Spesso si legge che la differenza principale tra SICAV e fondi comuni di investimento riguarda il quadro giuridico. È una distinzione corretta, ma non così decisiva nella pratica. In sostanza, le SICAV sono fondi comuni di investimento con una veste giuridica diversa, perché funzionano in modo quasi identico e perseguono gli stessi obiettivi per i risparmiatori.
Di recente, l’Agenzia delle Entrate (interpello n. 222 del 20 agosto 2025) ha inoltre chiarito che, dal punto di vista fiscale, le azioni di una SICAV sono equiparate alle quote di un fondo comune. Ma cos’è che davvero li distingue e cosa li accomuna? Scopriamolo insieme.
La definizione di SICAV: sono fondi comuni di investimento?
SICAV è l’acronimo di società di investimento (SI) a capitale variabile (CAV). La principale differenza rispetto ai fondi comuni di investimento è che le prime possono avere un’unica forma giuridica: quella della società per azioni. Chi investe in una SICAV diventa azionista della società, ma questo dettaglio, ai fini pratici, ha un impatto molto limitato per il risparmiatore.
In effetti, possiamo dire che le SICAV sono fondi comuni di investimento con la forma giuridica di società per azioni, mentre i fondi comuni possono essere istituiti con strutture diverse. Il capitale delle SICAV è “variabile”: all’aumentare dei sottoscrittori la società emette nuove azioni, mentre quando i risparmiatori riscattano le quote la società procede al riacquisto.
Per il risparmiatore, le differenze giuridiche tra SICAV e fondi comuni di investimento sono in gran parte irrilevanti. Quello che davvero conta è che entrambi sono strumenti collettivi di gestione del risparmio, e ciò che li accomuna è molto più importante di ciò che li distingue.
cosa accomuna SICAV e fondi comuni di investimento
Sia le SICAV sia i fondi comuni di investimento rientrano nella categoria degli Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio (O.I.C.R.). In sostanza hanno lo stesso obiettivo: raccogliere il denaro di molti risparmiatori, grandi e piccoli, e investirlo in strumenti finanziari come azioni, obbligazioni, altri OICR o ETF. Più elevato è il patrimonio del singolo investitore, maggiori saranno le quote possedute, senza alcuna distinzione tra SICAV e fondi comuni di investimento.
Le SICAV sono fondi comuni di investimento in forma societaria e, proprio come i fondi, sono soggette alla vigilanza della Banca d’Italia e della Consob. Questo garantisce trasparenza e regole comuni, a tutela di chi investe.
Cosa c’entra l’ombrello con le SICAV?
Le SICAV sono società a ombrello: ognuna ha diversi comparti o classi di azioni. Ogni classe si distingue per un diverso profilo commissionale. Ad esempio una classe di azioni potrebbe prevedere la presenza di commissioni di ingresso e/o uscita e una commissione di gestione più bassa, mentre un’altra classe di azioni potrebbe prevedere l’assenza di costi d’entrata e/o di uscita ma una costo di gestione superiore rispetto a quello della classe che prevede l’applicazione di commissioni di entrata e/o di uscita.
La stessa banca può negoziare classi di azioni diverse della stessa SICAV: sarà il risparmiatore a scegliere se non pagare la commissione di ingresso ma maggiori commissioni di gestione o viceversa.
Molte SICAV poi, creano spesso classi di azioni riservate agli investitori istituzionali (banche, compagnie di assicurazione, fondi pensione, ecc..), con profili commissionali specifici solo per quella categoria di investitori. Questi comparti istituzionali si caratterizzano per commissioni di gestione assai più contenute rispetto alle classi “retail” ovvero riservate ai clienti comuni. Anche da questo punto di vista, le SICAV sono fondi comuni di investimento molto simili agli altri strumenti collettivi.
In sostanza Le SICAV sono fondi comuni di investimento o no?
Nonostante alcune differenze legate alla struttura giuridica e ad altri requisiti formali, nella sostanza le SICAV sono fondi comuni di investimento che operano con le stesse logiche. Entrambi raccolgono denaro da una pluralità di investitori e lo affidano a un gestore professionale.
