Le azioni Amplifon (Isin IT0004056880) rappresentano un caso di studio complesso per gli investitori. Dopo aver raggiunto il massimo storico di 47,45€ a fine 2021 (partendo dai 2,40€ del collocamento del 2001), il titolo ha perso oltre la metà del proprio valore in Borsa a causa di una redditività inferiore alle attese e di un cambio nelle dinamiche del settore. Nel solo 2025, l’azione ha ceduto circa il 46% (al 18.11.2025), una contrazione violenta per un’azienda che opera in un settore inserita in quello che viene definito un megatrend secolare favorevole: l’invecchiamento della popolazione globale.
Molti investitori si chiedono: il titolo Amplifon è da comprare, vendere o tenere in portafoglio? Per rispondere, è necessario analizzare il modello di business, i dati recenti e i rischi strutturali che ne stanno frenando la performance, come la crescente pressione della concorrenza e le sfide normative.
Amplifon: leader mondiale nella cura dell’udito e modello di business
Amplifon è stata fondata a Milano nel 1950 ed è oggi il leader globale nella cura dell’udito (hearing care), con oltre 9.700 negozi in 27 Paesi e ricavi annui superiori a 2,4 miliardi di euro. L’azienda vanta in Italia una fama incontrastata legata alla distribuzione e fornitura di apparecchi acustici.
Il ruolo di distributore nel settore hearing care
L’intuizione di successo di Amplifon molti anni fa fu quella di concentrarsi sulla vendita al dettaglio e sull’assistenza personalizzata (servizi di consulenza, fitting, assistenza post-vendita), piuttosto che sulla produzione degli apparecchi acustici, che acquista da un gruppo ristretto di produttori leader mondiali (come per esempio la svizzera Sonova e le danesi Demant e GN Store Nord).
Questo posizionamento da distributore specializzato (retailer) nel settore hearing care (un mercato stimato a 17 miliardi di euro) è un fattore che può essere utile anche per comprendere la sua attuale sofferenza in Borsa: il suo modello è molto dipendente dal flusso di clienti finali e dalla capacità di difendere la propria rete di negozi. Il mercato globale dell’hearing care è stimato intorno ai 17-18 miliardi di euro e Amplifon detiene circa il 12-13% di questo mercato, che rimane estremamente frammentato e sempre più competitivo per vecchi e nuovi concorrenti….
L’impatto dei mega trend: crescita strutturale vs. rischi tecnologici impattano sulle azioni Amplifon
Il settore della cura dell’udito è caratterizzato da forti venti a favore legati alla demografia, ma la tecnologia e la digitalizzazione presentano un duplice scenario, offrendo opportunità ma anche trasformandosi in minacce competitive.
Il motore di crescita: invecchiamento e vita attiva
Il motore di crescita del settore più potente è l’allungamento dell’aspettativa di vita. Le persone vivono più a lungo, e dato che la ridotta capacità uditiva è più frequente tra gli over 65 (a causa del naturale invecchiamento cellulare), il bacino di utenza è in costante espansione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che circa 1,5 miliardi di persone al mondo abbiano già un calo uditivo. Entro il 2050, il numero di over 65 raddoppierà, rappresentando una domanda potenziale enorme e indiscutibile. A questo si aggiunge la tendenza degli active agers: una nuova generazione che desidera vivere una vita piena, correndo al parco, guardando film in streaming e viaggiando, rendendo la cura dell’udito un elemento fondamentale per la qualità della vita e per la quale la necessità di curare il calo uditivo non si ferma neanche in periodi di profonda crisi economica (resilienza).
Il rischio della doppia faccia: tecnologia e digitalizzazione
Amplifon evidenzia giustamente come i progressi della tecnologia e l’aumento della digitalizzazione (miniaturizzazione, connettività, intelligenza artificiale) stiano contribuendo alla consumerizzazione dei dispositivi acustici. Questi elementi permettono l’introduzione di servizi a valore aggiunto, personalizzati e interconnessi (come l’App Amplifon).
Tuttavia, è proprio qui che il mega trend tecnologico si potrebbe trasformare in una potenziale minaccia per le azioni Amplifon.
Se da un lato la tecnologia avanza a favore dell’integrazione e della semplicità, dall’altro lato abbassa le barriere all’ingresso per aziende esterne e colossi di altri settori. I progressi nella miniaturizzazione e l’integrazione di funzioni acustiche in dispositivi di uso quotidiano (come auricolari e smart-glasses) aprono le porte a competitor di enorme calibro, come per esempio:
-
EssilorLuxottica: Con le sue soluzioni che combinano occhiali e funzioni acustiche, potenzialmente sottraendo una fetta di clientela che cerca soluzioni meno invasive e che mostrano trimestre dopo trimestre vendite in crescita.
