Conto deposito Mediolanum 5%. Conviene?

Il conto deposito Mediolanum offre un tasso del 5% annuo lordo, ma è importante valutare attentamente questa nuova offerta. Esaminiamo le caratteristiche del conto, costi, rischi e garanzie, valutando se conviene parcheggiarvi la propria liquidità o se considerare possibili alternative.

Il conto deposito Mediolanum allunga la serie di offerte su nuovi conti deposito che continuano a spuntare come funghi. I vari istituti bancari fanno a gara per convincere i risparmiatori a parcheggiare la propria liquidità nei loro diversi conti deposito.

In un contesto in cui la BCE ha appena tagliato nuovamente i tassi di 25 punti base passando dal 3,75% al 3,5%, alcune banche, puntano invece ad offrire conti deposito con tassi promozionali che appaiono competitivi, specialmente su vincoli brevi (fino a due anni), con offerte “generose” che promettono tassi del 5% annuo lordo.

Tra queste nuove offerte, è stato lanciato da poco la nuova promozione “Vincoli 5%”, una nuova versione del conto deposito svincolabile proposto da Banca Mediolanum ” Conto Deposito Mediolanum 5%”, di cui avevamo già parlato in precedenza. A differenza di un conto deposito vincolato, questo conto deposito consente di prelevare denaro in qualsiasi momento senza vincoli. L’offerta è stata estesa fino al 31 ottobre 2024, ma le modalità di accesso variano in base al fatto che il cliente sia nuovo o già titolare di un conto corrente Mediolanum.

Questa offerta, valida fino al 31/10/2024, potrebbe essere una soluzione vantaggiosa per parcheggiare la liquidità?

 

 

Banca Mediolanum: il profilo della banca italiana

 

Banca Mediolanum è un istituto bancario italiano che ha iniziato la sua attività nel 1982, focalizzandosi sull’offerta di servizi finanziari personalizzati. Il suo modello di business coinvolge consulenti finanziari noti come “family banker”, che forniscono assistenza per la gestione di investimenti, assicurazioni e altre esigenze finanziarie dei clienti.

La banca si è differenziata attraverso la filosofia “Family Banking”, mettendo al centro il cliente e la sua famiglia. Offre una gamma completa di servizi, tra cui conti correnti, carte di credito, mutui e soluzioni assicurative.

Tuttavia, alcune critiche potrebbero essere sollevate riguardo alla complessità dei prodotti offerti e ai costi associati. Nonostante ciò, Banca Mediolanum ha consolidato la sua presenza nel mercato finanziario italiano e continua a crescere, cercando di bilanciare l’innovazione tecnologica con un approccio personalizzato nella gestione delle finanze dei suoi clienti.

 

CONTO deposito MEDIOLANUM 5%: offerta civetta?

 

Come Banca Mediolanum oggi, ma in passato anche Che Banca o lo stesso capostipite del settore in Italia, il Conto Arancio di Ing Direct, seguono periodicamente la strada di fare offerte di remunerazione della liquidità per conoscere nuovi clienti e, al termine della promozione offerta, proporre al sottoscrittore del conto fondi, polizze e qualsiasi prodotto di risparmio gestito.

La classica offerta civetta si diceva una volta per accalappiare nuovi clienti e contando sul fatto che, su 100 che aprono il conto, se poi anche solo 30 si convertono in clienti e gli altri 70 magari lasciano il conto aperto, ci si rifà con gli interessi della spesa e soprattutto si forniscono in questo modo alla propria forza vendita un bel numero di “contatti” (se avete visto quel capolavoro di film che è “Americani” ambientato proprio nel mondo della vendita capirete ancora meglio perché è importante avere i “contatti”).

Terminato il periodo dell’offerta, s’inverte il gioco delle parti: se chi ha aperto il conto sottoscrive un prodotto finanziario (una gestione patrimoniale, una polizza o acquista dei fondi Mediolanum), il guadagno sicuro diventa quello della banca, grazie alle commissioni di gestione che incassa ogni anno sui fondi o polizze venduti, mentre il rischio che i mercati salgano o scendono e che guadagni o perda se lo accolla il sottoscrittore del prodotto finanziario.

 

Caratteristiche del conto deposito Mediolanum 5%

 

Il Conto Deposito Mediolanum, tramite la promozione “Vincoli 5%”, offre un tasso annuo lordo del 5% su somme vincolate a sei mesi. Le modalità di accesso variano a seconda che il cliente sia nuovo o già titolare di un conto corrente Mediolanum.

