Un risparmiatore amante delle obbligazioni ad alto rendimento (ma evidentemente non ad alto rischio) dopo essersi imbottito di obbligazioni governative legate al Venezuela (che quotavano meno di 40 e offrivano cedole superiori al 10%) ha fatto causa alla propria banca per le perdite subite investendo sul debito del Paese centroamericano.
Secondo il trader, la banca accreditandogli per errore la cedola il 21 ottobre 2017 lo avrebbe indotto in errore, inducendolo a pensare che l’emittente non doveva essere messo poi così male e fosse ancora solvibile. Tanto che il trader, nonostante avesse già una forte esposizione sul titolo del paese centroamericano, aveva comprato nei giorni successivi altre obbligazioni del Venezuela per un controvalore di 141 mila euro.
Dopo qualche mese la doccia fredda: la banca si accorge che la cedola non è mai stata pagata dall’emittente e procede allo storno della cedole accreditata. Un errore costato carissimo al trader obbligazionario, che ha fatto causa alla banca sostenendo che se non gli avesse accreditato la cedola, non solo lui non avrebbe comprato ulteriori obbligazioni del Venezuela, ma avrebbe venduto anche quelle che già deteneva per un importo complessivo, calcolato sui prezzi di acquisto, di 300 mila euro.
L’Arbitro per le Controversie Finanziarie ha dato ragione al trader in piccolissima parte. Il motivo? Sicuramente la banca accreditandogli la cedola (fantasma) aveva sbagliato (la banca non doveva accreditare le cedole prima di averle incassate) ma il trader era comunque colpevole di aver messo in atto, come dimostravano i precedenti acquisti, una strategia fortemente aggressiva e speculativa polarizzando il suo investimento verso lo stato centroamericano.
All’epoca se il Venezuela non fosse finito in default, il trader avrebbe potuto raddoppiare il capitale investito. La banca è stata quindi giudicata passibile di un semplice concorso di colpa ma in misura pari appena al 10% dell’investimento effettuato. Il 90% della perdita su questo investimento è quindi attribuibile al cliente.
Una storia che insegna quanto l’accanimento e la polarizzazione dell’investimento su un singolo titolo possano essere rischiose e suicide.
Se proprio si vuole puntare su titoli obbligazionari ad alto rendimento, bisogna diversificare (e molto) e avere un profilo più adeguato a sopportare volatilità e anche perdite.