Stéphane Monier, Chief Investment Officer di Banque Lombard Odier fa il punto sull’ “eccezionalismo” britannico preso da due fuochi: la pessima gestione della pandemia e la Brexit senza accordo, due che rischiano di tagliare le gambe alla crescita economica.
Ecco il Monier pensiero in sintesi
* Il Regno Unito è entrato in isolamento in ritardo e la ripresa è indietro rispetto al resto del mondo
* L’economia affronta ora la più profonda recessione degli ultimi tre secoli
* La Banca d’Inghilterra sta valutando i tassi di interesse negativi
* La Sterlina inglese è svalutata, ma una Brexit no-deal resta un rischio fondamentale.
Il Regno Unito ha lasciato l’Unione Europea a fine gennaio 2020, tenendo fede promessa di “terminare il processo di Brexit” che ha permesso a Boris Johnson di vincere le elezioni indette a dicembre 2019. La maggioranza ottenuta in parlamento da Johnson avrebbe dovuto garantire una certa tranquillità nei mesi successivi ma adesso il paese sta cominciando a ridurre le misure di lockdown introdotte per contrastare il Covid-19 che si sono tradotte nella più profonda recessione mai registrata dal Regno Unito degli ultimi tre secoli. Riuscirà Johnson a portare a termine la Brexit permettendo al contempo all’economia britannica di crescere di nuovo?