Leonardo: azioni triplicate in 18 mesi. Può salire ancora?

Dopo uno stallo durato anni, le azioni Leonardo hanno beneficiato di un contesto geopolitico internazionale sempre più preoccupante. Vediamo di fare il punto della situazione dopo i risultati presentati a maggio dal CEO Roberto Cingolani.

Un anno e mezzo molto brillante per Leonardo, con le azioni più che triplicate dallo scorso ottobre 2022, quando il titolo ha iniziato a salire prima timidamente poi sempre più impetuosamente fino a triplicare il proprio valore.

L’aggressione russa all’Ucraina e un’escalation progressiva a livello di instabilità geopolitica internazionale hanno certamente contribuito a rendere l’azione Leonardo appetibile per molti investitori. Ma, ora è il caso di chiedersi se vi sia ancora spazio per ulteriori salite. Analizziamo un po’ il titolo e l’azienda alla luce degli ultimi risultati comunicati a maggio e al dividendo che verrà staccato a fine giugno.

 

il settore difesa: sempre più trasversale

 

L’evoluzione sempre più veloce della tecnologia, dell’intelligenza artificiale e della sicurezza informatica hanno completamente trasformato il settore della difesa cui le azioni Leonardo appartengono. Il terreno di guerra oggi non è più, infatti, solo quello fisico, fatto di carri armati, droni, armi e militari e invasioni di territorio ma anche quello virtuale. Le armi virtuali e informatiche sono quelle che sfruttano anche le più avanzate tecnologie per colpire silenziosamente il nemico e dividerlo o fiaccarlo, attraverso anche lo spionaggio, la propaganda, la disinformazione, il sabotaggio e/o l’attacco informatico, penetrando nelle sue strutture interne e strategiche.

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Un recente film visibile sulla piattaforma Netflix, Leave the World Behind scritto e diretto da Sam Email e tradotto in italiano come “Il mondo dietro di te” parla proprio di questo. Un gigantesco attacco informatico che azzera contatti, luce, internet, trasmissioni radio e tv e lascia gli abitanti nella totale assenza di informazioni, di punti di riferimento e di legalità. Uno smarrimento e un isolamento che portano uomini e donne comuni a lottare gli uni contro gli altri per la propria sopravvivenza.

In un recente viaggio in Finlandia fatto grazie a un corso di aggiornamento e approfondimento sul mondo dell’informazione e sulla capacità di verificare le notizie e smascherare le fake news, Salvatore Gaziano , direttore investimenti di SoldiExpert, ha avuto modo di verificare di persona come ci si difende sul campo, partendo dal sistema scolastico finlandese considerato uno dei migliori al mondo.

 

azioni leonardo e la corsa agli armamenti

 

Negli ultimi due anni si è assistito ad un vero e proprio boom delle spese nella difesa e anche l’Europa sta rivedendo radicalmente la politica di sicurezza e dei budget di spesa stanziati. Con l’ingresso della Finlandia nella Nato le spese per la Difesa dovrebbero nel 2024 arrivare al 2,3% del PIL.

Come si può inoltre ben visualizzare nel grafico sottostante molti Paesi occidentali aderenti alla Nato si trovano ben sotto l’impegno del 2% di spesa l’anno. L’accresciuta preoccupazione per la sicurezza ha stimolato un rinnovato impegno per il riarmo in Europa, il cui livello non si vedeva da decenni. Secondo la società di consulenza strategica McKinsey & Co la spesa per gli armamenti in Europa potrebbe aumentare del 65%, raggiungendo i 488 miliardi di euro entro il 2026, segnando una netta accelerazione rispetto ai trend precedenti.

​E le stime per le spese militari potrebbero anche aumentare, vista la crescente percezione della minaccia da parte di vari attori internazionali, non solo la Russia, ma anche potenziali fonti di forte instabilità in Medio Oriente e Cina. 

