Si fa presto a dire ETF sui paesi emergenti… Se si analizza l’andamento degli indici azionari e obbligazionari dei cosiddetti Paesi Emergenti e si confronta con quello dei Paesi sviluppati, si evidenzia come negli ultimi 5 anni le azioni hanno reso 60% punti percentuali in più mentre le obbligazioni quasi 15% di maggior guadagno.
Tuttavia, il quadro complessivo è stato influenzato in modo significativo dalla performance della Cina, che rappresenta il peso preponderante nei mercati emergenti.
Accomunati dal fatto di avere un reddito pro capite, secondo i dati della Banca Mondiale, inferiore alla media mondiale e da tassi di crescita più elevati rispetto ai paesi occidentali, dietro la comune etichetta di paesi emergenti si nascondono realtà molto differenti dal punto di vista borsistico.
etf paesi emergenti: dove investono
Geograficamente i paesi emergenti, e, di conseguenza, gli ETF sui paesi emergenti, sono dislocati su quattro continenti: Europa, Asia, America e Africa. In Europa dell’Est i Paesi Emergenti sono Polonia, Russia, Repubblica Ceca, Ungheria, Bulgaria, Croazia, Romania, Serbia, Slovenia e Turchia.
Nei paesi asiatici troviamo Cina, India, Indonesia, Corea del Sud, Giordania, Israele, Malesia, Pakistan, Taiwan, Tailandia e Filippine.
Invece, in Sud America sono presenti Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Messico, Perù e Venezuela.
Infine, c’è l’Africa, che comprende Egitto, Marocco, Sud-Africa.
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Ciascuno di questi paesi ha un’economia specializzata in settori differenti. I paesi africani e la Thailandia sono ricchi di materie prime (soprattutto petrolio e gas naturale). La Korea, Taiwan e l’India hanno sviluppato maggiormente il settore tecnologico.
Mentre in Cina i titoli tecnologici sono quasi assenti e i settori di punta sono quello dell’energia, della finanza, delle telecomunicazioni, dei servizi e dei beni industriali.
La Russia e il Brasile quello energetico e delle materie prime. In Malesia, Thailandia e Turchia è il settore bancario a essere molto sviluppato.
migliori ETF sui Paesi Emergenti
Con performance a 3 anni comprese tra il -50,39% e il +84,89%, gli ETF sui Paesi Emergenti si sono rivelati uno degli investimenti più altalenanti degli ultimi 3 anni, soprattutto a seconda dell’area geografica dei paesi considerati.
Le prospettive economiche per questi Paesi potrebbero sembrare più accattivanti rispetto a quelle dei Paesi cosiddetti avanzati ma questo non significa (la storia finanziaria insegna) che basta investire in questi Paese a pioggia su uno qualsiasi di questi Paesi tramite uno qualsiasi degli ETF (o anche fondo) per ottenere guadagni sicuri in conto capitale. Nel breve, nel medio o nel lungo periodo…
Gli ETF sui paesi emergenti che hanno avuto le performance peggiore sono stati influenzati in modo significativo dai pessimi risultati della Cina, che rappresenta il peso preponderante nei mercati emergenti. Nel corso del 2023, l’economia cinese ha attraversato un periodo difficile, caratterizzato dal crollo della bolla immobiliare e dalla riduzione dei consumi a causa di restrizioni economiche e sociali. Questi fattori hanno contribuito a una sotto-performance dell’indice MSCI China, che ha registrato un calo del 50% rispetto al suo picco nel 2021.
In questo approfondimento esaminiamo alcuni tra i principali ETF quotati a Piazza Affari che investono sui paesi emergenti per fornire un giudizio su quelli più interessanti come strumento tenendo conto delle caratteristiche, dei costi e della liquidabilità .
Una guida per comprendere meglio come investire in ETF sui Paesi Emergenti
Fra decine e decine di ETF sui paesi emergenti che un investitore può trovare su questi mercati l’obiettivo di questo articolo è fornire una sorta di “short list” dei più interessanti e negoziabili (un aspetto da non trascurare). Confermando come società di consulenza finanziaria una strategia flessibile e attiva per maneggiarli con cura e nel tempo ottenere i migliori risultati considerando il timing non solo di entrata ma anche di uscita.
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ETF SUI PAESI EMERGENTI, chi investe sull’ africa
etf sui paesi emergenti CHE INVESTONO SULL’AMERICA LATINA
migliori etf sui paesi emergenti che investono sull’ asia
Tra gli ETF sui paesi emergenti invece che investono sui mercati asiatici, i principali esponenti sono Vietnam, Corea, Taiwan, Malesia, Thailandia, Giappone, India e Cina.
