Come scegliere i fondi comuni di investimento migliori

Abbiamo elaborato una classifica dei fondi comuni di investimento migliori e peggiori delle società di gestione grazie al SoldiExpert Fund Rating. E un interessante studio ricorda come la persistenza anche dei "migliori fondi" non vada sopravvalutata ma anzi...

Scegliere i fondi comuni di investimento migliori è una delle decisioni più importanti per chi vuole far crescere il proprio capitale nel tempo, ma anche una delle più difficili. Le classifiche cambiano di continuo e non sempre ciò che ha reso bene in passato si conferma nel futuro.

Per aiutare gli investitori a orientarsi con criteri oggettivi, abbiamo creato il SoldiExpert Fund Rating, un sistema che consente di individuare in modo chiaro e trasparente i fondi comuni d’investimento migliori e peggiori sul mercato.

Come società di consulenza finanziaria indipendente, abbiamo voluto basarci su criteri quantitativi simili a quelli che utilizziamo ogni giorno nel nostro lavoro, offrendo uno strumento utile a chi cerca analisi serie e indipendenti.

 

I migliori e peggiori fondi secondo il SoldiExpert Fund Rating

 

Per individuare i fondi comuni di investimento migliori, SoldiExpert SCF ha sviluppato il SoldiExpert Fund Rating, un sistema di valutazione che assegna a ogni fondo (o SICAV) un punteggio sintetico basato sull’analisi del suo storico di rendimento e rischio. Quando disponibile, vengono considerati gli ultimi cinque anni di vita del fondo, ma sono inclusi solo quelli con almeno tre anni di storico. Un peso leggermente maggiore viene attribuito all’andamento più recente, ovvero agli ultimi dodici mesi.

Il rating si concentra sui due aspetti che contano di più per chi investe: la performance e il rischio, misurato in particolare attraverso il drawdown, ossia la perdita subita nelle fasi più negative di mercato. Ogni fondo viene poi confrontato con il proprio benchmark di categoria, il parametro che rappresenta l’andamento medio del mercato di riferimento.

SoldiExpert Fund Rating SoldiExpert Fund Rating

A differenza dei tradizionali rating da una a cinque stelle utilizzati da molti provider, il SoldiExpert Fund Rating utilizza undici livelli di valutazione, più chiari e significativi da interpretare dal punto di vista finanziario: una vera e propria pagella dei fondi comuni. Un punteggio pari a 6 indica un andamento in linea con il mercato o con un ETF, mentre un fondo può essere considerato davvero sopra la media solo a partire da un punteggio di 7.

 

Come identificare i fondi comuni di investimento migliori

 

Capire quali siano davvero i fondi comuni di investimento migliori significa analizzare dati oggettivi e confrontarli con il mercato. Non si tratta quindi solo di guardare le classifiche o i rendimenti passati. Gli elementi chiave da valutare sono:

  • Performance corretta per il rischio, per capire quanto un fondo ha reso davvero rispetto alla volatilità assunta.

  • Coerenza con il benchmark, cioè quanto la gestione attiva ha battuto o meno il mercato di riferimento.

  • Costi totali (TER), che incidono in modo diretto sui rendimenti nel tempo.

  • Persistenza dei risultati, perché molti fondi che oggi sono ai vertici difficilmente lo resteranno in futuro.

Il SoldiExpert Fund Rating nasce proprio per aiutare gli investitori a valutare questi aspetti in modo trasparente e comparabile, evitando le distorsioni tipiche delle classifiche tradizionali.

 

I fondi comuni di investimento migliori battono gli ETF

 

Uno degli obiettivi del SoldiExpert Fund Rating è superare i limiti dei sistemi di valutazione tradizionali, che spesso non raccontano tutta la verità sui rendimenti dei fondi. I rating classici, infatti, si basano su una semplice distribuzione statistica: il migliore 10% dei fondi riceve 5 stelle, il 22,5% successivo 4 stelle e così via. Ma questo metodo non considera come i fondi si siano comportati rispetto a un investimento passivo, come un ETF, o al loro benchmark di categoria.

Il risultato è che molti fondi con 4 o 5 stelle non sono davvero i fondi comuni di investimento migliori, ma prodotti che hanno reso meno del mercato e hanno perso di più nelle fasi negative.