 

azioni Leonardo e corsa agli armamenti nei paesi Nato

 

leonardo: azioni e settori di business del gruppo

 

Leonardo è un’azienda italiana ad elevata specializzazione tecnologica che opera a livello internazionale sia in ambito aerospaziale, sia in difesa e sicurezza. Le principali aree di business sono sei: elicotteri, elettronica per la difesa e la sicurezza, velivoli, aerostrutture, spazio e cibersecurity.

Il gruppo impiega a livello mondiale oltre 53.000 persone con 111 siti operativi e partecipa a molteplici programmi strategici a livello globale, collaborando, come partner tecnologico, con diversi governi e istituzioni.

Fortemente impegnato nella ricerca, le azioni Leonardo risultano al primo posto in Italia e al secondo in Europa per investimenti in Ricerca e Sviluppo nel settore aerospazio e difesa. I laboratori, ovvero i Leonardo Innovation Labs, sono al momento concentrati su 8 aree di sviluppo e impiegano circa 13 mila persone a questo espressamente dedicate.

Nella grafica sottostante, reperibile direttamente dal sito del gruppo,  è possibile visualizzare i principali progetti a collaborazione internazionale sui quali è focalizzata attualmente Leonardo.

 

 

 

 

ultimi dati di bilancio delle azioni leonardo

 

I dati presentati lo scorso maggio e relativi al primo trimestre del 2024 hanno evidenziato numeri decisamente solidi. L’AD Roberto Cingolani, nella sua presentazione a investitori, analisti e azionisti ha messo in evidenzia un deciso miglioramento di tutte le voci di bilancio. Uno schema delle principali variabili, sotto riportato, è stato preso direttamente dal sito della società ed evidenzia l’evidente crescita del fatturato e dei margini, nonché la riduzione della esposizione finanziaria.

 

ultimi dati di bilancio delle azioni Leonardo

 

A un paio di settimane di distanza dal rilascio dei dati, l’agenzia Moody”s ha confermato il rating di lungo termine Baa3 sull’azienda e dunque sull’azione Leonardo. Moody’s ha sottolineato che nella sua decisione hanno impattato principalmente sia il portafoglio ordini record, arrivato a 43 miliardi €, come si evidenzia nella tabellina sotto, sia il  contesto di mercato favorevole nel settore della difesa. Moody’s, nel suo comunicato, ha anche sottolineato l’aspettativa di una continua crescita degli utili, unita alla determinazione della società di ripagare circa la metà del debito in scadenza. Secondo l’agenzia le previsioni depongono a favore di possibili nuove acquisizioni strategiche da parte di Leonardo, nonché una maggiore remunerazione degli azionisti. L’azienda ha infatti annunciato di raddoppiare il pagamento dei dividendi a fine giugno 2024, offrendo 0,28€ per ogni azione Leonardo posseduta.

 

 

 

ripartizione del fatturato di Leonardo

 

A fine dicembre 2023 il fatturato per famiglia di prodotti e servizi del gruppo Leonardo è ripartito come segue: sistemi di difesa ovvero armi, radar, ecc. per un 45%, elicotteri civili e militari per un 29%, attrezzature aeronautiche (principalmente aerei) per un 18% e aerostrutture per un 4%.

In merito invece alla contribuzione del fatturato tra Italia ed estero, la componente non domestica la fa da padrone e supera l’82% del totale delle vendite distribuite tra Regno Unito (10,8%), Europa (24,4%), Stati Uniti (25,8%) e altri paesi (21,4%).

 

 

leonardo: azioni sempre più in alto

 

Come si vede nel grafico sottostante, ricavato da Fida Informatica, l’andamento del titolo è in continua ascesa da ormai oltre un anno e mezzo. Dopo una fase sostanzialmente laterale fino all’ottobre 2022, successivamente le azioni Leonardo si sono involate in un rialzo che le ha condotte da 8 a 24€ in soli 18 mesi. Anche nelle ultime settimane, dopo la comunicazione dei dati del primo trimestre 2024, il titolo ha continuato a crescere.

