Pictet Robotics, un fondo tematico per investire nel futuro a caro prezzo

Negli ultimi 18 mesi Pictet Robotics è riuscito a fare meglio degli ETF dello stesso settore di riferimento. Sarà in grado di mantenere nel tempo la sua capacità di generare performance o è a rischio come già successo ad altre blasonate case di investimento?

Pictet Robotics (LU1279334483) è un fondo che propone un investimento tematico molto specifico e di estrema attualità: la robotica. Ma questo è davvero un fondo su cui vale la pena investire o ci sono alternative migliori?

A volte, infatti, gli investitori scelgono di puntare su megatrend di grande richiamo mediatico, ma gli investimenti tematici, anche se validi, possono nascondere delle insidie. Soprattutto possono essere molto discontinui nel loro ciclo e alternare fasi di boom ad altre di grandi cali, come abbiamo visto nel caso delle energie pulite, di cui gli investitori si erano innamorati nel 2021/2022 per poi abbandonarle in massa nel biennio successivo.

Rispetto ad investimenti di più ampio respiro, come può essere un fondo o un ETF su indici che includono tutti i settori quali ad esempio l’S&P 500 o il MSCI World, gli investimenti tematici possono esporre a un grado maggiore di rischio.

Spesso inoltre costringono ad aggiornamenti molto frequenti del portafoglio perché investire in uno specifico fondo tematico e tenerlo per lunghissimo tempo senza valutare alternative diventate improvvisamente migliori può far perdere opportunità di investimento importanti.

Senza contare che investire in megatrend “di moda” rischia di portare a comprare titoli già ben valutati dal mercato, cioè già  molto cari poiché scontano elevati futuri utili,  come hanno dimostrato anche ricerche accademiche pubblicate in questi anni.

 

Pictet Robotics ovvero investire in robotica

 

In passato automazione e robotica erano concetti affini ma negli ultimi anni sono divenuti sempre più divergenti. Si tratta di due concetti diversi ma sempre più convergenti. Tecnicamente, l’automazione (per esempio industriale) prevede l’uso di macchine in grado di svolgere operazioni ripetitive non modificabili. La robotica, invece, rende non solo modificabili le operazioni ma anche programmabili attraverso l’intelligenza artificiale. Un robot può quindi interagire con l’ambiente e modificare il suo approccio sulla base di come l’ambiente stesso si modifica (es. presenza di persone od oggetti in movimento). Branca della meccatronica (a sua volta integrazione di meccanica, informatica ed elettronica), la robotica ha subito negli ultimi due decenni un forte impulso. Dovuto a un incredibile sviluppo in tutti i settori dell’hi-tech.

La robotica su cui investe Pictet Robotics, insomma, è un fenomeno a cui concorrono differenti ambiti industriali e commerciali.  È quindi soprattutto un sottosettore specifico dell’information technology “classica”, in cui ricadono tecnologie hardware in senso ampio e software, utilizzati nella produzione di computer, reti e comunicazioni digitali. In essa confluiscono però anche la meccanica e molti altri settori complementari.

 

 

indici, benchmark e Pictet Robotics

 

Come noto, spesso i benchmark di riferimento di un prodotto, e dei fondi in particolare, replicano il loro universo di investimento. In questo senso numerosi sono gli indici azionari mondiali utilizzati anche per definire l’ambito della robotica. Tra questi, STOXX Global Automation & Robotics Index, ROBO Global Robotics and Automation, MSCI ACWI IMI Robotics, MSCI World Robotics AI and Cloud Technologies Select ESG Index e MSCI World Select Top 30 Robotics. Ognuno di essi rappresenta una visione leggermente diversa dello stesso settore.

Senza contare poi che ampliando il settore all’intera information technology, di cui la robotica è solo una delle componenti, troviamo S&P Global Information Technology e MSCI World Information Technology. In questo caso, i primi dieci titoli quasi si sovrappongono (Apple, Microsoft, Nvidia, Cisco, Mastercard, Accenture e Salesforce su tutti), ma non sono certo titoli specifici sulla robotica.

Ebbene, quale tra questi numerosi indici sarà il benchmark del nostro fondo? Nessuno. Con una logica che ci sfugge e di difficile comprensione Pictet Robotics non ha un benchmark che rispecchia il suo settore ma si confronta invece con il MSCI World.

 

Andamento del Pictet Robotics e del MSCI World negli ultimi 10 anni

 

Pictet Robotics: andamento molto volatile negli ultimi 3 anni

 

Il grafico poco sopra mostrato, che abbiamo tratto direttamente dal sito della casa di investimento Pictet, mostra un andamento indubbiamente rialzista e decisamente positivo in questo decennio di vita, ma è opportuno fare anche caso alle amplissime oscillazioni che lo hanno caratterizzato. Se ci focalizziamo infatti su un orizzonte inferiore, quale quello sotto rappresentato e tratto sempre dal sito Pictet, si evince un andamento molto più oscillatorio e addirittura inferiore a quello dell’indice generico mondiale che rappresenta il benchmark. Negli ultimi 36 mesi infatti Pictet Robotics mette a segno un 25% contro il 30% abbondante del MSCI World, alla faccia del megatrend!