In entrambi i casi, la normativa prevede documenti informativi obbligatori che descrivano:
- un gestore responsabile degli Investimenti
- documenti informativi obbligatori che indicano la politica di investimento ovvero in quali strumenti finanziari può investire il fondo o la SICAV e con quali limiti per ciascuna asset class e se può fare uso di strumenti derivati
- l’obiettivo di investimento del fondo e della SICAV
- i rischi e il potenziale rendimento in una forchetta da 1 a 7 ovvero la probabilità che il fondo o la SICAV subiscano perdite monetarie a causa di movimenti sul mercato
- la performance peggiore, la performance media, la performance migliore del prodotto in uno scenario sfavorevole, moderato e favorevole
- i costi del prodotto e il periodo di detenzione raccomandato
Fondi comuni e SICAV: chi le vende ai risparmiatori e come uscirne
Fondi comuni e SICAV vengono collocati presso i risparmiatori dagli stessi intermediari, detti soggetti collocatori: banche, consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede e SIM. In questo senso, le SICAV sono fondi comuni di investimento che arrivano al pubblico attraverso gli stessi canali di distribuzione, senza alcuna differenza pratica per chi sottoscrive.
Ogni fondo comune di investimento e ogni SICAV devono calcolare ogni giorno il valore della quota e rimborsare il sottoscrittore su richiesta.
Il rimborso delle quote del fondo e della SICAV può essere richiesto in qualsiasi momento dal sottoscrittore e viene effettuato sulla base del valore quota del giorno di ricezione della domanda da parte della Società
Le SICAV sono FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO PIù rischiosi?
Le SICAV non sono più o meno rischiose dei fondi comuni di investimento. Entrambi gli strumenti derivano la loro maggiore o minore rischiosità dal tipo di sottostante in cui investono: fondi o SICAV azionarie ovvero che investono in azioni sono normalmente più rischiose di fondi o SICAV obbligazionari.
Per i risparmiatori è importante comprendere che le SICAV sono fondi comuni di investimento con regole di funzionamento molto simili: entrambe le soluzioni costituiscono un patrimonio autonomo. Esso è suddiviso in quote, di pertinenza di una pluralità di partecipanti, gestito in monte, distinto a tutti gli effetti dal patrimonio della società di gestione del risparmio e da quello di ciascun partecipante, nonché da ogni altro patrimonio gestito dalla medesima società.
Su tale patrimonio non sono ammesse azioni dei creditori della società di gestione del risparmio o nell’interesse della stessa, né quelle dei creditori del depositario o del sub-depositario o nell’interesse degli stessi. Le azioni dei creditori dei singoli investitori sono ammesse soltanto sulle quote di partecipazione dei medesimi. La società di gestione del risparmio non può in alcun caso utilizzare, nel proprio esclusivo interesse o nell’interesse di terzi, i beni di pertinenza dei fondi gestiti dalla SICAV o dal fondo comune di investimento. SICAV e fondi comuni di investimento non sono soggetti a Bail-in.
Gli strumenti su cui ciascun fondo e SICAV investono sono depositati presso una Banca Depositaria.
SICAV e fondi comuni di investimento: un unico trattamento fiscale
Dal punto di vista fiscale, le SICAV sono fondi comuni di investimento trattati nello stesso modo. Come abbiamo spiegato nella Guida Salvafisco, su entrambi il fisco continua però a mostrare limiti: ad esempio, la vendita in perdita di un fondo o di una SICAV genera minusvalenze che non possono essere compensate con le plusvalenze realizzate su altri fondi o SICAV.
Per questo nei nostri portafogli di consulenza personalizzata accanto all’investimento in questi strumenti di investimento collettivo del risparmio (che non sono tra i nostri preferiti da quando trent’anni fa sono nati gli ETF) raccomandiamo anche l’investimento in titoli diretti (azioni e obbligazioni). Un buon portafoglio di investimenti deve essere efficiente sotto tutti gli aspetti, compreso quello fiscale. Se hai qualche dubbio che il tuo lo sia, puoi chiedere un check-up finanziario gratuito.