Con il SoldiExpert Fund Rating abbiamo scelto un approccio diverso e più intuitivo: una scala da 0 a 10, dove la “sufficienza” è fissata a 6. In questo modo, un fondo che ottiene un punteggio di 10 ha realmente battuto il mercato nel periodo analizzato, mostrando una gestione attiva capace di generare valore, mentre un fondo che non supera il proprio benchmark o un ETF non potrà mai ottenere più di 6.

 

Un esempio concreto di fondo comune di investimento da 10

 

Nell’immagine sottostante sono mostrati i fondi azionari globali dei Paesi emergenti e sviluppati ordinati per voto. Analizziamo il primo della lista: JPM Global Focus A Acc EUR (ISIN LU0210534227).

SoldiExpert Fund Rating selezione fondi comuni di investimento migliori con voto 10

Negli ultimi cinque anni il fondo si è effettivamente comportato meglio del suo benchmark, con una performance del 109% contro circa il 99% del mercato nello stesso periodo.

Analisi di uno dei fondi comuni di investimento migliori con voto 10 a 5 anni

 

Tuttavia, su un orizzonte temporale più lungo (ad esempio dieci anni), i costi di gestione ricorrenti dell’1,7% hanno inciso in modo rilevante sui rendimenti. È quindi importante ricordare che anche una valutazione di 10 punti va considerata con prudenza, come una fotografia del passato più che una garanzia per il futuro. Le performance storiche non garantiscono risultati futuri, nemmeno per quelli che oggi appaiono come i migliori fondi comuni di investimento.

 

Analisi di uno dei fondi comuni di investimento migliori con voto 10 a 10 anni

 

Gestione attiva: anche nel 2025 la maggioranza dei fondi comuni non batte il mercato

 

Due studi pubblicati negli ultimi mesi — Morningstar (agosto 2025) e Les Echos / Morningstar Europe (settembre 2025) — offrono un quadro aggiornato e molto chiaro: anche nel 2025, la maggior parte dei fondi attivi non riesce a battere i propri benchmark, e i costi restano il fattore decisivo per spiegare le differenze di rendimento tra i fondi comuni di investimento migliori e quelli peggiori.

Secondo il report di Morningstar, solo il 33 % dei fondi attivi statunitensi ha superato i propri equivalenti passivi nei dodici mesi fino a giugno 2025. Un dato in calo rispetto all’anno precedente, nonostante un contesto di forte volatilità che — in teoria — avrebbe dovuto favorire la gestione attiva. Sull’orizzonte decennale la percentuale scende ulteriormente: solo un fondo attivo su cinque ha battuto i suoi omologhi passivi, confermando che la “persistenza” delle performance è l’eccezione, non la regola.

Anche in Europa la fotografia non è più incoraggiante. L’indagine di Les Echos / Morningstar Europe mostra che le commissioni sui fondi comuni sono sì diminuite negli ultimi dieci anni, ma restano elevate in Italia: 1,41 % in media per i fondi azionari attivi, contro appena 0,19 % per i fondi passivi. Una differenza che continua a erodere i rendimenti netti e che spiega perché i fondi a basso costo e gli ETF attraggano ormai la maggior parte dei nuovi flussi di investimento.

Come sottolinea Morningstar, “le commissioni restano uno dei fattori più importanti che influenzano i rendimenti degli investitori”. In un mercato in cui anche i fondi migliori faticano a mantenere la leadership, i costi — più ancora della bravura dei gestori — restano la discriminante tra chi batte il mercato e chi no.

 

Quali sono stati i fondi comuni di investimento migliori e peggiori

 

“Alcune persone investono in base alle prestazioni passate, ma i fondi con commissioni basse hanno i risultati futuri più elevati” hanno dimostrato i ricercatori ma d’altra parte noi “umani” siamo fatti così e ci sentiamo tutti “sperti” diceva mio padre quando parlava in dialetto siciliano.

Se guardiamo ai dati storici, i fondi comuni di investimento migliori nel lungo periodo non sono quelli che in passato hanno brillato per rendimento, ma quelli che hanno saputo contenere i costi e mantenere coerenza nella strategia. In altre parole, la convenienza batte quasi sempre l’apparenza.

Tutti pensiamo di guidare l’auto meglio della media ed è famosa una ricerca elaborata dall’università di Stoccolma che rilevò come il 93% degli automobilisti americani si sentiva un guidatore migliore della media.

Qualcosa di matematicamente impossibile visto che a estremizzare solo il 50% del campione può essere superiore alla media, ma così funziona la cosiddetta “overconfidence” (l’eccessiva sicurezza in se stessi) che è uno dei peccati capitali che rischia sempre di travolgere noi investitori.

