Secondo Rogoff l’area Euro è sottoposta in questo momento a un’enorme pressione a causa del forte e diseguale aumento del debito pubblico nei diversi Paesi. Questo è un brutto momento per l’Euro e finirà in uno dei due modi.
L’area si può stabilizzare grazie a una maggiore integrazione tra i Paesi e una qualche forma di mutualizzazione del debito oltre la BCE, come l’emissione di un Coronabond o di un Eurobond. Oppure si va verso il disfacimento. È difficile sapere quale scenario prevarrà. Gli europei – nota Rogoff – si sono dimostrati all’altezza della situazione in passato, e i progressi del Recovery Fund europeo sono un passo positivo, ma siamo alle prime fasi di questo progetto, e se la crisi durerà per un altro un paio d’anni, chissà come andranno le cose. Di certo rispetto alla crisi del 2008 questa avrà un effetto maggiore e meno prevedibile.