Per i nuovi clienti, l’offerta è valida fino al 31 ottobre 2024. Questi devono aprire un conto corrente idoneo, come SelfyConto o Conto Mediolanum, e vincolare le somme entro il 30 novembre 2024. Oltre a questo, è richiesto l’accredito dello stipendio o della pensione, un vincolo che rende l’offerta meno flessibile rispetto ad altre opzioni sul mercato, che non impongono tali condizioni.

La promozione è disponibile anche per i già clienti, ma solo per chi aveva un conto aperto prima del 30 agosto 2024. In questo caso, il tasso promozionale del 5% è applicabile solo sulle nuove somme di liquidità apportate e vincolate per sei mesi.

La possibilità di accedere al tasso del 5% è subordinata all’acquisizione dello status di “PrimaBanca” (status ottenuto accreditando lo stipendio/pensione sul conto corrente) o all’inclusione nei profili “Black”, “Elite” o “Privilege” della promozione “Mediolanum ForYou 2024”. Se tali requisiti non vengono rispettati o di in caso di estinzione anticipata del vincolo, il tasso applicato scenderà drasticamente allo 0,05% annuo lordo.

Sebbene la struttura dell’offerta sia simile per entrambi i gruppi, le condizioni specifiche e i requisiti variano, rendendo necessario un attento esame da parte del risparmiatore.

 

Conto deposito Mediolanum 5%: quanto rende davvero?

 

Per quanto riguarda l’offerta di Banca Mediolanum di un “5% annuo sulle nuove somme vincolate a 6 mesi” possiamo dire con certezza che il 5% del conto deposito Mediolanum non è il guadagno che pensano di conseguire la maggior parte dei potenziali clienti o quello che effettivamente si porteranno a casa. La colpa? Un mix di ignoranza del sottoscrittore e di abilità nello storytelling.

Il conto deposito Mediolanum 5% non è un conto deposito ma un vero e proprio conto corrente su cui viene offerto un servizio di deposito a tempo. Il tasso pubblicizzato sul deposito a tempo è annuo e lordo. Sul conto deposito Mediolanum 5% a tempo è possibile investire da un minimo di 100 euro ad un massimo di 500.000 euro. Per capire quanto rende veramente questa offerta di Banca Mediolanum proviamo a fare due conti ipotizzando di investire 100.000 euro.

 

Quanto guadagna chi apre questo conto deposito con Banca Mediolanum e vincola per sei mesi i soldi? Il 65% in meno di quanto pensa

 

Il nuovo correntista di Banca Mediolanum che investe 100.000 euro allettato da questa promozione del 5% pensa probabilmente, dopo un anno, di guadagnare 5000 euro. Sarebbe molto bello, ma non è così.

Il 5% è un tasso annuo ma il deposito dura solo sei mesi. Quindi bisogna dividere per metà quello che si pensava di guadagnare. Ma non è finita qui. Perché il tasso pubblicizzato è due volte lordo: ci sono le ritenute fiscali (una mannaia: il 26% sugli interessi maturati) e l’imposta di bollo (0,2% su base annua).

 

Gli interessi sul conto deposito Mediolanum 5% vengono tassati al 26%

 

Siccome il 5% è un tasso annuo ma il conto deposito Mediolanum 5% ha una durata di sei mesi, iniziate a dividere per due i 5000 euro che già pensavate di esservi messi in tasca senza correre alcun rischio. Ma togliere il 50% a quanto pensavate di guadagnare è solo la prima operazione che dovete fare, perché non guadagnerete su questa operazione nemmeno 2500 euro. Pur avendone investiti 100.000.

 

Sugli interessi maturati, c’è la tassazione: il 26% del guadagno va allo Stato. Dove sta scritto? Praticamente da nessuna parte in cui un risparmiatore medio sia in grado di guardare e capire.

 

Tutti gli interessi sui conti deposito hanno questo regime fiscale infatti su qualsiasi sito di comparazione dei conti deposito correttamente si mostra per ogni proposta sia il tasso lordo sia il tasso effettivo che è quello che al netto delle tasse (del 26%) e di altre spese (come l’imposta di bollo del 2 per mille) si porta a casa il sottoscrittore.

Togliete quindi, a causa della tassazione dai 2500 euro, che sono già la metà di quanto pensavate di guadagnare, altri 650 euro di ritenute fiscali.

Vi sono rimasti 1850 euro, ai quali va ancora sottratta l’imposta di bollo annuale pari allo 0,20%. Essendo la durata su 6 mesi, sarà pari alla metà, ossia pari allo 0,10% su 100.000: quindi parliamo di ulteriori 100 euro da sottrarre. Ci ritroviamo con in mano quindi 1750 euro: il 65% in meno di quanto probabilmente pensavate di guadagnare.