-
Apple o Bose: Colossi della tecnologia consumer e dell’audio che, grazie a legislazioni come l’Over-the-Counter (OTC) negli Stati Uniti, possono irrompere con soluzioni per l’udito meno medicalizzate e più orientate al lifestyle, sfruttando la loro massiccia brand awareness e i loro canali di distribuzione globali.
Amplifon, pur definendosi “l’unica azienda globale specializzata nel servizio”, opera in un mercato retail estremamente frammentato. Deve mantenere la sua posizione contro i produttori integrati verticalmente (come Sonova o Demant), ma soprattutto contro i nuovi giganti della tecnologia che vedono nell’udito il prossimo mercato da conquistare grazie proprio a quella stessa tecnologia e digitalizzazione che Amplifon considera una sua leva di crescita. Per il leader del servizio, la sfida è trasformare l’innovazione in un vantaggio difendibile, prima che diventi uno strumento nelle mani di concorrenti esterni per “invadere” il suo settore.

Perché le azioni Amplifon stanno soffrendo e quali sono i rischi
La forte penalizzazione del titolo in Borsa è legata quindi a una combinazione di fattori macroeconomici, normativi e strutturali che ne mettono in discussione la redditività futura.
1. Delusione su crescita e margini
Dopo anni di narrativa “crescita secolare”, il mercato ha punito duramente il titolo a causa del rallentamento della crescita organica (risultata inferiore alle aspettative) e della pressione sui margini reddituali.
-
Guidance e previsioni roviste al ribasso: L’azienda ha dovuto abbassare le proprie stime (guidance) e gli analisti hanno tagliato le previsioni sull’EPS (utile per azione) per il 2025 e 2026.
-
Costi di marketing in aumento: Per difendere la quota di mercato e supportare l’acquisizione di nuovi clienti, Amplifon sta spendendo di più in pubblicità e marketing diretto, un costo che nel breve termine comprime i margini e che il mercato interpreta come un segnale di concorrenza più aggressiva.
Oggi, Amplifon fatica a replicare il profilo di crescita del passato, dove l’azienda registrava tassi composti annui del fatturato e della redditività nettamente superiori, spesso tra il +30% e il +40% nei cinque anni precedenti. Le ultime trimestrali, che mostrano incrementi molto più contenuti, hanno deluso gli investitori che giustificavano i multipli elevati sulla base di una società ‘growth’.
2. Rischio normativo e Antitrust
Nel 2024 l’Antitrust italiano ha concluso un’indagine sul settore degli apparecchi acustici che, pur segnalando al Parlamento le criticità, ha avuto effetti immediati sulle azioni Amplifon, leader del settore. Cosa era emerso da quell’indagine che non ha comunque ancora visto effetti concreti pratici come misure prese nei confronti di Amplifon?
-
Costi elevati e poca trasparenza: L’indagine ha evidenziato che l’Italia presenta un prezzo medio per apparecchio acustico (tra 1.500 e 2.100 euro) superiore a Paesi come la Francia e ha rilevato una scarsa trasparenza nei costi dell’apparecchio e dei servizi accessori.
-
Intervento normativo potenziale: L’Autorità ha suggerito interventi normativi per imporre una distinta chiara tra il prezzo dell’apparecchio e quello dei servizi. L’eventuale introduzione di queste misure, insieme a un sistema di “voucher” o “buono-udito” per gli apparecchi forniti dal Servizio Sanitario Nazionale, potrebbe contribuire ad abbassare la redditività sul mercato italiano fino alla definizione di un nuovo quadro regolatorio.
3. Il debito cresce
Un ulteriore elemento da tenere sotto controllo è l’indebitamento che a fine settembre 2025 ammontava a 1,18 miliardi di euro in aumento di circa 210 milioni di euro rispetto a inizio 2025. Le cause? Investimenti (capex), acquisizioni e riacquisto di azioni proprie. Nulla di preoccupante visto che la leva finanziaria è di poco superiore a 2 ma comunque un segnale che non è piaciuto al mercato visto che questa società nel passato aveva abituato a indicatori in miglioramento quasi anno dopo anno.
L’ultima trimestrale (3Q 2025) e la risposta al mercato
I risultati del terzo trimestre 2025 hanno confermato la pressione ma hanno anche mostrato segnali di miglioramento in alcune aree e la determinazione del management a reagire con un piano di efficienza.
-
Risultati chiave: L’Adjusted Net Profit del 3Q è sceso del 27,7% a 19,2 milioni di euro. I ricavi sono stati pari a 563,3 milioni di euro (-0,7% rispetto al 3Q 2024), con una crescita organica inferiore alle attese (+0,8% vs +1,6% exp.).
