Rendimento obbligazioni oggi come si calcola

Rendimenti in salita, prezzi in discesa. Puntare sui bond bancari o sui BTP? Impara a calcolare il rendimento delle obbligazioni per non sbagliare

MoneyReport, il blog di SoldiExpert SCF

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Da inizio anno, il rendimento delle obbligazioni continua a salire. Mentre i prezzi sono in caduta libera nel 2022. In tutto il mondo il mercato obbligazionario ha visto i prezzi dei bond scendere anche a 2 cifre.

Per la prima volta da quando è stato lanciato nel 1990 l’indice dei titoli di Stato e delle obbligazioni societarie globali di buona qualità curato da Bloomberg dopo essere aumentato del 450% in due decenni, è sceso del 20% dal picco di un anno e mezzo fa.

Siamo passati da un regime deflazionistico a uno inflazionistico insomma e l’inflazione per le obbligazioni non è il miglior scenario.

Basti pensare che solo lo scorso novembre 2021 le obbligazioni a rendimento negativo nell’area euro superavano il 67% dell’ammontare complessivo in essere e valevano 9000 miliardi di euro. A metà 2022 l’importo si è ridotto a 809 miliardi di euro.

 

 

Prezzo delle obbligazioni in caduta libera

 

Se i tassi d’interesse salgono per cercare di stare dietro all’inflazione e alle mosse al rialzo delle banche centrali, i prezzi dei bond già emessi non possono che scendere, ovvero perdere di valore per una pura ragione matematica. I rendimenti delle obbligazioni vecchie devono essere competitivi con quelli offerti dalle nuove emissioni per questo i loro prezzi devono diminuire.

 

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Se un’obbligazione a dicembre dello scorso anno aveva un rendimento dell’1% e ora i rendimenti sullo stesso mercato sono passati quasi al 4%, l’adeguamento del prezzo delle obbligazioni fa sì che il titolo valga un 20% in meno. E’ quello che è successo ai BTP italiani, come per esempio quello con scadenza 01.06.2032 e cedola 0,95 (Isin IT0005466013).

E’ come quando esce un nuovo modello più performante di automobile. Il vecchio modello si svaluta.

I prezzi e i rendimenti delle obbligazioni si muovono quindi (e fluttuano ogni giorno) in base a vari fattori e soprattutto in base all’andamento dei tassi d’interesse.

 

 

Come i tassi di interesse influenzano il rendimento delle obbligazioni

 

Il valore nominale, il tasso di interesse nominale, la scadenza, l’emittente e il rendimento influenzano tutti i prezzi delle obbligazioni.

Tuttavia, nessuno di essi esercita la stessa influenza del livello dei tassi di interesse prevalenti nell’economia. Quando i tassi di interesse salgono, i prezzi delle obbligazioni scendono sul mercato. I rendimenti delle vecchie obbligazioni aumentano e si allineano a quelli delle nuove emissioni con tassi di interesse nominali più elevati.

Al contrario, quando i tassi di interesse scendono, i prezzi delle obbligazioni aumentano e i rendimenti delle vecchie obbligazioni scendono per corrispondere a quelli delle nuove emissioni con tassi di interesse nominali inferiori.

 

 

Le obbligazioni proposte in banca

 

Comprendere il funzionamento delle obbligazioni è importante e rispetto alle azioni uno dei vantaggi è che il rendimento delle obbligazioni può essere nella maggior parte dei casi previsto perché garantito dall’emittente.

E tale rendimento può essere definito e calcolato in diversi modi, a seconda della vita dell’obbligazione e degli obiettivi dell’investitore.

A questo proposito ci ha scritto la scorsa settimana un risparmiatore per chiederci un parere su un’obbligazione che la sua banca inizierà a collocare in questi giorni.

 

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Credo sia molto interessante capire perché è bene soppesare queste proposte. La banca tramite un consulente ha inviato al cliente le caratteristiche salienti del titolo per cercare di collocarlo. Analizziamo questa proposta e vediamo cosa dovrebbe fare un risparmiatore magari anche rivolgendosi a un consulente finanziario indipendente per valutare il titolo e il rendimento dell’obbligazione.

 

 

Migliori obbligazioni da comprare: Mediobanca? Anche no

 

La banca ha proposto al cliente di sottoscrivere un titolo obbligazionario con alcune caratteristiche

– Emittente: Mediobanca S.P.A

– Grado dell’obbligazione: Senior

– Durata: 4 anni

– Cedole a tasso fisso crescente: 2,5% – 2,75% – 3% – 3,5% lordi

– Valuta: Euro

E’ interessante? No (e peraltro il modo di pre-venderla è discutibile dal punto di vista normativo) e per capirlo un risparmiatore dovrebbe fare questi conti e saper rispondere ad alcune domande.