 

Andamento del Pictet Robotics e del MSCI World negli ultimi 3 anni

 

Ci siamo volutamente soffermati sull’ultimo triennio perché proprio in questo periodo nasce e si diffonde il fenomeno dell’intelligenza artificiale con alcuni strumenti quali ChatGpt che escono dalle torri d’avorio degli addetti al lavori per entrare nelle case della gente comune.

 

 

Pictet Robotics e un benchmark di settore

 

Non solo noi ma anche diverse società di analisi di fondi come Quantalys e Morningstar indicano come benchmark corretto di questo fondo non l’indice MSCI World – in cui l’Information Technology pesa soltanto per circa un quarto – bensì l’indice MSCI World IT, quasi interamente focalizzato su questo settore.

 

Pictet Robotics e del MSCI World Information Technology negli ultimi 10 anni

Molto diverso vero l’andamento del fondo nei confronti di un benchmark di settore, no?

 

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 i costi stellari di Pictet robotics

 

Basta prendere in mano il documento con le informazioni chiavi per rendersi subito conto che Pictet Robotics è un fondo molto caro: la commissione annua tra gestione e transazioni è pari al 2,74%. Un costo piuttosto elevato anche se, a onor del vero, va subito specificato che non ci sono commissioni di performance, a differenza di moltissimi altri fondi che presentano invece commissioni di performance su benchmark non congrui al bacino di investimento o addirittura senza avere un benchmark! Ricordatevi sempre di procurarvi o di farvi consegnare i documenti ufficiali (KID e Facsheet) di un fondo prima di acquistarlo per essere perfettamente a conoscenza di tutte le informazioni chiave prima di acquistare qualsiasi prodotto di investimento.

 

estratto del KID di Pictet Robotics

 

Ma se la robotica è il tema (o uno dei temi) su cui vogliamo investire una parte nostro capitale per i prossimi anni, vale la pena confrontare il fondo Pictet Robotics con alcuni strumenti come gli ETF che investono anch’essi sulla robotica.

 

 

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Pictet Robotics a tu per tu con gli ETF

 

La scelta degli ETF rispetto a fondi costosi come Pictet Robotics è facilmente spiegabile: hanno costi decisamente più bassi. Inoltre la gestione attiva dei fondi, spesso utilizzata come argomento di vendita da parte delle reti bancarie, secondo diverse ricerche accademiche statisticamente non fornisce quasi mai rendimenti migliori. Quasi mai, perché invece nel caso di Pictet Robotics sembra esserci effettivamente del valore aggiunto, almeno stando ai dati degli ultimi 5 anni.

 

Nel grafico sottostante, ricavato da Fida Informatica, abbiamo riportato l’andamento del fondo nell’ultimo quinquennio e lo abbiamo messo a confronto con un paio di ETF tra i più grandi attualmente presenti sul mercato. Come si evince a fronte di una sostanziale parità fino a maggio del 2023, da lì in avanti, e dunque nel corso degli ultimi 18 mesi, Pictet Robotics ha effettivamente performato meglio dei corrispondenti ETF mettendo a segno una performance superiore rispetto ai fondi passivi equiparabili.

 

Confronto tra Pictet Robotics e ETF negli ultimi 5 anni

 

 

Pictet Robotics: opinioni 

 

Tra i vantaggi che spesso ricordiamo degli ETF, oltre al fatto che sono molto economici in termini di costi di gestione, vi è il fatto che si possono negoziare direttamente in Borsa, da soli e in modo autonomo senza la necessità di passare attraverso alcun intermediario (e le forche caudine dei suoi costi aggiuntivi).

E’ però doveroso dire anche che l’andamento del fondo nel corso degli ultimi 12/18 mesi è stato particolarmente brillante rispetto ai fondi passivi della sua categoria. Non sappiamo se ciò sia ascrivibile ad un cambio della strategia, del team di gestione o di che altro ma per il momento, su un  tempo di osservazione contenuto, per ora sta funzionando. Come spesso abbiamo visto accadere però in altri fondi, a periodi di grande sovraperformance si sono poi avvicendati veri e propri collassi, nel momento in cui le scelte strategiche intraprese si rivelavano errate. Dunque, pur augurando a Pictet Robotics di fare sempre meglio, soprattutto per il bene dei suoi sottoscrittori, riteniamo che tale rischio esista sempre e che non sia prevedibile.

E tu conosci il valore dei tuoi fondi in portafoglio? Sai dire se si sono comportati bene o abbastanza bene rispetto ai propri mercati di riferimento?

Molti prodotti infatti non sempre sono all’altezza dei costi di gestione che paghi perché non restituiscono in termini di performance o di solidità la spesa richiesta e a lungo andare sottraggono rendimento e tempo prezioso che si sarebbe potuto sfruttare in investimenti su strumenti alternativi.

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