-
Aree di forza e debolezza: La performance è stata sostenuta dalle Americhe (organico +4,3%), mentre le regioni EMEA ovvero Europa soprattutto (+0,3%) e APAC ovvero Asia Pacifico (-1,9%) sono state meno brillanti. La Francia, in particolare, è risultata più debole del previsto a causa di una consumer confidence peggiorata.
-
Piano Fit4Growth: Per rispondere alla pressione sui margini, Amplifon ha accelerato il piano Fit4Growth, che prevede l’ottimizzazione della rete. L’obiettivo è ottenere un miglioramento del margine EBITDA adjusted di 150–200 basis point (bps) entro il 2027, con la chiusura e il consolidamento di circa 100 cliniche (su un target totale di 250).

la trimestrale a fine settembre 2025
amplifon e principali azionisti
L’azionista di maggioranza delle azioni Amplifon è Ampliter SRL, che fa capo alla famiglia fondatrice dell’azienda e detiene una partecipazione del 42,1% sul capitale e del 59,2% sul capitale votante. Il resto delle azioni è collocato sul mercato ed è quello che viene chiamato flottante.

Cosa dicono gli analisti su azioni Amplifon?
Il mercato sta prezzando maggiormente i rischi di breve/medio periodo (crescita più bassa, margini sotto pressione, concorrenza) rispetto ai driver strutturali di domanda.
-
Valutazione e multipli: Il titolo è scambiato con un multiplo EV/EBITDA più basso rispetto ai produttori verticalmente integrati (Sonova, Demant). Questo indica che il mercato ritiene la redditività operativa di Amplifon meno resiliente e ne sconta l’incertezza.
-
Cautela generale: Gli analisti hanno abbassato i target price ( e mantengono un atteggiamento di cautela (Hold o Sector Perform) in attesa di segnali più solidi sulla ripresa della crescita organica e sui benefici del piano Fit4Growth.
I concorrenti produttori (Sonova, Demant, GN) e un player come EssilorLuxottica, pur con situazioni diverse, stanno tenendo meglio sia sui conti sia in Borsa, il che rafforza la lettura di una debolezza relativa specifica di Amplifon nel 2024–2025.
La posizione di SoldiExpert SCF sul titolo Amplifon
SoldiExpert SCF è una Società di Consulenza Finanziaria Indipendente che segue attentamente il titolo Amplifon, monitorando l’andamento e i fondamentali in parallelo a migliaia di altri strumenti finanziari (azioni globali, ETF, obbligazioni e fondi).
Il titolo Amplifon è penalizzato non solo da fattori macroeconomici (rallentamento dei consumi, volatilità dei cambi), ma soprattutto da timori strutturali legati al rischio di disintermediazione, alla concorrenza tecnologica agguerrita e a un modello di business che, pur essendo leader di mercato, si basa sulla distribuzione e sui servizi piuttosto che sull’innovazione di prodotto.Come Società di Consulenza Finanziaria indipendente, che opera senza conflitti di interesse, la nostra analisi evidenzia che:
-
Rischi strutturali vs. fondamentali: La forte sofferenza del titolo è un segnale che il mercato sta prezzando in modo aggressivo l’aumento dei rischi strutturali (concorrenza tecnologica, disintermediazione) più che i solidi fondamentali demografici.
-
Giudizio di cautela: Per l’aumento dei rischi competitivi e la mancanza di visibilità sui tempi di ripresa della crescita “normale” e dei margini, Amplifon non è presente nei portafogli consigliati di SoldiExpert SCF, privilegiando una logica di investimento prudente e orientata alla performance relativa con minori incertezze strutturali e con un “momentum” migliore.
Vuoi una seconda opinione sul tuo portafoglio (e non solo sulle azioni Amplifon)?
Il titolo Amplifon è complesso, penalizzato da un alto rischio di re-rating in un settore in rapido mutamento. Ma come si inserisce nel tuo patrimonio complessivo? E gli altri titoli in portafoglio (azioni, obbligazioni, ETF, fondi…)?
SoldiExpert SCF può fornirti un’analisi obiettiva e indipendente sui tuoi investimenti. Richiedi un Check-Up Gratuito di 30 minuti del tuo portafoglio per valutare:
-
L’adeguatezza dei tuoi investimenti (incluse le azioni Amplifon) rispetto al tuo profilo di rischio e ai tuoi obiettivi finanziari.
-
La verifica dei reali costi sostenuti nel tempo (un’analisi cruciale, soprattutto per fondi di investimento e polizze assicurative che nascondono commissioni elevate).
La nostra consulenza è senza conflitti di interesse e l’analisi sul tuo patrimonio è indipendente al 100%. Contattaci senza impegno per un’analisi gratuita.
