Investimenti sostenibili: fondi ESG e SRI. Attenti alle soluzioni troppo facili

Gli ESG sono strumenti che rispettano criteri ambientali o sociali e vengono sempre più proposti come il "non plus ultra" dall'industria del risparmio gestito mondiale. Investire sostenibile è certo bello e anche giusto ma non sono la panacea.

Negli ultimi anni, gli investimenti sostenibili sono diventati sempre più popolari tra gli investitori globali, riflettendo una crescente sensibilità verso questioni ambientali, sociali e di governance (ESG). Tuttavia, privilegiare investimenti sostenibili è bello, giusto e più redditizio? Dirigersi verso fondi o ETF di tipo ESG ovvero che selezionano le società che mostrano maggior impegno verso gli investimenti sostenibili fa guadagnare bene?

Nel 2023, i fondi ESG hanno vissuto un momento di crisi, con deflussi che hanno raggiunto i 40 miliardi di dollari. Questo trend negativo è stato alimentato da diverse criticità, tra cui scarse performance e scandali di greenwashing, come quello che ha coinvolto il gestore patrimoniale tedesco DWS. La politica ha giocato un ruolo non indifferente, con attacchi da parte dei repubblicani negli USA che hanno etichettato gli investimenti ESG come una forma di “attivismo partigiano radicale”. Questi fattori hanno portato molti investitori a interrogarsi sulla reale efficacia di questi fondi.

Se da una parte i fondi ESG promettono di bilanciare rendimento finanziario con impatti positivi sul mondo, dall’altra non sempre riescono a mantenere tali promesse. Come si evince da un’analisi di JPMorgan, negli ultimi 12 mesi i fondi azionari sostenibili globali hanno ottenuto un rendimento dell’11%, a fronte del 21% dei fondi azionari convenzionali, riportano gli editorialisti Patrick Temple-West e Will Schmitt sul Financial Times. Questi dati evidenziano come l’adesione ai principi ESG non necessariamente garantisca rendimenti superiori o un significativo progresso verso un mondo più sostenibile.

In questo contesto, è essenziale guardare oltre la superficie e valutare attentamente le opzioni disponibili, considerando sia la solidità finanziaria che l’impatto reale degli investimenti sostenibili. Esploriamo insieme i vantaggi e le insidie degli investimenti ESG e SRI (Socially Responsible Investing) per aiutarti a fare scelte più consapevoli e informate.

 

 

Cosa sono gli investimenti sostenibili e cosa si intende per ESG

 

Gli investimenti sostenibili rappresentano l’integrazione di criteri ambientali, sociali e di governance (ESG) nei processi decisionali di investimento. Questo approccio mira a generare rendimenti finanziari a lungo termine e, contemporaneamente, promuovere effetti benefici su ambiente e società.

L’acronimo ESG è composto da tre parole (Enviromental, Social and Governance) che a loro volta racchiudono tre distinti universi di sensibilità agli investimenti sostenibili. Il primo ovvero Environmental è quello dell’ambiente, che comprende rischi quali i cambiamenti climatici, le emissioni di CO2 (biossido di carbonio), l’inquinamento dell’aria e dell’acqua, gli sprechi e la deforestazione.

Il secondo, ovvero Social, include le politiche di genere, i diritti umani, gli standard lavorativi e i rapporti con la comunità civile.

Il terzo universo, Governance, è relativo alle pratiche di governo societarie, comprese le politiche di retribuzione dei manager, la composizione del consiglio di amministrazione, le procedure di controllo, i comportamenti dei vertici e dell’azienda in termini di rispetto delle leggi, deontologia, parità di genere,

L’obiettivo degli investimenti sostenibili ESG è quindi di valutare le imprese non solo in base alle loro prestazioni economiche, ma anche alla loro condotta e al loro impatto positivo sulle persone e sul pianeta. Questo approccio sta guadagnando terreno, soprattutto tra gli investitori consapevoli che desiderano allineare i propri valori etici con le scelte di investimento. Tuttavia, come evidenziato dagli eventi recenti, è cruciale analizzare con attenzione la reale efficacia dei fondi ESG per evitare di cadere in eventuali compromessi o illusioni di sostenibilità.

