Con oltre 1 miliardo di masse in gestione Arca Azioni Internazionali (IT0000382264) è un fondo top per raccolta. Ma esistono alternative meno costose e più performanti. Ma cosa c’è che non va in questo fondo? Facciamo un’analisi approfondita.
Arca Azioni Internazionali: in cosa investe?
Il Fondo Arca Azioni Internazionali investe principalmente in azioni di emittenti internazionali a capitalizzazione elevata con prospettive di crescita stabili nel tempo e ad elevata liquidita’ denominate in euro, in dollari, sterline e yen e in via contenuta nelle valute dei Paesi Emergenti. Le aree geografiche d’investimento sono principalmente i Paesi aderenti all’OCSE. In via contenuta e’ prevista la possibilita’ di investire nei mercati dei Paesi Emergenti. Non e’ prevista la copertura del rischio di cambio.
Secondo Mornigstar, un provider di analisi di fondi comuni di investimento, al 31 08 2023 il fondo Arca Azioni Internazionali aveva una posizione netta in azioni pari al 95,53%: in pratica una maggioranza bulgara del fondo era esposta ai mercati azionari coerentemente con la categoria di appartenenza del fondo degli Azionari Internazionali. Con 637 titoli in portafoglio, il fondo Arca Azioni Internazionali permette di diversificare sulle società a maggiore capitalizzazione del mondo quotate soprattutto nei mercati azionari sviluppati e in via residuale nei Paesi Emergenti.
Tra i principali titoli in portafoglio i colossi del settore tecnologico Apple, Microsoft, Alphabet (la proprietaria di Google), Amazon, Nvidia, Tesla, Meta (proprietaria di Facebook e altri social media) e la sofware house Broadcom. Oltre alle big tech, nella top ten dei titoli presenti nel portafoglio del fondo Arca Azioni Internazionali c’è Exxon (la maggiore società petrolifera del mondo) e Mastercard (quella della famosa pubblicità “Ci sono cose che non si possono comprare, per tutto il resto c’è Mastercard, ovvero con la carta di credito puoi comprare tutto il comprabile).
Un conto salato per i sottoscrittori del fondo
I costi del fondo non sono teneri ma decisamente salati. Secondo il KID (il documento contenente le informazioni chiave del prodotto) aggiornato al 01/01/2023, il fondo Arca Azioni Internazionali ha costi di gestione annui del 2%. Non proprio irrisori, anzi.
Certo da soli non riuscirete mai a comprarvi 637 titoli a meno di non avere veramente un sacco di soldi. Ma potreste comprando un ETF avere lo stesso livello di diversificazione di questo fondo spendendo l’80% in meno ogni anno. Quindi vale la pena detenere questo fondo? O ci sono alternative migliori?
Arca azioni Internazionali: rendimenti e rischi
Se confrontiamo l’andamento del fondo Arca Azioni Internazionali con un indice rappresentativo dell’andamento di altri fondi azionari internazionali vediamo che negli ultimi 10 anni il fondo è stato un campione assolutamente medio all’interno del comparto: non ha fatto meglio nè peggio dei competitor. Su base 100 (potete pensare per esempio di aver investito 100.000 euro nel fondo) vi sareste trovati dopo 10 anni con un capitale rivalutato a 209. I vostri 100.000 euro ipoteticamente investiti sarebbero quindi raddoppiati sia che aveste investito sul fondo Arca Azioni Internazionali sia in uno dei fondi appartenenti alla categoria degli azionari internazionali.
Avreste potuto fare di meglio a parità di rischio?
Proviamo a confrontare ora l’andamento del fondo Arca Azioni Internazionali con un investimento alternativo con stesso rischio e mercato di riferimento. Non più fondi ma ETF, strumenti di investimento che replicano indici di mercato come quello in cui investe il fondo. Abbiamo creato un portafoglio di ETF che esprima un universo investibile se non identico, molto simile a quello del fondo. In questo caso abbiamo paragonato da aprile del 2017 il Fondo Arca Azioni Internazionali con un nostro indicatore semplicissimo formato da un ETF azionario mondiale per il 95% e un ETF obbligazionario mondiale per un 5%. Cosa sarebbe successo? Avremmo ottenuto una performance non del 109% come il fondo ma del 178%: quasi doppia!
Nel grafico sottostante mostriamo l’andamento del fondo Arca Azioni Internazionali (linea blu) con un benchmark rappresentativo dell’investimento sulle maggiori azioni mondiali quotate sui mercati sviluppati e emergenti (linea rossa). E’ evidente dal confronto schiacciante che un paniere di 2 semplici ETF a basso costo avrebbe raggiunto risultati decisamente migliori di quelli ottenuti dal fondo Arca Azioni Internazionali. Ma a fronte di quali rischi? Investire in un paniere di ETF si sarebbe rivelato più pericoloso rispetto a investire nel fondo?
Ci viene in aiuto un indicatore, il drawdown che misura quanto ha “patito” il fondo Arca Azioni Internazionali nel periodo peggiore negli ultimi 10 anni.
Arca Azioni Internazionali: opinioni
Nel febbraio-marzo 2020 quando esplose la pandemia e le Borse calarono a picco registrando la discesa più veloce della storia il fondo Arca Azioni Internazionali perse in un mese il -36,9% mentre un paniere di ETF con lo stesso livello di rischio il -33%.
Sul fronte della supposta maggior protezione rispetto a un paniere di ETF, il fondo non ha certo assicurato ai suoi sottoscrittori un atterraggio più morbido. Un fondo Arca Azioni Internazionali che non decolla nelle fasi di rialzo e non attutisce l’impatto al ribasso rispetto a prodotti assai meno costosi nelle fasi di ribasso.
Nonostante questo un fondo molto sottoscritto dai risparmiatori italiani con oltre 1 miliardo di patrimonio in gestione. Grazie a una distribuzione capillare del prodotto. Arca Azioni Internazionali ha infatti più di 120 collocatori (soprattutto banche popolari azioniste di Arca SGR, la società di gestione del fondo) e una rete di oltre 8000 sportelli. Che ovviamente ricevono laute retrocessioni (ovvero un ristorno da parte della società di gestione) sulle commissioni di gestione salate che gravano sul fondo.
Un prodotto amico e remunerativo per le banche collocatrici ma non così indispensabile per i sottoscrittori. Che ogni anno pagano su un investimento di 100.000 euro costi per 2.000 euro tra commissioni di gestione (secondo quanto indicato nel KID del prodotto) e che potrebbero grazie a dei semplici ETF pagare meno di 500 euro all’anno per investire sullo stesso sottostante.
Noi come società di consulenza finanziaria indipendente consiglieremmo questa seconda opzione se un investitore ci chiedesse un check-up gratuito del suo portafoglio.
