Da quando sono diventata mamma mi pongo come tutte il problema di dare la migliore educazione ai miei figli, Anna e Federico. Chiamiamola deformazione professionale, ma per me la buona educazione è anche quella di tipo finanziario. Con mio marito dirigo SoldiExpert SCF, una società di consulenza finanziaria indipendente. Il nostro mestiere è fornire consigli agli adulti su come investire bene i propri soldi. Ma si può investire anche sui figli? Secondo me non solo si può, ma si dovrebbe. Fin da quando sono piccoli.
Il come e il perché ho avuto occasione di spiegarlo in una trasmissione radiofonica “InBlu l’Economia“, condotta da Marco Girardo, Responsabile Economia di Avvenire. E’ possibile ascoltare in fondo a questo articolo l’audio della trasmissione andata in onda sabato 18 giugno.
So che molte mamme trovano la finanza e l’economia noiose, ma per me sono fonte di ispirazione anche nel privato. La vita in fondo è tutta una questione di scelte. E l’economia ”insegna che fare una scelta significa rinunciare a qualcos’altro” come racconta il libro “Come Adam Smith puo’ cambiarvi la vita”. La necessità di scegliere, valutando pro e contro di ogni decisione, sembra un concetto difficile da inculcare nel cervello di un bambino di quattro anni. Eppure il sistema c’è.
Figli: come crescerli finanziariamente in salute
La prima buona regola secondo me con i figli per dargli una buona educazione finanziaria è costringerli a fare delle scelte economiche fin da piccoli. Regalandogli un salvadanaio e prelevando dal maialino i soldi accantonati solo una volta l’anno.
Con i miei figli ho fatto così fin da quando avevano quattro anni e ora sanno che risparmiare è un bel gioco. Perché se si vince, il montepremi è molto ricco. Come spiega questa favola che ho scritto quando gli ho regalato l’oggetto misterioso.
L’homo economicus in fabula
È ottobre e Anna sta per compiere quattro anni. La mamma sta organizzando una festa a sorpresa per il suo compleanno. Ferve il lavoro: ci sono le torte da preparare e i biscotti da cuocere. La mamma va a prendere Anna all’asilo e la porta a casa. Ma chi bussa alla porta? Tutti gli amici più cari di Anna sono venuti a festeggiare il suo compleanno.
È il momento dei regali. Cosa ha ricevuto Anna? La bambina non ci può credere: è proprio il maialino che mancava nella sua fattoria degli animali. Anna porta il maialino insieme agli altri animali della fattoria, ma si accorge che il maialino è rotto: ha una fessura sulla schiena. Subito lo riporta alla mamma. “Mamma il maialino è rotto”. E la mamma gli risponde che quello non è un maialino qualunque è un maialino speciale. “Un maialino speciale?” chiede Anna stupita. Certo gli risponde la mamma, questo maialino è un salvadanaio.
La mamma ogni giorno andrà a lavorare e risparmierà per te un soldino, te lo darà e tu lo metterai nel salvadanaio. Quando il maialino sarà così pieno di soldini che non ci staranno più dentro ti comprerò un bel regalo. Cosa ti piacerebbe più di ogni altra cosa?
“La bambola che abbiamo visto in quel bel negozio – dice Anna – ma dici sempre che costa troppo”. Per questo Anna noi da domani giocheremo a risparmiare. “Ma mamma – chiede Anna – cosa vuole dire risparmiare?”
Risparmiare significa rinunciare a comprare un gioco ora e mettere da parte ogni giorno dei soldini per poter comprare la bambola che hai sempre sognato.
”Mamma – dice Anna – mi dai un soldino?” E la mamma chiede ad Anna a cosa le serve.
“Mamma – dice Anna – a metterlo nel salvadanaio. Così iniziamo subito a risparmiare.”
Trascorso un anno, nel salvadanaio di Anna non entra più nemmeno un soldino. E Anna dice alla mamma. “Mamma apriamo il salvadanaio e andiamo a comprare quella bellissima bambola che mi piaceva tantissimo ma che costava troppo?”
Certo Anna te lo sei proprio meritato dice la mamma. Anna apre la scatola contenente la bambola che ha sempre sognato ma era troppo costosa . “Mamma grazie è bellissima” dice. Però un po’ mi dispiace, perché adesso il salvadanaio è vuoto. “Mamma mi dai un soldino così giochiamo ancora a risparmiare”?
Cosa insegna questa favola
Questa favola insegna ai bambini quattro cose fondamentali: se riescono ad averla vinta sul loro bisogno di possesso oggi, possono avere molto di più domani. Gli insegna che la mamma ogni giorno esce a lavorare e il frutto del suo lavoro è il denaro. Insegna che questo denaro accumulato può permettere ai figli di raggiungere degli obiettivi che oggi non sono alla loro portata, ma domani sì grazie al risparmio. I bambini imparano a essere disciplinati e a darsi delle priorità. Per avere il gioco grosso, devono rinunciare a tanti giochi piccoli.
L’esperimento DEi Marshmallows
Poniamo fin da piccoli i figli di fronte a delle scelte. E vediamo come reagiscono. Perché se vogliono sempre tutto e subito, un domani non faranno molta strada nella vita. Come dimostra l’esperimento dei Marshmallow, che sono delle caramelle gommose per cui i bambini anglosassoni vanno pazzi.
In questo esperimento condotto nel 1972 presso l’Università di Stanford, diversi bambini di età compresa tra i quattro e i sei anni venivano fatti sedere a un tavolo, su cui era posata una caramella Marshmallow. I bambini potevano: mangiare la caramella subito o provare a resistere per 15 minuti. Scaduto questo tempo, a chi avesse resistito sarebbero state offerte due Marshmallow. Secondo voi cosa scelse la maggior parte dei 600 bambini sottoposti al test? Ve lo dico subito: due bambini su tre mangiarono subito la caramella: solo un terzo resistette 15 minuti e ne ottenne due.
Nel 1988 e nel 1990 i ricercatori hanno studiato come erano cresciuti questi bambini. Chi era riuscito a resistere 15 minuti veniva descritto come più maturo e responsabile rispetto ai coetanei e aveva anche conseguito punteggi piu’ alti nei testi di ingresso all’Università.
Non è strano in fondo se ci pensate. Quei bambini che avevano mangiato subito la caramella non avevano imparato la gratificazione differita: tutto ciò che aveva un ritorno differito nel tempo, non rientrava nella loro sfera delle possibili scelte. Se pensate, un sacco di cose importanti nella vita hanno un ritorno differito nel tempo: l’istruzione, l’investimento, il risparmio. Per questo è meglio insegnare ai figli fin da piccoli quanto puo’ essere gratificante domani, aver rinunciato a qualcosa oggi.
La gratificazione differita, che è molto simile al concetto di investimento (rinuncio a consumare oggi per avere qualcosa di più domani), va incoraggiata, perchè per due bambini su tre istintivamente non la sceglieranno. Bisogna educare i figli a non seguire sempre l’impulso di avere qualcosa subito, ma di più domani rinunciando a qualcosa oggi. Il loro successo nella vita futura dipenderà anche da quanto riusciranno a investire in qualcosa, come lo studio, che ha un ritorno differito nel tempo. E se pensate che dargli un tetto sulla testa sia l’investimento migliore che potete fare, cliccate sul pulsante sotto e scoprirete cosa potete fare per aiutare i vostri figli a costruire un solido futuro…