Intervista a Gianni Agnelli

Ecco cosa pensava Agnelli riguardo l'economia italiana 30 anni fa. L'intervista di Salvatore Gaziano di SoldiExpert SCF attuale direttore investimenti di SoldiExpert SCF

Nel 1992 sono riuscito a strappare un’intervista a Gianni Agnelli.

Intervistare l’Avvocato fa un certo effetto. E’ veramente una persona elegante. Per il suo vestito, il sociologo tedesco Veblen, l’autore della Teoria della classe agiata, sarebbe stato capace di scrivere un intero trattato. Emulazione finanziaria, agiatezza, consumo, e sciupii vistosi si trovano rappresentati non in un’intera classe ma in un solo uomo. Sono all’assemblea degli azionisti IFI, la finanziaria “cassaforte” controllata dalla Giovanni Agnelli & C.

Figurati se riesci a ottenere l’accredito per l’assemblea della cassaforte degli Agnelli e pure a fare delle domande all’avvocato Agnelli. Ti bloccheranno subito… appena ti avvicini“.

Invece da questa simpatica provocazione di un amico nacque questa intervista a Gianni Agnelli pubblicata poi ne “La Guida Anti-Recessione” del novembre 1992. Fu tutto semplicissimo e alcune battute di questa intervista furono il giorno dopo pubblicate da moltissimi giornali.

Compresa la battuta dell’Avvocato sul vino: “”Investite in vino, male che vada potrete sempre berlo” che è diventata fra le citazioni più conosciute non solo dagli appassionati del vino di tutto il mondo.

Un piccolo azionista, che sino a pochi istanti prima si lamentava con me del fatto di aver acquistato le azioni IFI a 30.000 e quelle FIAT a 15.000, passando in pochi anni da un capitale di 45 milioni a 11, alla visione dell’Avvocato Agnelli rimane quasi paralizzato dalla gioia e dall’orgoglio di poterlo vedere personalmente. Nessun grande attore al mondo ha mai fatto pagare un’esibizione così tanto. Ma per molti ne vale veramente la pena.

E’ solare quasi mistico come un faraone egizio; a Torino, non a caso , l’amore per le piramidi è fortissimo, potendo contare su uno dei musei più belli del mondo. Le persone che ascoltano parlare l’Avvocato con quella erre così fascinosa e soave rimangono quasi incantate, qualsiasi cosa dica. Ridono facilmente ad ogni battuta. Ma si sa, le persone ricche e famose il dono dell’ironia e del carisma ce l’hanno sempre.

 

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L’intervista a Gianni Agnelli è piacevole: è cortese e risponde di buon grado alle domande.

Cosa consiglierebbe Avvocato Agnelli ad un risparmiatore che ha 40 milioni di lire da investire: azioni Fiat?

Considerato che qualche anno fa affermò che questi titoli lui “li valutava intorno ai 10 dollari” ed oggi ne valgono tre, mi chiedo se è una domanda furba da porre. E’ forse come chiedere all’oste dei suoi prodotti . Si mette a sorridere. “Vede, le darò una risposta che dava mio nonno quando gli domandavano consigli sugli investimenti: comprate del vino, mettetelo da parte, per male che vada sarà più buono quando lo berrete“.

illustrazione di Vera Conte

 

Il bilancio dell’IFI è buono ma non c’è tempo per brindare. La recessione è in stato avanzato, il conto economico presentato agli azionisti è oramai solo un ricordo del passato. Si pensa a ciò che riserverà il futuro; le nubi all’orizzonte sono già tempesta. Si parla persino di vendere la “gioielleria” della famiglia Agnelli: Toro, Rinascente, Snia, che sino a qualche anno fa erano strategiche, corrono ora il rischio di passare di mano.

La telenovela più seguita al mondo, dal Gran Canyon agli Urali, “Anche i ricchi piangono”, si arricchisce di un’altra puntata. Il proprietario dei locali dove ci troviamo (una sala dentro il palazzo torinese della compagnia assicurativa SAI, ndr), il ricchissimo Salvatore Ligresti, è ancora a San Vittore per lo scandalo delle tangenti. I piccoli azionisti che si alternano negli interventi sembrano preoccupati di questi fatti più dell’Avvocato. Coloro che intervengono lo fanno per criticare la gestione.

Un azionista di Torino rinfaccia a Gianni Agnelli persino di pensare troppo all’Extra-Beat, la “barca”, e poco all’azienda. Siamo in pochi ad assistere a questa assemblea: è un peccato, per uno spettacolo così vale sicuramente la pena acquistare almeno un biglietto. Al termine della riunione tutti sono intorno all’Avvocato Agnelli. Il successore, suo fratello Umberto, esce dalla sala senza che alcuno lo avvicini, nemmeno per chiedergli l’ora. Chissà che cosa deve provare a vivere tutta la vita all’ombra del “grande” fratello. Il suo consiglio è articolato. Sembra proprio una brava persona.

“Se una persona ha fiducia nel Paese, allora investa in BOT, se non ha fiducia in questo Paese, allora li investa all’estero. Ma ogni italiano dovrebbe cercare di avere il massimo di fiducia possibile nel proprio Paese“.

Al piano di sopra il fratello è attorniato dai giornalisti e dai curiosi. L’intervista a Gianni Agnelli prosegue.

Chissà se Giovanni Agnelli comprerebbe un autovettura usata da Giuliano Amato?

Come no. La comprerei, gliela noleggerei pure. Il Presidente del Consiglio fa tutto quello che può. E’ in una situazione difficile“.

Ha fiducia nell’economia italiana Avvocato Agnelli?

Io credo che l’anno più difficile sarà il 1993; occorrerà ancora raccogliere dei soldi, ciò significherà far diminuire i consumi e così si comprimerà ancor il ciclo economico. Bisognerà vedere il secondo semestre ’93. Siamo in un momento molto particolare pieno di situazioni anomale. Può accadere che in un dato momento, data la scarsa fiducia nelle altre forme di risparmio, la gente incominci a comprare automobili“.

Fuori la lira scivola, la Borsa scende, mentre Bossi trionfa a Mantova e i Bot-People sono seriamente intimoriti. E pensare che Giovanni Agnelli, durante la guerra del Vietnam, si racconta che sorvolasse le linee di battaglia con l’elicottero, per provare il “brivido dell’imprevisto”. Adesso non ne ha proprio bisogno.

 

novembre 1992, Salvatore Gaziano per “La Guida Anti-Recessione”

 

Laguida anti-recessione con l'intervista a Giovanni Agnelli

 

 

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