PARAGRAFO<<<<<<<<<<< Come si calcola il rendimento di un’obbligazione

Quanto rende il titolo Mediobanca suggerito allo sportello?

Il rendimento dell’obbligazione è il 2,17% netto medio annuo considerando la tassazione del 26% sugli interessi (trattandosi di un titolo non governativo) e anche il meccanismo della cedola crescente (step up vengono chiamati questo tipo di bond).

E’ un buon rendimento? Per capirlo la cosa più semplice (non ve la voglio fare troppo lunga) è confrontarlo con il rendimento offerto da un titolo con scadenza simile emesso dallo Stato italiano ovvero un Btp.

Se prendiamo il BTP con scadenza agosto 2026 il suo rendimento netto è del 2,82% medio annuo.

 

 

Meglio il BTP o l’obbligazione Mediobanca?

 

Il rendimento dell’obbligazione Mediobanca in collocamento è quindi non proprio allettante se confrontato con un BTP.  Rende quasi un quarto in meno che in quattro anni sono un rendimento inferiore di poco al 3% complessivo se si fa un “giro al mercato”. Questo è quello che tipicamente avviene in Italia quando si parla di collocamento da parte di banche di prodotti e strumenti finanziari visto che il “dovere fiduciario” (fare prima di tutto gli interessi del proprio cliente) in Italia non è contemplato quando si parla di consulenza finanziaria su base NON indipendente.

Perché le banche o consulenti finanziari di rete o private banker non consigliano quasi mai prodotti sul mercato secondario (quello dove i titoli sono già quotati), ma preferiscono il primario (quello delle nuove emissioni) è cosa nota. Se consigliassero strumenti quotati sul secondario (obbligazioni, ma stesso discorso ingigantito vale anche per i certificati visto le somme in gioco) si pregiudicherebbero una fonte di entrate visto che per il “disturbo” di consigliarli al cliente sono previsti per i collocatori ricchi premi e cotillons.

 

 

Il factsheet delle obbligazioni riporta il rendimento a scadenza

 

Se è possibile calcolare il rendimento di una singola obbligazione ed è utile per fare dei confronti un ragionamento analogo vale naturalmente anche per prodotti come i fondi o gli ETF dove è possibile consultare sul sito degli emittenti (o la potete richiedere al consulente) la scheda informativa mensile (factsheet in inglese e spesso sono definiti così anche sui siti in italiano) che illustra in modo sintetico informazioni importanti fra cui anche i possibili rendimenti lordi (anche dei costi di gestione ed è bene considerarlo).

 

SoldiExpert Fund Rating SoldiExpert Fund Rating

 

I factsheet dei fondi (attivi o passivi o smart) sono uno strumento importante per i risparmiatori che vogliono conoscere in maniera più dettagliata come viene investito il loro denaro. Il factsheet fornisce in poche pagine svariate informazioni, fra di esse gli obiettivi del fondo, le singole posizioni di maggiore entità, gli indicatori di rischio, l’andamento del rendimento nel passato e i costi. E nel caso delle obbligazioni la duration media e anche il rendimento a scadenza, mentre nel caso delle azioni alcune metriche come il rapporto prezzo/utili medio dei titoli in portafoglio.

Quando viene offerto di sottoscrivere un’obbligazione o un fondo d’investimento obbligazionario, è bene quindi fare qualche calcolo e confronto (il rendimento medio annuo atteso netto ovvero dedotto di tutti i costi, la scadenza media dei titoli, il drawdown storico del comparto), analizzando prima di tutto i rischi e poi mettendo sul piatto della bilancia gli eventuali vantaggi.

 

 

Consigli interessati in banca e informazioni fuorvianti: l’accusa dei sindacati

 

Secondo la Mifid, l’intermediario ha doveri informativi verso i clienti, ma anche quello di raccogliere le informazioni sui suoi obiettivi di investimento. Secondo Sileoni però: «Molto frequentemente i vertici dei gruppi bancari e chi dirige le reti commerciali delle stesse banche creano meccanismi che consentono di dare alla clientela solo informazioni fuorvianti o non precise oppure parziali e ingannevoli».

Una critica radicale confermata dal segretario generale del sindacato First CislRiccardo Colombani, che ha affermato: «Il modello di consulenza oggi dominante è quello su base non indipendente. I lavoratori possono prestare consulenza solo su un numero limitato di prodotti finanziari e non di rado su di essi alle banche vengono riconosciuti degli incentivi dai loro partner commerciali».

I risparmiatori in Italia devono non solo insomma cercare di sopravvivere alle contro-sanzioni di Putin e a uno scenario complesso con un’inflazione che ha raggiunto livelli cosi elevati che in Italia non si vedevano dagli anni ’80, ma guardarsi anche dall’ “amico” e non solo dal nemico quando si parla di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi e pseudo consulenza (che sarebbe meglio chiamare vendita).

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Roberta Rossi Gaziano

Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziara e previdenziale

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