Titolo sottile

Titolo caratterizzato da bassi volumi negoziati e basso flottante.

TLTRO

È l’acronimo che significa in inglese Targeted Longer-Term Refinancing Operations, cioè operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine. Attraverso questo strumento non convenzionale di politica monetaria, la Banca Centrale Europea è in grado di fornire alle banche prestiti agevolati per metterle in grado di iniettare liquidità nell’economia reale dei vari Paesi europei.

Tobin Tax

La Tobin tax, dal nome del Premio Nobel per l’economia James Tobin che la propose nel 1972, è un’imposta sulle transazioni finanziarie internazionali, diretta a limitare le speculazioni a breve termine e a fornire un’entrata alle casse degli Stati. In Italia sulle azioni (che fanno parte di una lista redatta ogni anno e comprendono i titoli quotati con capitalizzazione di almeno 500 milioni di euro) l’aliquota prevista per le transazioni è dello 0,10% sul controvalore del saldo netto positivo di fine giornata. L’applicazione della tassa, per le sole azioni, avviene sul saldo netto di fine giornata relativo allo stesso strumento finanziario, vale a dire per le sole operazioni che a fine giornata generano un saldo positivo rispetto al saldo del giorno precedente. Di conseguenza. la tassa non verrà applicata sulle operazioni aperte e chiuse nella stessa giornata. Questa imposta sulle transazioni finanziarie non colpisce le operazioni che abbiano ad oggetto titoli obbligazionari, titoli di Stato, quote di Sicav e di fondi comuni d’investimento. Inoltre, non si applica sulle operazioni che abbiano ad oggetto azioni di società con capitale inferiore ai 500 milioni di euro.

Toro

Nel linguaggio borsistico si utilizza per definire chi ha una prospettiva positiva su una classe di attività o su un intero mercato. Un mercato toro (“bull” o “bullish”) è un periodo di diversi mesi o anni durante il quale i prezzi delle attività aumentano costantemente. Il termine viene generalmente utilizzato in riferimento al mercato azionario ma può descrivere settori specifici come quello immobiliare, obbligazioni o cambi. È l’opposto di un mercato ribassista (“orso” o “bearish”), in cui i prezzi dei titoli scendono costantemente.

Total Expenses Ratio (TER)

Il TER, o indice di spesa medio, rappresenta il rapporto fra il totale degli oneri posti a carico del fondo e il patrimonio medio dello stesso. É un indicatore efficace per conoscere i costi supportati dal fondo, esclusi, quindi, quelli di sottoscrizione e rimborso, che vengono pagati direttamente dal sottoscrittore. Il dato, che comprende tutti gli oneri ad esclusione di quelli fiscali e di parte di quelli di negoziazione, viene espresso in percentuale (rispetto al patrimonio medio annuo del fondo) e rende agevole per l´investitore determinare quanta parte del suo investimento è stata assorbita dai costi. Oltre alle commissioni di gestione, l’altra componente di maggior rilievo sono le commissioni di performance. Il TER deve essere indicato nella seconda parte del prospetto informativo e può essere usato per confrontare più fondi.

Total Return

Quando si parla di rendimenti total return si indica il rendimento totale, ovvero il rendimento calcolato tenendo conto di tutte le fonti di guadagno date da un singolo investimento, dove, per esempio, oltre all’apprezzamento o deprezzamento in conto capitale, si sommano anche gli eventuali dividendi percepiti. Nel risparmio gestito, con il termine “total return” (o “absolute return”) sono indicati anche una certa tipologia di fondi d’investimento, che permettono al risparmiatore di guadagnare in qualunque condizione di mercato, ricalcando lo stile di gestione degli hedge funds. I fondi absolute e total return sono comparsi soprattutto sul mercato italiano nel 2005 a seguito dell’approvazione del regolamento della Banca d’Italia riguardante la direttiva europea UCITS III, la quale ha contribuito ad ampliare la categoria dei fondi tradizionali, introducendo la possibilità di creare fondi sottoposti a meno vincoli nella costruzione del portafoglio. In altre parole, i fondi absolute e total return consentono al gestore di creare un portafoglio potenzialmente poco correlato con l’andamento dei singoli mercati, ma, nella realtà, hanno dimostrato di essere soprattutto una delle tante “sirene” utilizzate dall’industria del risparmio gestito per cercare di attirare risparmiatori, visto che i rendimenti ottenuti sono stati, poi, ben lontani dal mantenere le promesse iniziali.

Tracking Error

L’errore di tracciamento è la differenza tra i rendimenti di un portafoglio e il benchmark o l’indice che doveva imitare o battere.

Trading

Il termine è inglese, ma viene adottato in tutto il mondo e deriva dal verbo “to trade” che significa commerciare o negoziare. Si intende, quindi, normalmente, nel mondo degli investimenti, un’attività a carattere speculativo che permette di trarre un profitto dall’oscillazione dei mercati, comprando e vendendo titoli. Spesso viene utilizzato il termine “trading online” per definire una modalità di investimento sui mercati finanziari che è possibile effettuare dal proprio computer, comodamente da casa con l’utilizzo della Rete.

Treasury Bill o Bond

Un buono del tesoro, o T-Bill, è un debito a breve termine emesso e supportato dal Tesoro degli Stati Uniti. Tali obbligazioni di debito sono emesse con scadenze di 4, 13 e 26 settimane in varie denominazioni a partire da $ 1.000. I buoni del tesoro (“T-Bonds”) sono titoli a lungo termine semestrali emessi dal Tesoro degli Stati Uniti. Le loro scadenze vanno dai 10 ai 30 anni. Le obbligazioni T-Bonds sono emesse con valori nominali di $ 1.000.

Treasury Inflation Protected Securities (TIPS)

I TIPS sono titoli obbligazionari che sterilizzano l’effetto dell’inflazione sul pagamento degli interessi e del capitale. L’inflazione è misurata dall’indice dei prezzi al consumo (CPI). Questi titoli sono detti anche “inflation linked” perché proteggono dal rischio inflazione e sono emessi anche dal Tesoro italiano.