 

Probabilmente se vi avessero detto o scritto che avreste guadagnato l’1,75% su questo conto deposito Mediolanum 5% non lo avreste trovato così allettante.

Però certo fare una pubblicità con scritto “MEDIOLANUM CONTO DEPOSITO 1,75%” non è così figo come dire il 5%.

 

E alla fine arriva lui (o lei)

 

Peccato che nelle pubblicità del conto deposito Mediolanum ci sia scritto solo che il tasso è lordo e non che bisogna pagare le tasse del 26% sugli interessi maturati: secondo me sarebbe stato più chiaro a tutti. Non solo a chi è un esperto del settore. Facendo come la sottoscritta da quasi vent’anni il consulente finanziario indipendente.

Naturalmente è tutto legale, compreso il fatto di non dire papale papale che sugli interessi corrisposti sul conto si pagherà il 26% di tasse. E poi cosa succede trascorsi sei mesi? Il conto deposito Mediolanum smette di fruttare interessi e a quel punto, ma probabilmente molto prima, il Family Banker di Banca Mediolanum sarà già partito all’assalto con un ricco catalogo prodotti con incorporate robuste commissioni di gestione e quant’altro, per recuperare in qualche modo quanto siete costati alla banca per la remunerazione della liquidità che vi dato e per il conto corrente (gratis per un anno).

 

Come si dice sempre nel nostro settore in finanza non esistono pasti gratis e contate che qui vi hanno dato l’antipasto, il primo e pure il dolce : )

 

Per l’arrosto siete sempre in tempo: basta smettere di parcheggiare i soldi sui conti deposito facendo surfing tra le varie offerte e iniziare seriamente a investire i vostri soldi con un orizzonte temporale un po’ più lungo del semestre.

 

 Surf tra le offerte bancarie: vantaggi a breve e rischi a lungo

 

È una strategia furba quella di fare “surfing” o “zapping” fra le varie offerte civetta che magari le banche lanciano per attrarre nuovi clienti? Nel breve sembra di sì e di aver risolto un problema ma nel tempo assolutamente no.

Se negli ultimi 12 anni un risparmiatore avesse fatto “surfing” o “zapping” ogni 6 mesi o 12 mesi fra le offerte “migliori” dei conti deposito al di là dello sbattimento di cambiare decine di banche (e rischiare prima o poi di restare con il cerino in mano perché prima o poi e speriamo naturalmente più poi possibile purtroppo accadrà e non ci sarà il FIDT che interverrà) si è realizzato veramente una gestione efficiente dei propri risparmi? No.

Perché se va bene parcheggiando i soldi su un conto deposito si sarà portata a casa una rivalutazione pari all’inflazione e in termini di potere d’acquisto reali non si avrà più capitale di prima (e nella maggior parte dei casi un capitale inferiore) mentre in questi 12 anni se si fosse investito sull’azionario o sull’obbligazionario i ritorni reali sarebbero stati nettamente positivi (e ben superiori all’inflazione) salvo certo non investire in modo squilibrato o con prodotti e strumenti inefficienti e farciti di super commissioni ovvero aver ricevuto spesso una consulenza finanziaria in evidente conflitto d’interessi.

 

Che rischi corriamo a tenere i soldi sul conto deposito Mediolanum 5%?

 

Per coprirsi dall’eventualità di non essere in grado di far fronte al rischio di controparte e quindi non riuscire a restituire ai depositanti il loro denaro, Banca Mediolanum aderisce al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FIDT), che garantisce a ciascun cliente una copertura fino a un massimo di € 100.000,00.

Quindi fino a questa somma i soldi sui depositi sono al sicuro? In teoria sì. Ma c’è sempre un ma.

Parcheggiare i soldi su un conto deposito è una scelta che non si può prezzare a rischio totalmente zero perché, al di là di quello che si dice delle garanzie offerte dal FITD (Fondo Interbancario Tutela Depositi) fino a 100.000 euro sui conti correnti, c’è sempre da sperare che non salti mai una banca grossa (e questo non accada in un brutto momento finanziario), perché il salvataggio da parte delle altre banche non è assolutamente detto che andrà sempre bene se dovesse verificarsi qualche intoppo o problema serio.

