Con oltre un quarto di secolo di storia, Eurizon Azioni Internazionali (IT0001080446) da quando è stato lanciato nel 1997 investe nelle azioni mondiali a capitalizzazione medio/alta.
Con circa 280 titoli in portafoglio difficilmente l’esposizione su una singola azione del fondo supera il 5% del patrimonio.
Eurizon Azioni Internazionali: in cosa investe?
Tra le prime dieci posizioni nel portafoglio di Eurizon Azioni Internazionali troviamo i colossi tecnologici Microsoft, Nvidia, Apple, Amazon e Meta che complessivamente pesano per oltre il 15% dell’intero patrimonio del fondo.
Ma troviamo anche futures sulla tecnologia, sui finanziari, sul Nasdaq e sull’SP500 così come un altro fondo monetario sempre di Eurizon.
I legami con Intesa Sanpaolo: il collocatore n.1
Con spese correnti e di negoziazione annue intorno al 2,3%, Eurizon Azioni Internazionali ha costi nella media dei fondi azionari internazionali. A questo vanno aggiunte eventuali ulteriori commissioni di performance, per la verità raramente applicate visto che molto spesso il fondo non batte il benchmark.
Fino all’83% dei costi pagati dal sottoscrittore alla società di gestione sono girati ai collocatori. In primis a Intesa Sanpaolo la banca che ai suoi sportelli colloca maggiormente i fondi Eurizon, visto che la SGR è di proprietà di Intesa Sanpaolo al 100%.
Per Eurizon Azioni Internazionali un profilo di rischio 4. Strano no?
Il fondo Azioni Internazionali Eurizon è curiosamente classificato con un livello di rischio 4 (medio) in una scala da 1 a 7. Decisamente singolare per un fondo il cui parametro di riferimento (benchmark) è per il 95% l’indice MSCI World e le cui oscillazioni risentono non solo dell’andamento del mercato azionario ma anche del cambio soprattutto verso dollaro.
Sapete quale qual è stata la perdita massima subita storicamente dal fondo? Tenetevi forte perché parliamo di uno scivolone pari a -45% durante la crisi Lehman del 2008. Non proprio un rischio medio.
Eurizon Azioni Internazionali e msci
Negli ultimi 10 anni il fondo Eurizon Azioni Internazionali ha avuto una performance baciata rispetto all’indice MSCI world in euro, che è il benchmark con cui al 95% si confronta.
Eurizon Azioni Internazionali ha come benchmark l’indice MSCI World in euro per il 95% e il Bloomberg Euro Treasury Bill, un indice monetario, per il restante 5%.
Nel grafico sottostante abbiamo messo a confronto l’andamento del fondo Eurizon Azioni Internazionali con l’indice MSCI world in EUR negli ultimi 5 anni.
- Cosa si vede di interessante?
- Riuscite a distinguere bene le due linee?
L’andamento delle due linee è pressoché sovrapponibile. Sembra di fare quei giochini sulle vignette della serie scopri le differenze!.
A guardare l’andamento grafico non si comprende il valore aggiunto della gestione attiva decantata anche nel KID di Eurizon Azioni Internazionali rispetto al MSCI.
“Il Fondo non si propone di replicare la composizione del benchmark – si legge nel KID del fondo azioni internazionali Eurizon – Il grado di discrezionalità rispetto al benchmark (è ndr) significativo”.
L’indice Msci World con cui il fondo nel confronto grafico sopra riportato non sfigura ha una particolarità non trascurabile: non tiene conto dei dividendi (che il fondo incassa naturalmente). Non è un dettaglio.
Cosa succede se confrontiamo invece se facciamo un confronto con un indice che include i dividendi (che la società naturalmente incassa)? Lo vediamo subito.
dividendi: tutto grasso che cola su Eurizon Azioni Internazionali
L’indice MSCI World è un indice del mercato azionario costituito da oltre 1.400 titoli quotati su diverse piazza finanziarie e a larga capitalizzazione. Calcolato da MSCI (Morgan Stanley Capital International), è spesso utilizzato come parametro di misura (benchmark) per i fondi azionari di tipo mondiale o globale.
Questo indice fu creato nel 1969 in diverse forme: senza dividendi (Price Index) con dividendi netti o lordi reinvestiti (Net Index e Gross Index), in dollari statunitensi, euro e valute locali.
Un confronto corretto deve quindi essere fatto con un indice che comprenda anche i dividendi. Per questo abbiamo fatto un secondo grafico.
e se teniamo conto anche dei dividendi incassati?
Se confrontiamo, come peraltro fa la società di gestione stessa sul suo sito, la performance del fondo con un benchmark “total return”, l’esito è decisamente poco entusiasmante.
Un benchmark total return infatti tiene conto per l’obbligazionario delle cedole maturate e per l’azionario dei dividendi.
In circa 25 anni di vita Eurizon Azioni Internazionali ha realizzato una performance del 230%, meno della metà del suo benchmark che realizza, con dati a metà agosto 2025, un +471%.
in 10 anni Eurizon azioni internazionali fa il 15% meno del mercato
Il mercato in cui investe Eurizon Azioni Internazionali nell’ultimo decennio ha messo a segno una performance del +160% mentre nel periodo peggiore è arrivato a una perdita massima consecutiva (draw down) del -32,2%.
Quanto ha guadagnato il fondo nel frattempo e quanto ha perso nel periodo peggiore? Eurizon Azioni Internazionali ha realizzato nell’ultimo decennio una performance del 127% con un draw down del 34%.
Come dire: il fondo ha fatto correre lo stesso rischio del mercato ma a fronte di una performance inferiore di quasi 33 punti percentuali. Sicuramente i costi del fondo incidono su questa differenza, ma ha senso pagarli per ottenere meno e a parità di rischio corso?
Eurizon Azioni Internazionali : voto 6
Come spesso accade, i fondi non reggono il confronto con strumenti assai meno costosi come gli ETF che le banche si guardano bene dal favorire e consigliare ai propri clienti.
E il tuo fondo come si comporta rispetto al mercato? Merita almeno la sufficienza?
In base al nostro SoldiExpert Fund Rating a Eurizon Azioni Internazionali viene attribuito un voto pari a 6 su 10.
Insomma passa, ma con la sufficienza, quindi non è un fondo discreto (7), né buono (8), né distinto (9), né ottimo (10).
Quando si decide di comprare un fondo comune di investimento o una SICAV occorrerebbe sempre fare un’analisi per capire se esistono prodotti meno costosi a parità di rischio oppure nel tempo più performanti.
Un consulente finanziario indipendente è obbligato per legge a valutare un’ampia gamma di strumenti e quindi non offre un prodotto “di casa” ma quello che reputa sia il migliore per il suo cliente.
Quindi se esiste un ETF o una combinazione di ETF che fa un lavoro uguale a quello di un fondo come Eurizon Azioni Internazionali, consiglierà l’ETF facendo risparmiare al cliente l’80% all’anno di costi.
Se vuoi conoscere non solo i costi ma l’effettivo valore degli strumenti che hai in portafoglio oppure se vuoi affidarti a una consulenza indipendente per la gestione dei tuoi risparmi chiamaci per un primo check up gratuito e fisseremo una call conoscitiva informativa di 30 minuti.
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