Vietnam
L’Xtrackers FTSE Vietnam Swap (ISIN: LU0322252924) fornisce un’ampia copertura del mercato azionario vietnamita. Il TER dell’ETF è pari allo 0,85% annuo ed effettua la replica sintetica della performance dell’indice sottostante con uno swap. I dividendi dell’ETF sono accumulati e reinvestiti nell’ETF. Gestisce un patrimonio pari a 335 mln di Euro.
L’economia del Vietnam presenta una forte crescita del prodotto interno lordo trainata da forti investimenti a medio-lungo termine e una crescita costante dei consumi. Sussiste il rischio paese con la crescita rapida del credito al settore privato che potrebbe generare problemi di insolvenza nel medio periodo, mentre fasi di calo dei consumi globali potrebbero condurre ad eccessi di capacità produttiva.
Corea
Il Franklin FTSE Korea (ISIN: IE00BHZRR030) replica i titoli azionari più grandi della Corea del Sud. La più grande azienda nell’indice è limitata ad un massimo del 30% della capitalizzazione dell’indice, tutti gli altri componenti ad un massimo del 18%. Il TER dell’ETF è pari allo 0,09% annuo e gestisce un patrimonio pari a 422 mln di Euro. L’ETF replica la performance dell’indice sottostante con replica fisica totale (acquistando tutti i componenti dello stesso). I dividendi dell’ETF sono accumulati e reinvestiti nell’ETF.
Il settore in cui questo ETF è più investito è quello tecnologico con Samsung Electronics che da sola ha un peso del 30%. Seguono il comparto industriale e finanziario, seguiti da quello dei beni di consumo discrezionali, materie prime, sanità e telecomunicazioni.
Taiwan
Il Franklin FTSE Taiwan (ISIN: IE000CM02H85) replica titoli azionari a grande e media capitalizzazione del Taiwan. Il peso del gruppo delle entità più grandi è ristretto al 30% mentre quello di tutte le altre ad un massimo del 18%. Il TER dell’ETF è pari allo 0,19% annuo e gestisce un patrimonio molto piccolo, pari a 10 milioni di Euro. Replica la performance dell’indice sottostante con replica fisica totale la politica di distribuzione dei dividendi è ad accumulazione.
Il comparto più importante è quello tecnologico con il titolo Taiwan Semiconductor che pesa per oltre il 31% sul portafoglio. Le aziende in cui questi ETF investono sono growth stocks (azioni ad alto potenziale di crescita) ed i prezzi dei titoli che compongono l’indice incorporano attese elevate sugli utili futuri di queste società.
Malesia
L’Xtrackers MSCI Malaysia (ISIN: LU0514694370) replica i titoli azionari malesi ad alta e media capitalizzazione. Il TER è pari allo 0,50% annuo con un patrimonio gestito pari a 23 milioni di Euro. La replica è fisica totale e la politica di distribuzione dei dividendi è ad accumulazione.
Il settore principale in cui è investito è quello Finanziario (41,16%), seguito da beni di prima necessità, servizi, materie prime e prodotti industriali.
Al momento, non è presente su Borsa Italiana.
Thailandia
L’Xtrackers MSCI Thailand (ISIN: LU0514694701) investe sui titoli azionari thailandesi ad alta e media capitalizzazione. Il TER è pari allo 0,50% annuo e il patrimonio gestito è pari a 55 milioni di euro. Replica la performance dell’indice sottostante con replica fisica totale la politica di distribuzione dei dividendi è ad accumulazione. Energia (16,54%), Sanità (11,10%) e beni di prima necessità (9,91%) sono i comparti principali in cui è investito l’ETF.
Al momento, non è presente su Borsa Italiana.
Giappone
L’iShares Core MSCI Japan IMI (ISIN: IE00B4L5YX21) replica azioni del Giappone. Copre titoli di diversi segmenti a grande, media e piccola capitalizzazione. Il TER è pari allo 0,12% annuo con un patrimonio gestito pari a 4.493 milioni di euro. L’ETF replica la performance dell’indice sottostante con replica a campionamento (acquistando solo i componenti più importanti dello stesso). I dividendi dell’ETF sono accumulati e reinvestiti nell’ETF.
