A “Conti di Casa”si è parlato di un argomento molto importante per un risparmiatore: il questionario di profilazione Mifid.
La normativa, improntata a una maggiore trasparenza e a una migliore protezione del cliente, prevede infatti che il consulente finanziario raccolga ogni informazione utile a inquadrare le conoscenze e le esperienze del cliente per poterlo indirizzare sulla strada giusta, verso il raggiungimento dei propri obiettivi. Come? Facendo compilare al cliente un questionario, che si chiama appunto “questionario MiFID”.
Questa è la teoria ma la realtà ci dice nel passato e anche nel presente che ci sono intermediari e consulenti che rispondono loro…al posto dei loro clienti, cercano di manipolare le risposte per “alzare la profilatura” con l’obiettivo di piazzargli magari prodotti o strumenti finanziari più rischiosi e/o disallineati con l’interesse del cliente.
perdite su investimenti: l’Arbitro per le Controversie Finanziarie
Sempre più risparmiatori fanno ricorso all’Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF) dopo aver subito perdite su strumenti finanziari consigliati dalla loro banca. In questi casi, è molto importante il profilo emerso dal questionario che la banca fa firmare al cliente prima di poter consigliare un prodotto finanziario.
Inutile lamentarsi di aver subito perdite quando dal questionario è emerso un profilo da leone, perchè «il risparmiatore, firmando il questionario, si assume la responsabilità del suo contenuto, in virtù del principio di autoresponsabilità» spiega l’Arbitro per le Controversie Finanziarie a Plus Il Sole 24 Ore.
Se però il risparmiatore riesce a dimostrare che il questionario non lo ha redatto lui di suo pugno ma qualcuno che lavora per la banca, il giudizio dell’Arbitro può volgersi a favore del cliente obbligando la banca a risarcire le perdite in quanto rea di aver consigliato un prodotto inadatto al suo profilo di rischio. Come fa il cliente a dimostrare di non aver compilato il questionario? Vale sempre la regola di presunzione chiarisce l’Arbitro per le Controversie Finanziarie: se una persona anziana o con scarse conoscenze finanziarie, risulta un lupo di Wall Street per la banca, se il risparmiatore si ritrova con prodotti rischiosi o con orizzonte temporale troppo lungo la banca ne risponde. Così come se la banca non può dimostrare di aver fornito al risparmiatore informazioni complete e sufficienti sui rischi di un investimento.
questionario MIFID perchè è importante
In questa tavola rotonda settimanale organizzata da AssoTag, l’Associazione Italiana dei Periti e dei Consulenti Tecnici nominati dall’Autorità Giudiziaria presieduta da Alfonso Scarano, Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie d’investimento di SoldiExpert SCF e l’avvocato Massimo Cerniglia, particolarmente specializzato nella tutela del risparmio, sempre sul tema della profilazione Mifid, spiegano perchè prendere sottogamba questo questionario può portare a conseguenze spiacevoli. Non solo per i clienti, ma a volte per gli stessi intermediari.
Famoso il caso di una banca che ha eseguito (non si conosce se su iniziativa dell’intermediario o del cliente) un ordine di acquisto per centinaia di migliaia di euro di certificates (su cui il cliente ha riportato una perdita del 50% di quanto investito) salvo poi essere accusata (dal cliente) di avergli fatto comprare prodotti complessi non adatti al suo profilo di rischio (che dal questionario MIFID risultava essere medio). La causa è tutt’ora in corso e l’abbiamo raccontata in questo articolo.
Attenti quindi a cosa firmate perché poi in Tribunale come ben spiega l’avvocato Cerniglia quello che avete firmato può giocarvi quasi sempre contro.
Buona visione!