 

 

Tra i peggiori fondi di investimento ci sono campioni di raccolta

 

Fra gli aspetti più curiosi del SoldiExpert Fund Rating c’è la presenza, nella parte medio-bassa della classifica, di diversi fondi gestiti da società italiane molto note. Spesso si tratta di realtà quotate, abilissime nel raccogliere risparmio grazie a reti capillari di consulenti, private banker e family banker diffusi sul territorio.

È la conferma di un mercato “push”, dove i prodotti vengono spinti verso i clienti più che scelti in modo consapevole. Nel settore del risparmio gestito italiano, infatti, prevale ancora la logica commerciale sulla qualità dei risultati.

L’opposto di un approccio “pull” dove si cercano di attirare naturalmente i clienti verso i propri servizi. Ma se si hanno budget sempre più elevati da centrare e un cliente potenziale abbastanza facile da manipolare è chiaro qual è l’approccio vincente e l’Italia nel campo del risparmio gestito ne è un esempio lampante.

Inutile dire che noi preferiamo l’approccio “pull” dove sono addirittura i clienti a trovarci, cerchiamo di essere trasparenti il più possibile e informarli, perché diventino investitori consapevoli (parlando di rendimenti ma anche di rischi, di costi e anche possibili perdite) e questo è il modello che noi ritroviamo più congeniale e ci fa dormire sonni tranquilli. Quello della consulenza su base indipendenteCapire quali sono davvero i fondi comuni di investimento migliori significa guardare oltre la popolarità e concentrarsi su dati, risultati e indipendenza.

 

Esistono fondi migliori da 10 e fondi pessimi da 0?

 

Sì, i fondi comuni di investimento migliori sono quelli che, oltre a ottenere performance positive nel medio periodo, hanno saputo battere il loro benchmark e rappresentano la scelta più efficace per chi cerca una gestione attiva realmente premiante.

Occorre tuttavia ricordare che la persistenza dei risultati è molto bassa: i fondi che oggi si trovano ai vertici spesso non riescono a mantenere le stesse posizioni negli anni successivi. Per il medio-lungo periodo, gli ETF restano nella maggior parte dei casi la soluzione più efficiente, fatta eccezione per fondi molto specializzati che non trovano negli ETF un’alternativa adeguata.

Come mostra il grafico SPIVA 2025 sottostante, oltre il 90% dei fondi azionari europei ha reso meno del proprio indice di riferimento negli ultimi 3 anni, e la quota resta molto alta anche su orizzonti di 5 e 10 anni. Un dato che evidenzia quanto sia raro che la gestione attiva riesca davvero a creare valore nel tempo.

Grafico SPIVA 2025 che mostra come la maggior parte dei fondi comuni di investimento migliori e peggiori in Europa abbia sottoperformato il mercato nel lungo periodo.

Fonte: S&P Dow Jones Indices, SPIVA Europe Mid-Year 2025. Percentuale di fondi azionari e obbligazionari che hanno sottoperformato i rispettivi indici di riferimento su diversi orizzonti temporali (dati al 30 giugno 2025).

E come esistono fondi da 10, esistono anche quelli da 0: prodotti che si sono rivelati deludenti sia per rendimento che per rischio, a conferma di quanto sia importante scegliere con criteri oggettivi e indipendenti.

 

Scopri come individuare davvero i fondi comuni di investimento migliori

 

Capire quali siano davvero i fondi comuni di investimento migliori non è semplice, ma strumenti come il SoldiExpert Fund Rating possono fare la differenza. Analizziamo migliaia di fondi secondo criteri oggettivi e indipendenti, valutandone rendimento, rischio e coerenza con il benchmark di riferimento.

Se vuoi sapere come si posizionano i fondi che hai in portafoglio o individuare quelli con le migliori prospettive, puoi consultare il nostro rating o richiedere un check-up finanziario gratuito con uno dei nostri consulenti indipendenti.

Insieme analizzeremo i tuoi investimenti per capire se stai davvero puntando sui fondi giusti o se esistono alternative migliori e più economiche, ad esempio tramite ETF. Perché investire in modo consapevole significa prima di tutto conoscere ciò che si sta comprando.

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Roberta Rossi Gaziano

Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziaria e previdenziale

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Barbara Maria Giani

Resp. Area Obbligazionaria

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Gian Marco Casseri

Consulente Finanziario

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