior parte dei fondi.

E di questo nella nostra consulenza dobbiamo tenerne conto (anche per questo motivo non possiamo rendere disponibile questo portafoglio fra quelli modello di SoldiExpert SCF perchè sono molte le variabili da prendere in considerazione), consigliando con simili banche per ciascuna categoria non il migliore fondo secondo il nostro sistema ma magari il secondo, terzo o quarto scendendo verso il basso in forza relativa fino a quando non troviamo un fondo dove al Cliente non viene applicata una commissione d’ingresso). E questo significa (per questo portafoglio come per molti altri) non poter da parte nostra selezionare magari i fondi nella parte alta della nostra classifica di forza relativa ma magari essere costretti a scendere per trovare dei sostituti.

Ma nella consulenza personalizzata con ciascun cliente si valutano insieme le soluzioni migliori, cosa offre l’intermediario con cui si opera, le commissioni richieste, il profilo di rischio e diversificazione consigliata. E anche l’utilità o meno di inserire questo  portafoglio o valutarne altri, sempre che nell’obbligazionario, che operano con una sola società di gestione ma che presentano delle caratteristiche interessanti e adatte all’operatività di ciascun cliente.

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Roberta Rossi Gaziano

Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziara e previdenziale

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