 

Limiti e considerazioni sul fondo di garanzia

 

Alcuni risparmiatori non sanno che il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi non detiene certo le somme per rimborsare tutti i depositanti italiani. I depositi ammontano in Italia a poco più di 1100 miliardi di euro. Ma solo 739 miliardi di euro rientrano nei fondi rimborsabili dal Fondo di Tutela dei Depositi Interbancari. Perché sono sotto i 100 mila euro per banca o per depositante. Ma le risorse a disposizione del Fondo per interventi sono meno dell’1% dei fondi rimborsabili ogni anno ovvero meno di 7,3 miliardi di euro. Il Fondo interviene su chiamata, cioè se una banca ha dei problemi, le banche aderenti pro quota danno al fondo le riserve che hanno accantonato. Se la banca è piccola non ci sono problemi (insomma se salta la “Banca dell’Anguilla di Comacchio” nessun problema) ma se la banca è grossa si devono trovare altre soluzioni.

Parcheggiare i soldi su un conto corrente o su un conto deposito non è a rischio zero, quindi, è importante assicurarsi che la banca sia sicura.

 

Conviene parcheggiare la propria liquidità sul conto deposito Mediolanum 5%?

 

“Il mercato dei conti depositi da oltre un anno è tornato al centro dell’interesse dei risparmiatori. In particolare, da quando hanno superato la soglia del 4%, percepita come uno spartiacque tra un buon rendimento e un ottimo rendimento, preferibile per molti versi a quello di un BTP”, sostiene Luca Ascari, responsabile dei canali digitali di Banca Private Leasing (Bpl).

La cautela, però, è d’obbligo quando si valutano queste proposte come quella del conto deposito Mediolanum, soprattutto per quanto riguarda la solidità della banca. Se da una parte, fino a 100 mila euro, i capitali sono garantiti in caso di fallimento, dall’altra, anche in assenza di un evento così estremo, il vincolo impone la restituzione dei capitali solo al momento della scadenza. Un monito che trova conferma nel caso di Smart Bank, finita sotto amministrazione straordinaria da parte della Banca d’Italia alla fine del 2023. Pur mantenendo la sua operatività, chi ha vincolato i propri soldi non può prelevarli prima del termine pattuito.

Il percorso turbolento di Smart Bank è un esempio tangibile. Nel corso del 2023, la banca ha lanciato proposte aggressive con tassi che sfioravano l’8,25% per un periodo di 60 mesi, un’offerta ora scaduta dal 17 gennaio. Emerge così un quadro intricato che sottolinea l’importanza di valutare con attenzione non solo i rendimenti promessi, ma anche la stabilità e l’affidabilità dell’istituto finanziario coinvolto.

 

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conto deposito mediolanum: opinioni e Considerazioni finali

 

Depositare i propri soldi su una banca è un atto di fiducia. Equivale di fatto a prestarli alla banca, a dargli il carburante per far correre i suoi profitti e finanziare l’attività creditizia (che non è certo qualcosa da censurare). Nel caso delle banche i soldi dei depositanti vengono utilizzati per fare investimenti sui mercati finanziari o per prestarli a famiglie e imprese o per speculare quando la banca gioca sul conto proprietà e fa la banca d’investimenti.

A lasciare i soldi sul conto corrente o su un conto deposito come il conto deposito Mediolanum, quindi, qualche rischio si corre e tutte le banche non sono uguali: valutare il loro merito di credito è sicuramente più impegnativo che guardare velocemente alle offerte che propongono.

 

Il nucleo centrale della questione è la durata

 

Inoltre, i conti di deposito non dovrebbero essere utilizzati se non come un parcheggio. E se è un parcheggio che si cerca anche per sei mesi ci sono conti di deposito che non vincolano il cliente in alcun modo: non chiedono per avere la promozione di accreditare lo stipendio o la pensione come il conto Mediolanum 5%. O di essere legato alla banca in altri modi come essere titolari di un mutuo o avere parte dei propri risparmi vincolati a dover essere investiti attraverso il risparmio gestito della banca in questione.

Inoltre per chi cerca un parcheggio ma può contare su un orizzonte temporale di investimento di un anno, le obbligazioni possono offrire rendimenti sulla base dei tassi attuali potenzialmente più elevati. Tra l’altro si può usare il conto che si ha già senza aprire un nuovo conto.

L’obiettivo di un investitore dovrebbe essere quello di ottenere nel medio-lungo termine un rendimento reale positivo e non solo nominale. Quindi ok ai conti deposito se usati come investimento tattico: no se in senso strategico. In questo senso meglio optare sull’obbligazionario su un portafoglio ben diversificato (richiedi qui un eventuale consulenza o informazioni).

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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Roberta Rossi Gaziano

Responsabile Consulenza Personalizzata di SoldiExpert SCF

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Francesco Pilotti

Responsabile Ufficio Studi di SoldiExpert SCF

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Marco Cini

Esperto di pianificazione finanziaria e previdenziale

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