BTP in forte discesa e spread che rialza la testa. Che cosa succede all’obbligazionario ?

L’indicatore chiave del rischio associato alla detenzione di obbligazioni italiane (lo spread BTP/BUND) è salito lunedì al suo massimo in un anno, un aumento alimentato da domande sulla forza del sostegno della Banca centrale europea al debito pubblico più rischioso. Salvatore Gaziano, strategist e consulente finanziario indipendente di SoldiExpert SCF, spiega su Class CNBC cosa sta succedendo e perché le parole di Christine Lagarde, presidente della banca centrale nella riunione di giovedì scorso, non hanno fatto effetto e vengono considerate poco credibili riguardo la possibilità che i tassi d’interesse non vengano rialzati in Europa nel 2022. E la pressione è particolarmente intensa sulle obbligazioni emesse dai paesi della “periferia” fortemente indebitata dell’Eurozona.
Il rendimento o lo spread extra richiesto dagli investitori per acquistare debito italiano a 10 anni piuttosto che il suo equivalente tedesco ultra sicuro – a lungo considerato un barometro dei rischi dell’eurozona – è aumentato al livello più alto da ottobre 2020 a 1,37 punti percentuali, da meno di 1 punto percentuale a fine settembre.