Lanciato nel 1985 il fondo Anima Sforzesco (IT0000380722) si propone, secondo la documentazione ufficiale di Anima Sgr, come una interessante alternativa all’investimento obbligazionario tradizionale. Abbina infatti ad un portafoglio obbligazionario anche una ridotta componente azionaria dell’area Euro. L’idea in sé è interessante ma il risultato pare invece un investimento poco interessante e decisamente non performante e vi spieghiamo perché.
ANIMA SFORZESCO e In cosa investe
Per capire in che cosa investe questo prodotto occorre partire dal benchmark . Ebbene il parametro di riferimento di Anima Sforzesco si compone di ben cinque elementi e prevede un’ampia delega discrezionale al gestore che rende opaco il vero profilo di rischio del fondo. Ma andiamo per gradi.
un benchmark inutilmente spezzettato e complesso
Le cinque componenti del benchmark sono: il JP Morgan GBI Global, ovvero il mercato obbligazionario governativo globale per un 30%, l’ICE BofA Euro Treasury Bill, ovvero il mercato monetario area Euro per un 25%, il JP Morgan EMU, ovvero il mercato obbligazionario governativo area Euro per un 20%, l’ICE BofA Euro Large Cap Corporate, ovvero il mercato obbligazionario corporate area Euro per un 15% e, infine dal MSCI EMU, il mercato azionario area Euro per un 10%. Più è articolato l’universo investibile e più risulta fumosa la strategia e alla fine si tratta di un fondo obbligazionario con un 10% di azioni europee.
rischio sottostimato per Anima Sforzesco
Nonostante la componente obbligazionaria e monetaria sia tendenzialmente pari al 90%, il profilo di rischio indicato da Anima risulta a nostro avviso sottostimato
Secondo i documenti ufficiali, il profilo di rischio di Anima Sforzesco è 2 su 7. Eppure, i limiti di investimento non ci paiono coerenti con questo profilo. In particolare, non solo l’investimento azionario può spingersi fino al 20%, ma anche la componente obbligazionaria può investire in emittenti a basso merito di credito e/o privi di rating per una percentuale compresa tra il 30% e il 50%. Decisamente troppo elevato per un prodotto con un profilo di rischio 2!
rischio cambio aperto fino al 30%
Ma non solo; anche la gestione dell’esposizione valutaria è di tipo attivo e questo significa che l’esposizione al rischio del nostro sottoscrittore non è ancora finita. Infatti Anima Sforzesco può acquistare obbligazioni in valuta estera fino ad un massimo del 30%: questo è un rischio non compatibile con un livello 2.
La possibilità almeno teorica concessa al gestore di accedere a titoli a basso rating o anche privi di rating e di una gestione attiva del cambio costituisce una delega eccessivamente ampia e non coerente con un profilo di investimento che è il secondo più basso nella scala dei profili di rischio.
un conto bello salato per anima sforzesco
Le commissioni di gestione comprensive delle spese di transazione di Anima Sforzesco sono pari al 1,3%.
Attenzione però, perché alla fee di gestione si aggiungono anche delle commissioni di over performance nella misura del 20% dell’extra rendimento del fondo rispetto al suo benchmark, addirittura anche nel caso in cui il rendimento sia stato negativo ma superiore a quello del benchmark. Questo è ciò che è scritto nero su bianco sul KID, come evidenziato anche nell’immagine sottostante tratta dal sito di Anima.
Visto l’andamento pregresso, fortunatamente o sfortunatamente per i sottoscrittori, l’eventualità che Anima Sforzesco batta il proprio benchmark, appare francamente irrisoria. In passato infatti non si è quasi mai verificato come vedremo tra pochissimo parlando dei risultati di questo prodotto.
il peso dei costi annulla i rendimenti anche nel lungo periodo
Come abbiamo avuto modo di rilevare sul sito stesso di Anima Sgr da cui è tratto il grafico sottostante, negli ultimi dieci anni Anima Sforzesco ha realizzato una performance del 4,3%, un terzo del suo benchmark che fa +12,8%.
Attenzione non 4,3% all’anno ma in totale nei dieci anni: un decennio di investimento per portarsi a casa lo 0,43% annuo!!!
Sicuramente il mercato non è stato semplice, prima con i tassi a zero e poi con la caduta dei prezzi del 2022, ma in questo caso si sfiora il farsesco. Il fondo riesce addirittura a fare molto peggio della media della sua categoria. Insomma, un prodotto decisamente mediocre.
Pur non essendo un purosangue di performance lo è nella raccolta. Evidentemente Anima Sforzesco è molto spinto agli sportelli bancari visto che ha oltre 2 miliardi di masse gestite.
Un’Anima non proprio ESG
Secondo la scheda del fondo nella politica di investimento vengono privilegiati titoli di società che si contraddistinguono per un’attenzione particolare nei confronti dei criteri di tipo ambientale, sociali e di governance. Ma in realtà Anima Sforzesco si qualifica non come ex art.9, più stringente, ma come prodotto ex art. 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 in cui rientrano i fondi che integrano solo blandamente i criteri ESG. Insomma un approccio leggero secondo il quale vengono “tendenzialmente”, e non categoricamente, esclusi gli investimenti diretti in strumenti finanziari di emittenti che operano nei settori legati alla produzione di sigarette, tabacco, armi nucleari, gestione di casinò e case da gioco.
anima sforzesco e’ un fondo attivo?
Già lo abbiamo visto nel grafico precedente ma possiamo ancora meglio constatarlo riproponendo il medesimo confronto che il sito stesso di Anima riporta per descrivere l’andamento di Anima Sforzesco con il proprio benchmark e i propri pari.
Se riduciamo infatti l’intervallo di osservazione agli ultimi dodici mesi possiamo notare dall’immagine sottostante che nell’ultimo anno l’andamento di Anima Sforzesco è quasi identico al benchmark e ai suoi pari: questa non è gestione attiva. Anzi!
Con l’aggravante che l’andamento più scarso è sempre quello del fondo.
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confrontiamo gli etf con anima sforzesco
In questo caso abbiamo paragonato gli ultimi dieci anni di vita del fondo con un nostro indicatore Semplicissimo formato da un ETF azionario area Euro per un 10% e alcuni ETF obbligazionari e monetari sia a livello Euro sia a livello mondiale sia internazionale per un complessivo 90%.
E’ evidente che la linea del paniere di ETF, tracciata in rosso, si muove in modo abbastanza simile al fondo nelle sue oscillazioni al rialzo e al ribasso, ma produce risultati migliori. In particolare dal 2015 a oggi Anima Sforzesco porta a casa un 4,3% mentre la combinazione di ETF restituisce oltre il 20%, cinque volte tanto!
Notate anche che esattamente in linea con l’andamento degli strumenti passivi del mercato sia nelle fasi di rialzo sia in quelle ribasso il valore del fondo sale e scende come la marea ma con una performance nel tempo molto diversa.
E’ quindi lampante che la gestione attiva di Anima Sforzesco non riesce ad evitare i cali del mercato, anzi!
Come molte altre volte abbiamo visto, gli strumenti passivi sono perfetti replicanti dell’andamento del mercato, e solo in rarissimi casi i fondi a gestione attiva, o dichiarati tali, sono in grado di fare meglio degli indici sottostanti. Spesso la ragione della loro sottoperformance risiede nei costi elevati dei fondi, altre nel fatto che le previsioni possono essere ingannevoli e condurre spesso i gestori a fare scelte errate.
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