Il petrolio mette la freccia sale e inguaia un po’ i mercati, Facebook in caduta anche di reputazione

La scivolata di Wall Street guidata dalle perdite per le società Big Tech, e in particolare di Facebook, si è diffusa stamane in Asia, trascinando l’indice tecnologico di Hong Kong al livello più basso in sei settimane e colpendo le azioni di tutta la regione. Un ex dirigente di Facebook accusa la società di Zuckerberg (ieri vittima anche di un crash informatico) di ingannare il pubblico e gli investitori, anteponendo “il profitto alla sicurezza”. Intanto il petrolio raggiunge i massimi degli ultimi anni dopo che l’Opec e i suoi alleati hanno rifiutato di accelerare i piani per aumentare la produzione di greggio, ignorando le richieste della Casa Bianca per aiutare ad affrontare una crescente crisi energetica globale. A trarne vantaggio la Russia di Putin e Gazprom che ha visto nell’ultimo anno moltiplicare le quotazioni, spiega Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie d’investimento di SoldiExpert SCF nell’appuntamento settimanale su Class CNBC, dove si fa il punto sui mercati e i temi caldi.