 

 

Investimenti sostenibili: SRI e ETF legati alle tematiche ESG

 

Oltre agli investimenti ESG, un altro approccio rilevante nell’ambito degli investimenti sostenibili è rappresentato dagli investimenti Socially Responsible Investing (SRI). Mentre gli investimenti ESG utilizzano criteri ambientali, sociali e di governance per selezionare le aziende, gli investimenti sostenibili SRI vanno un passo oltre, eliminando attivamente dalle loro scelte di portafoglio le aziende che non rispettano determinati standard etici. Questi standard possono includere, ad esempio, l’esclusione di industrie legate a tabacco, armi, gioco d’azzardo e combustibili fossili.

Gli investimenti sostenibili SRI cercano non solo di evitare i rischi associati a pratiche non sostenibili, ma anche di promuovere positivamente il cambiamento. La differenza principale rispetto agli investimenti ESG è quindi l’enfasi sulla responsabilità sociale e sull’impatto etico diretto delle scelte di investimento.

Un altro strumento popolare tra gli investitori che voglio fare investimenti sostenibili è rappresentato dagli ETF (Exchange-Traded Funds) legati alle tematiche ESG. Gli ETF sono fondi passivi che replicano l’andamento di un indice di mercato e possono essere comprati e venduti in borsa come se fossero azioni. Gli ETF ESG, in particolare, sono progettati per offrire esposizione a un portafoglio diversificato di aziende che eccellono in pratiche ambientali, sociali e di governance.

 

 

I Deflussi dai Fondi Sostenibili e la Pubblicità Insostenibile

 

Nel 2023, i fondi azionari focalizzati sulla sostenibilità e sugli investimenti sostenibili hanno registrato deflussi per 40 miliardi di dollari, segnando il primo trend negativo per il settore. Questo calo è stato causato da performance deludenti, scandali di greenwashing e attacchi politici. Scandali come quello di DWS, accusato di dichiarazioni fuorvianti sulle pratiche sostenibili, hanno eroso la fiducia degli investitori. Parallelamente, i repubblicani negli USA hanno criticato i fondi ESG come “attivismo partigiano radicale”, spingendo molte aziende a rivedere i loro impegni pubblici.

La campagna pubblicitaria intorno agli investimenti sostenibili ha spesso creato aspettative irrealistiche, suggerendo che questi fondi garantissero rendimenti superiori. Tuttavia, molti fondi ESG hanno sottoperformato rispetto ai loro equivalenti tradizionali. Recenti ricerche indicano che, negli ultimi 12 mesi, i fondi azionari sostenibili globali hanno registrato un rendimento medio dell’11%, rispetto al 21% dei fondi azionari convenzionali.

Questi dati suggeriscono che un approccio ESG non sempre garantisce performance migliori rispetto agli investimenti tradizionali. Anzi, in un contesto di elevata volatilità e incertezza economica, è fondamentale che gli investitori valutino con attenzione le loro scelte.

Ad esempio, sebbene i fondi azionari ESG abbiano subito deflussi, i fondi obbligazionari ESG hanno continuato a vedere afflussi positivi, con 13 mesi consecutivi di crescita fino ad aprile 2023, accumulando ben 22 miliardi di dollari. Questo segnale positivo dimostra che esiste ancora un significativo interesse per le soluzioni di investimento sostenibile, soprattutto quando si tratta di strumenti finanziari meno volatili come le obbligazioni.

 

Confronto tra Investimenti Sostenibili e Tradizionali

 

Non esistono soluzioni facili per guadagnare nel mondo degli investimenti. Nel 2008, molti fondi o ETF legati alle energie rinnovabili subirono perdite superiori al 70%, mentre chi investì in settori “discutibili” come alcol, tabacco o armamenti spesso ottenne rendimenti superiori.

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Investire in ESG o SRI è positivo e possibile se si scelgono gestori più bravi di altri nel selezionare le società e fare “market timing”. Tuttavia, il nostro consiglio come SoldiExpert SCF da consulenti finanziari indipendenti (che non hanno prodotti da piazzare e devono inventarsi sempre nuovi argomenti di vendita) è non credere mai che esista un prodotto finanziario adatto a tutte le stagioni. Gli investimenti sostenibili possono essere più volatili e non sempre garantire rendimenti superiori.

Confrontiamo alcune performance di alcuni investimenti sostenibili rispetto ai benchmark generici tradizionali. L’indice MSCI World ha ottenuto un rendimento a un anno del 19,89% e del 30,31% a tre anni. L’indice MSCI Europe ha visto un rendimento del 13,46% a un anno e del 15,78% a tre anni. Alcuni strumenti sostenibili, come l’ETF UBS MSCI World S.R., hanno superato questi benchmark con rendimenti a un anno del 21,24% e a tre anni del 33,92%. Anche il fondo DPAM B Equities World Sustainable B Cap ha performato bene, con il 22,25% a un anno. Ma tutti gli altri hanno ottenuto performance generalmente inferiori rispetto all’indice MSCI World tradizionale e in diversi casi anche all’indice Msci Europe.

