Con poco meno di due miliardi di masse in gestione, Anima Valore Globale (IT0000386026) è uno dei giganti tra i fondi della sua categoria. Il fondo si pone un obiettivo molto ambizioso, quello di individuare titoli caratterizzati da un valore intrinseco superiore rispetto al prezzo mediamente espresso dal mercato. Un obiettivo ambizioso che però, come rispecchia la nostra analisi, non mantiene ciò che promette.
su cosa investe il fondo anima valore globale
Il bacino d’investimento cui Anima Valore Globale attinge è molto ampio, essendo un prodotto azionario mondiale che spazia dunque tra aziende, settori e comparti di tutti i continenti. Come sottolineato dalla documentazione ufficiale, il fondo investe almeno il 70% in azioni emesse da società dell’Europa, Asia, Oceania, America e, pure, Africa.
Un benchmark chiaro
Come ben sa chi legge i nostri approfondimenti, non siamo teneri quando si tratta di evidenziare i punti di debolezza e le contraddizioni che molti fondi di investimento presentano. Va detto pertanto che il benchmark del Fondo Anima Valore Globale è molto chiaro e non si rifugia nell’opacità che spesso presentano molti prodotti di investimento. A parte il vezzo di inserire un indice di liquidità per un ridottissimo 5% e la sfumatura di utilizzare non uno ma due indici azionari mondiali, il MSCI mondo, con un peso al 50%, e il MSCI mondo Value, con un peso del 45%. Di fatto dunque il terreno di gioco è molto ben delineato: un fondo azionario mondiale a tutto tondo.
Per il Fondo Anima Valore Globale rischio cambio totalmente aperto
Nel prospetto del Fondo Anima Valore Globale la gestione dell’esposizione valutaria viene definita di tipo attivo. Di più, nella sezione dedicata al portafoglio tendenziale, ovvero quello che tipicamente un sottoscrittore può aspettarsi di trovare, viene sottolineato che Il fondo è esposto al rischio di cambio in misura principale, cioè per almeno il 70% del patrimonio investito. Per un fondo che investe in aziende in tutto il mondo questo approccio sembra in linea con la politica di investimento.
Profilo di rischio abbastanza corretto
L’indicatore sintetico di rischio associato ad Anima Valore Globale è pari a 5 su una scala di 7 e si rivela a nostro avviso abbastanza corretto. Un profilo 5 infatti si riferisce in linea di massima a uno strumento finanziario di rischio moderato alto e una possibilità significativa di perdita di capitale. Considerando che oltre ad un sottostante azionario, siamo in presenza anche di una diversificazione geografica molto spinta e a un rischio cambio aperto il profilo avrebbe potuto essere alzato anche a 6 ma tutto sommato anche un 5 appare coerente.
spese correnti salate ma in linea con i suoi pari
Il costo complessivo annuo di Anima Valore Globale è pari al 2,40% tra commissioni di gestione, amministrazione e transazione. Ad esse si aggiungono poi eventuali commissioni di performance pari al 20% dell’over performance realizzata dal fondo rispetto al proprio benchmark di riferimento. Commissioni salate dunque ma, tutto sommato, nulla di eccessivo considerando i costi di gestione di analoghi fondi azionari internazionali della concorrenza, visto che alcuni arrivano a sfiorare il 3%. Decisamente poco competitivo risulta invece il confronto con i fondi a gestione passiva, gli ETF, che per questa categoria presentano costi di gestione ben più contenuti e nell’ordine dello 0,2%-0,5% o anche meno.
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performance deludenti per anima valore globale
Come rappresentato sul sito di Anima Sgr, negli ultimi dieci anni Anima Valore Globale ha avuto un rendimento inferiore sia del suo benchmark di riferimento, sia della sua categoria di appartenenza. Del resto, la scelta coraggiosa di confrontarsi con un benchmark di mercato chiaro e definito conduce poi a vedere i risultati per quello che sono: decisamente poco brillanti. Un po’ come quando a scuola la maestra loda l’impegno ma evidenzia lo scarso rendimento.
In realtà per un periodo di 6/8 mesi, tra fine ottobre 2020 e fine giugno 2021, il fondo ha vissuto un breve periodo di gloria, sovraperformando benchmark e categoria di riferimento. Due quadrimestri brillanti in dieci anni però sono pochini, diciamo un guizzo da primo della classe poi velocemente rientrato nella mediocrità. Del resto di Warren Buffet ce ne sono meno di uno ogni morte di papa e battere il proprio benchmark non è cosa da tutti. Ma fare almeno come la media dei propri competitors è un traguardo imprescindibile per il successo di lungo periodo di un fondo.
CRITERI ESG ALL’ACQUA DI ROSE
Secondo quanto indicato dalla politica di investimento, per il portafoglio investito si privilegiano titoli di società che si contraddistinguono per un’attenzione particolare nei confronti dei criteri di tipo ambientale, sociali e di governance. In realtà il Fondo Anima Valore Globale non sembra essere così tanto ESG. Esso infatti si qualifica solo come prodotto ex art. 8 del Regolamento (UE) 2019/2088 in cui rientrano i fondi che integrano in modo molto leggero i criteri di sostenibilità. Secondo questo approccio, detto per esclusione, vengono tendenzialmente esclusi gli investimenti diretti in settori legati alla produzione di sigarette, tabacco, armi nucleari, gestione di casinò e case da gioco. Ma l’avverbio tendenzialmente non significa tassativamente. Per essere maggiormente conformi alle direttive ESG bisognerebbe avere criteri ben più stringenti quali l’adozione ex art.9 del Regolamento europeo.
UN ETF MONDO fa meglio di ANIMA VALORE GLOBALE
Giunti a questo punto si arriva un po’ al punto chiave della nostra analisi perché alla fin fine la domanda che ci si pone è sempre la stessa. Invece di affidarsi a gestori attivi che macinano studi e bilanci e scenari e provano a prevedere il futuro, non è più efficiente comprare direttamente i mercati? Sembrerebbe di si anche i questo caso. Abbiamo messo a confronto il Anima Valore Globale con un semplice ETF azionario mondo e quest’ultimo batte in scioltezza il primo, senza appello.
Dall’andamento passato è evidente inoltre che Anima Valore Globale non solo sale meno nelle fasi di crescita del mercato ma nemmeno riesce ad attenuare i cali di mercato durante le fasi ribassiste.
gestione attiva: se c’è non E’ premiante
Nei documenti ufficiali della SGR, lo stile di gestione di Anima Valore Globale è spiegato con particolare enfasi e dovizia. Si sottolineano le analisi approfondite dei mercati, del contesto macroeconomico, degli scenari evolutivi, delle scelte tematiche, tattiche, settoriali. Anche la politica di investimento del Fondo, così scrupolosa e certosina, punta a cogliere le migliori opportunità di mercato. E’ chiaro che tanta devozione merita apprezzamento. Peccato però per i risultati scarsini: insomma essere secchioni non basta, poi ci vogliono i voti alti.
Come spesso abbiamo sottolineato banche e reti sono collocatori interessati a vendere e a spingere i fondi propri o di case collegate perché una parte corposa delle commissioni gli viene riaccreditata ogni anno su quanto collocato alla clientela. I prodotti Anima in particolare, tra reti e banche, beneficiano di un arsenale di oltre 80 distributori. Per Anima Valore Globale i collocatori si mettono in tasca addirittura i tre quarti delle commissioni di gestione. Un bel gruzzolo, no?
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