Lanciato nel 2000, il Fondo Pictet Water (LU0104885248) è uno dei prodotti tematici più grandi del panorama europeo, con quasi 8 miliardi di Euro di masse in gestione. Il tema dell’acqua è senza dubbio di grande attualità ma fortunatamente è possibile indirizzare questa sensibilità ambientale verso strumenti molto più economici ed efficienti come potrai vedere leggendo la nostra analisi.
dove e come investe il fondo pictet water
Il Fondo Pictet Water investe in tutte le aree del settore idrico mondiale, con particolare attenzione alla distribuzione, alla tecnologia e ai servizi ambientali. Il bacino di investimento è dunque globale e costituito da tutte quelle aziende e società che forniscono soluzioni relative ai problemi idrici quali l’approvvigionamento, le forniture e le infrastrutture.
un benchmark non coerente con il tema di investimento
Il benchmark con cui il Fondo Pictet Water si confronta è, curiosamente, il MCSI World e non un indice tematico come ci saremmo aspettati. Di indici MSCI ormai ve ne sono di tutte le fogge e infatti ne esiste, da almeno 15 anni, anche una versione relativa al tema dell’acqua eppure la casa di gestione continua a confrontarsi con un indice che non tiene conto dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG). Poiché spesso la definizione del benchmark è segnaletica dell’universo investibile, non ci sembra una scelta coerente.
profilo di rischio sottostimato
L’indicatore sintetico del rischio del Pictet Water è pari a 4 su una scala di 7, un livello a nostro avviso sottostimato visto che si tratta in sostanza di un azionario mondiale 100% con cambio aperto. Considerando i drawdown degli ultimi 15 anni, durante i quali molti indici azionari si sono dimezzati, il livello 5 sembra più appropriato
spese eccessive per il pictet water…
Dal documento con le informazioni chiave, il KID, rilasciato dalla casa di gestione Pictet e reperibile sul sito della casa, si evince che le spese di gestione del Fondo Pictet Water sono pari al 2,7% annuo, un livello eccessivo per un prodotto che, sarà stato anche pioniere 20 anni fa e innovativo 10 anni fa ma ora è circondato da strumenti di investimento analoghi che costano una frazione delle sue spese. Le spese dunque sono già elevate ma attenzione che chi colloca il fondo potrebbe anche applicare eventuali costi di ingresso (fino al 3%) e di uscita ( fino all’1%).
…e performance deludenti
Come potete verificare di persona sul sito del Fondo Pictet Water è scritto che dalla data del lancio, avvenuta il 29 febbraio 2000, il fondo ha realizzato una performance superiore a quella del proprio benchmark di riferimento. In effetti storicamente c’è stato un primo periodo durato 5 o 6i anni in cui il fondo ha fatto meglio del MSCI World (indice che viene riportato comunque senza contare comunque i dividendi).
A partire però dalla fine di maggio del 2007, e quindi oltre 17 anni fa, il fondo ha sempre fatto peggio del suo benchmark. Il grafico sottostante, anch’esso tratto dal sito della casa di gestione, evidenzia in modo inequivocabile che dai minimi dei mercati azionari di marzo 2009 a oggi Pictet Water non solo fa peggio del MSCI World, ma il divario si sta ampliando.
un etf analogo batte il pictet water
Come accennavamo nella sezione relativa ai costi poche righe sopra, bello il tema dell’acqua e bello sentirsi pionieri però il tempo passa e gli strumenti si evolvono, migliorano, diventano più efficienti. Abbiamo cercato un ETF sul tema water a livello mondiale e lo abbiamo confrontato con il fondo per vedere come entrambi si sono comportati negli ultimi dieci anni.
Ebbene, udite udite, l’ETF analogo riesce a fare molto meglio del Fondo Pictet Water e il divario è in continua crescita. Dal 2015 ad oggi l’ETF porta a casa un rendimento nell’intorno del 175%, contro un 125% scarso del fondo.
gestione attiva? se c’era è superata
Nella descrizione del processo di investimento del Fondo Pictet Water si sottolinea che nel gestire attivamente il comparto, si utilizza una combinazione di analisi dei fondamentali della società e del mercato. Tutto ciò per selezionare titoli che, a dire della casa di gestione, presentano prospettive di crescita favorevoli a un prezzo ragionevole. Solo per il settore tematico Pictet si avvale di un team di oltre 60 professionisti. Niente di meno! E tutto questo tripudio di analisti e di competenze paga?
Se guardiamo insieme le performance tratte dal sito della casa Pictet possiamo trarre qualche utile conclusioni. Man mano che l’arco temporale si avvicina ai giorni nostri la sottoperformance del Fondo Pictet Water nei confronti del benchmark si amplifica ulteriormente: confrontate i rendimenti della tabella su base annua a 5, a 3 e a 1 anno. Che dire? Sempre peggio. Solo l’ultima riga relativa alla performance cumulativa di tutti i venticinque anni di vita si salva. Ma per fare meglio bisognava aver investito prima del 2007: per tutti coloro che sono entrati successivamente è andata molto peggio del benchmark e, come abbiamo visto anche sopra molto peggio dell’ETF analogo.
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Pictet water: un costo che vale la pena di pagare?
Quando si acquista un prodotto una delle domande che ci si pone in tutti i campi è : ne vale la pena? E’ un prodotto di qualità? Restituisce in termini di valore quando devo sborsare ogni anno? E attenzione perché questa riflessione non è in senso assoluto ma sempre in relazione con il sottostante. Se proprio si decide di pagare un obolo perchè si crede nella gestione attiva, almeno che questa fiducia sia ripagata nel tempo dai risultati!
Ma in questo caso se c’è un ETF che costa l’80% in meno di un fondo, investe sullo stesso sottostante e ha guadagnato il 50% in più negli ultimi 10 anni, ci si domanda la ragione per cui si dovrebbe acquistare il prodotto più oneroso se non aggiunge valore rispetto a un investimento passivo? A volte basta cambiare qualche pedina per migliorare il proprio portafoglio investimenti.
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