I principali comparti in cui è investito sono quello industriale (22,53%), consumi discrezionali (18,77%), IT (14,17%), Finanziari (11.83%) e Salute (7,60%), seguitoi dai generi di largo consumo, comunicazioni, materie prime e immobili.
India
Il Franklin FTSE India (ISIN: IE00BHZRQZ17) replica aziende indiane a grande e media capitalizzazione di mercato. La più grande azienda nell’indice è limitata ad un massimo del 30 % della capitalizzazione dell’indice, tutti gli altri componenti dell’indice ad un massimo del 18 %. Il TER è pari allo 0,19% annuo e gestisce un patrimonio pari a 490 milioni di euro.
La replica è fisica totale e la politica di distribuzione dei dividendi è ad accumulazione. I settori principali in cui investe sono il settore finanziario (21,29%), tecnologico e informatico (12,57%), quello dei beni di consumo discrezionali (11,53%) ed energetico (11,22%).
Cina
L’Amundi MSCI China (ISIN: LU1841731745) replica le società cinesi più grandi (titoli A, titoli H,titolo B, Red chips e P chips). Le due società con un peso maggiore all’interno dell’ETF sono Tencent (13,76%) e Alibaba (8,73%). L’ETF effettua la replica sintetica della performance dell’indice sottostante con uno swap. I dividendi dell’ETF sono accumulati e reinvestiti nell’ETF. Il TER è pari allo 0,29% annuo e gestisce un patrimonio pari a 233 milioni di euro.
I principali settori nei quali investe sono quelli dei beni ciclici (29,04%), telecomunicazioni (20,29 %) e finanziari (17,07%).
Un unico ETF sui paesi emergenti che investe sui paesi dell’Asia
Cina, India, Taiwan e Corea sono i principali paesi in cui investe l’indice, seguiti da Irlanda, Indonesia, Thailandia, Malesia, Filippine. I principali settori in cui investe sono IT (27%), finanziari (22%), consumi discrezionali (13%) e comunicazioni (9%).
etf sui paesi emergenti dell’europa dell’est
Turchia
L’iShares MSCI Turkey (ISIN: IE00B1FZS574) replica i titoli azionari turchi ad alta e media capitalizzazione. Ha un TER pari allo 0,74% annuo e gestisce un patrimonio pari a 102 milioni di euro. Replica la performance dell’indice sottostante con replica fisica totale. I dividendi dell’ETF sono distribuiti agli investitori (semestralmente). I settori principali in cui investe sono i settori finanziari e industriali, seguiti da generi di largo consumo, materie prime ed energia.
ETF sui paesi emergenti “misti”
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Investire in ETF sui Paesi Emergenti: quali sono I rischi
come investire sugli etf sui paesi emergenti
Puntare su alcuni singoli paesi emergenti è a volte impossibile. E’ possibile investire per esempio solo su Messico, Brasile, Thailandia, Corea del Sud e Sud Africa. Questi ETF sui paesi emergenti hanno tutti spese contenute (circa lo 0,5% anno) sono tutti con un rischio medio/alto (come tipicamente avviene per i paesi emergenti e alcuni di questi ETF usano pure strumenti derivati per non farsi mancare niente) ma un ulteriore problema è che questi ETF registrano quasi tutti scambi molto bassi.
Se stai ponderando l’approccio a questi mercati o se essi già costituiscono una parte dei tuoi investimenti, contattaci e fai con noi un check-up gratuito del tuo portafoglio. per valutare i tuoi investimenti sui paesi emergenti siano in sintonia con il tuo profilo di rischio e il tuo orizzonte temporale.
Siamo Soldiexpert SCF, una società di consulenza indipendente che da oltre vent’anni affianca i suoi clienti nelle scelte di investimento. Attraverso studi e analisi approfondiamo titoli, settori e mercati e ne valutiamo le potenzialità e le rischiosità per costruire portafogli solidi in grado di affrontare nel tempo le oscillazioni dei mercati finanziari e difendere il potere d’acquisto dei nostri clienti.
Con risultati che, in questi anni, hanno dimostrato di essere nettamente migliori di un approccio passivo e fondato sulla pura teoria del “fritto misto” (quella adottata da molti risparmiatori su “istigazione” di molti pseudo esperti, basata sulla diversificazione estrema, ovvero avere di tutto un po’ e tenerlo lì perché nel lungo periodo così si guadagnerà). Una teoria che non crediamo sia applicabile nemmeno ai mercati emergenti e a gli ETF sui paesi emergenti.