Insieme a uno sparuto drappello di altri 5 o 6 titoli, il BTP 2051 con scadenza a settembre, è uno dei Buoni del Tesoro Poliennali a più lunga scadenza del debito pubblico italiano. Emesso a ottobre 2020, quando il livello dei tassi era rasoterra, è stato tra i più penalizzati dalla salita dei rendimenti iniziata nel primo semestre 2021.
Cosa sono i BTP 2051
I BTP, buoni del Tesoro poliennali, sono prestiti allo Stato emessi sotto forma di obbligazioni a medio-lungo termine e regolati dal Dipartimento del Tesoro. Pagano solitamente una cedola semestrale e alla scadenza garantiscono la restituzione del capitale. Nello specifico, e come intuibile dal nome, il BTP 1.7 2051 paga una cedola annua del 1,7%, divisa in due rate semestrali da 0,85% l’una e scade il 1 settembre 2051.
BTP 2051: su borsa italiana prezzi dimezzati
Rispetto al prezzo di emissione, pari a 100, le quotazioni attuali del BTP settembre 2051 galleggiano a fine ottobre 2023 intorno alla metà. Dall’inizio di ottobre, infatti, i prezzi del BTP 2051, in tempo reale anche su borsa italiana, si muovono intorno a 50 €. Questo significa che un ipotetico risparmiatore che lo avesse acquistato due anni fa pagando 1.000€, si ritroverebbe oggi un estratto conto del proprio deposito titoli che lo valorizza a 500€. Un capitale, sulla carta, dimezzato investendo nel BTP 2051. Come si vede nel grafico di Fida Informatica.
prezzo dimezzato: cosa è successo al BTP settembre 2051
Come sappiamo, a partire dall’estate del 2021, la BCE ha avviato una politica di rialzo dei tassi di interesse che ha avuto un forte impatto su tutto il mercato obbligazionario europeo. La salita dei rendimenti ha provocato cali molto marcati dei prezzi dei titoli a reddito fisso soprattutto sulle scadenze più lunghe. Con una vita residua di quasi 30 anni, il Btp 2051 è stato tra i più danneggiati in termini di prezzo passando dai massimi di 107€ di febbraio 2021 ai 52€ di fine ottobre 2023.
la discesa del mercato obbligazionario è un fenomeno mondiale
Contrariamente a quanto già accaduto in passato, lungi dall’essere una questione italiana o europea, il crollo dei prezzi dei titoli di stato è oggi un fenomeno planetario di cui il valore del BTP 2051 è solo uno dei tanti casi. I titoli tedeschi a lunga scadenza, per fare un esempio sui secchioni d’Europa, sono scesi anche di più. Il Bund 2052 è passato dai 102€ di febbraio 2021 ai 40€ di metà ottobre 2023, l’OAT francese dai 112€ di gennaio 2021 agli attuali 46€. Tutti nella stessa barca? Non proprio.
BTP 2051: non è (solo) una questione di spread
Abbiamo visto che negli ultimi due anni tutti i titoli a lunga scadenza sono scesi in modo molto pesante, non solo il BTP settembre 2051. Contrariamente ad esempio a quanto accaduto nel 2011, durante la crisi del debito pubblico italiano del 2011 oggi infatti lo spread con i titoli tedeschi resta per ora nell’intorno dei 200 punti, contro i 600/700 che furono raggiunti all’epoca. Sembrerebbe per ora tutto sotto controllo. E’ così o un risparmiatore che ha questo titolo in portafoglio meglio inizi a preoccuparsi? Lo vediamo tra poco.
le agenzie di rating potrebbero influenzare il BTP settembre 2051
Ma oltre a quanto visto sinora, altri fattori potrebbero influire sul BTP 2051, il suo rendimento, le sue previsioni: il verdetto delle agenzie di rating. Settimane di passione attendono infatti l’Italia, in trepida attesa del responso di due agenzie di rating in calendario per il prossimo 10 e 17 novembre. Il rating sul debito pubblico italiano da parte di Moody’s in particolare potrebbe condizionare ulteriormente il prezzo del BTP 2051 e di tutti gli altri titoli governativi a reddito fisso italiani.
E’ importante ricordare però che indipendentemente dalle oscillazioni che il prezzo del titolo avrà durante il corso della sua vita, alla scadenza il BTP 2051 sarà rimborsato a 100. A meno di eventi imperscrutabili e apocalittici dunque, ciò che conta non è quanto prezza oggi ma quanto rende oggi. Come società di consulenza finanziaria indipendente non ci stanchiamo mai di dirlo. L’Ufficio Studi di SoldiExpert SCF ha calcolato che il BTP settembre 2051 rende circa il 5% annuo da ottobre 2023 fino alla sua scadenza.
avete in portafoglio un BTP 2051 o lo volete acquistare?
Perché un investitore privato dovrebbe comprare un titolo matusalemme con una scadenza così lunga? Le ragioni per comprare un titolo come il BTP settembre 2051 possono essere molte e tutte valide: efficienza fiscale, esenzione tasse di successione e liquidità. I Btp ad esempio sono uno strumento molto efficiente dal punto di vista fiscale, sia per la tassazione ridotta, sia perché sono esenti dalle tasse di successione. Sono uno strumento molto liquido; se mi servono soldi lo posso vendere in un battibaleno. All’interno di un portafoglio diversificato sono una componente molto importante: insieme ai corporate, agli ETF e ad altri strumenti possono andare a comporre portafogli equilibrati e calibrati sulle esigenze del singolo investitore. E ci sono casi in cui davvero convengono e che si possono approfondire in una consulenza una tantum.
Avere titoli a lunga scadenza inoltre, in caso di evoluzione benigna sull’andamento dei tassi nei prossimi anni potrebbe portare grandi benefici in termini di rendimento. Come andrà il mercato non lo sa nessuno, ma costruire un portafoglio diversificato aiuta. E tu hai troppi BTP matusalemme ovvero a lunga scadenza in portafoglio o troppi titoli governativi italiani.
Se stai leggendo questo articolo probabilmente anche tu hai in portafoglio BTP settembre 2051 o altri titoli a lunga scadenza. Vuoi un parere per capire se i tuoi investimenti sono diversificati correttamente in termini di emittenti, scadenze, tipologia di strumenti?
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