Questo solleva una questione chiave: quanto siamo disposti a rinunciare in termini di rendimento per investire in modo sostenibile?

 

investimenti sostenibili a confronto

 

 

La Questione dell’Eticità degli investimenti sostenibili esg e sri

 

Un aspetto controverso degli investimenti sostenibili riguarda la reale eticità delle società incluse nei fondi o ETF etichettati come ESG o SRI. La concessione di tali “bollini” o certificazioni può spesso risultare opinabile e soggetta a interpretazioni variabili. In molti casi, le aziende inserite in questi panieri non sempre rispecchiano gli ideali di sostenibilità e responsabilità sociale in modo uniforme.

Ricorderò sempre nella mia vita quando in Sardegna a un tavolo di ristorante durante la visita a un’azienda un manager di una società di comunicazione mi beatificò la figura di Calisto Tanzi come esempio di imprenditore illuminato e attento a tutti i valori etici e cristiani: qualche mese dopo Parmalat, la società di cui era il maggior azionista e amministratore diede vita a uno dei più clamorosi crac della finanza italiana (14 miliardi di euro) con la scoperta che i bilanci di questa società erano stati da anni falsificati.

La vaghezza degli standard ESG contribuisce a questo problema, consentendo ai gestori di fondi una certa flessibilità nel definire quali società includere nei loro portafogli. Questo ha portato al fenomeno del greenwashing, dove le aziende appaiono più sostenibili di quanto siano realmente. Alcune di esse potrebbero quindi beneficiare di un’immagine ingiustificatamente positiva, attirando investitori sulla base di informazioni potenzialmente fuorvianti.

Inoltre, la composizione di molti fondi ESG può imitare ampiamente gli indici tipici, escludendo solo settori specifici come quello petrolifero, senza un’analisi approfondita della sostenibilità complessiva delle aziende. Ciò solleva dubbi sulla reale efficacia di questi fondi nel promuovere un cambiamento positivo.

La questione dell’eticità degli investimenti sostenibili è ulteriormente complicata dal fatto che le valutazioni ESG possono variare significativamente da un fornitore all’altro. Un’azienda considerata etica da un rating provider potrebbe non soddisfare i criteri di un altro, rendendo difficile per gli investitori ottenere una valutazione chiara e coerente.

 

 

Considerazioni finali

 

In conclusione, gli investimenti sostenibili e i fondi ESG rappresentano una scelta etica e responsabile, ma non sono privi di complessità e incertezze. La scelta delle società da includere nei panieri di fondi o ETF ESG può essere opinabile e soggetta a variabili interpretazioni, sollevando legittimi dubbi sull’autenticità dei “bollini” di sostenibilità. Le valutazioni ESG possono variare significativamente e la trasparenza delle pratiche aziendali non sempre è garantita.

Chi desidera investire seguendo i principi ESG deve essere consapevole di queste sfide e comprendere che non esiste un prodotto finanziario perfettamente allineato a tutte le preferenze dichiarate. La confusione e le incongruenze in questo campo sono ancora numerose, e una scelta informata richiede un’analisi approfondita e imparziale.

Come SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, ci impegniamo a fornire ai nostri clienti una visione obiettiva sui pro e contro degli investimenti ESG, basata su una rigorosa analisi delle normative e delle reali performance di mercato. La nostra indipendenza ci permette di offrire consigli senza conflitti di interesse, poiché non percepiamo commissioni sugli strumenti finanziari che raccomandiamo. E tra questi perchè non preferire investimenti diretti in titoli azionari e obbligazionari con il pieno controllo su cosa si sta investendo rispetto ai fondi comuni di investimento? E volendo diversificare e non concentrarsi su singoli titoli perchè non preferire ETF ESG rispetto a fondi ESG con il vantaggio di risparmiare ogni anno anche l’80%?

Se non sei sicuro che i tuoi investimenti siano davvero allineati ai tuoi valori e che le commissioni che paghi siano giustificate dai rendimenti ottenuti facciamo insieme un check-up gratuito del tuo portafoglio per scoprire quanto incidono le commissioni sui tuoi rendimenti e per garantirti che i tuoi investimenti siano veramente sostenibili ed efficienti. Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata e indipendente.

 

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziara e previdenziale

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