 

 

azionisti di riferimento di leonardo

 

Come visibile nel grafico a torta sotto riportato e tratto direttamente dal sito dell’azienda  il principale azionista dell’azienda è rappresentato dallo Stato Italiano che, attraverso il MEF, detiene una quota pari al 30% delle azioni Leonardo. Il resto è sostanzialmente in mano a piccoli investitori, per una componente poco inferiore al 20%, mentre il 50% è in mano a grandi investitori istituzionali. Tra questi vi sono Capital Group, che detiene circa il 3% e, a seguire, Dimensional Fund Advisors LP, The Vanguard Group, Norges Bank Investment, T. Rowe Price International Ltd Management, Goldman Sachs Asset Management, BlackRock Fund Advisors, Goldman Sachs Asset Management International e DNCA Finance SA.

 

 

azionisti di riferimento del gruppo Leonardo

 

 

Investire nelle azioni leonardo ora conviene ?

 

A dicembre 2021, pochi mesi prima che l’Ucraina fosse aggredita dalla Russia, il contesto geopolitico, poi ulteriormente aggravatosi con l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023 e la successiva invasione e aggressione di Gaza da parte di Israele, sonnecchiava senza particolari scossoni. A parte qualche improbabile minaccia di guerra nucleare e da parte della Corea del Nord, tutto sembrava sotto la soglia minima di allerta.

Oggi il contesto purtroppo è decisamente mutato e Leonardo, la principale realtà italiana manifatturiera e ad alta tecnologia che opera nei settori dell’aerospazio, difesa e sicurezza, appare come un fiore all’occhiello tra le società europee in grado di trarre profitto della difficile situazione.

 

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Dopo un travagliato passato che ha visto i suoi CEO cambiare tra Guarguaglini, Orsi, Moretti e Profumo, oggi sotto la guida di Cingolani, tutto sembra essersi raddrizzato nel nome di una necessità di difesa in un contesto internazionale sempre meno pacifico. Ma per il futuro cosa possiamo dire? Come sosteneva  Niels Bohr, Nobel per la Fisica nel 1922, fare previsioni è difficile, soprattutto sul futuro.

 

per le azioni Leonardo rischi e opportunità

 

Il mondo della difesa dunque è in subbuglio. L’invasione russa dell’Ucraina ha risvegliato l’Europa, spingendola a correre ai ripari e a potenziare le proprie difese. Non si vedeva un tale fermento da decenni, con la spesa militare in crescita sia a livello europeo che globale. Con McKinsey che prevede un’impennata degli investimenti in Europa e un aumento del 65% entro il 2026, questo scenario rappresenta una forte opportunità per le azioni Leonardo che si trova in una posizione privilegiata per beneficiare di questo trend positivo.

 

Ma non sono tutte rose e fiori. L’Europa, pur cercando una maggiore autonomia, dipende ancora molto dagli Stati Uniti per la propria difesa e l’ombra di un possibile ritorno di Trump alla Casa Bianca preoccupa non poco gli alleati europei. Durante il suo precedente mandato, Trump non ha fatto mistero del suo disappunto per la bassa spesa militare europea, chiedendo a gran voce un contributo maggiore alla NATO.

 

La questione è complessa perché aumentare la spesa militare è una sfida per molti Paesi europei già alle prese con debiti pubblici elevati. Si discute anche di un possibile debito comune europeo per finanziare la difesa, ma la strada è in salita e Germania e Olanda, ad esempio, non sembrano molto convinte.

 

C’è poi la questione spinosa dell’integrazione europea nel settore della difesa. L’Europa è ancora troppo frammentata, con ogni Paese che tende a fare da sé. Servirebbe una maggiore collaborazione, come dimostra il successo del consorzio MBDA, di cui fa parte Leonardo.

 

Insomma, il futuro della difesa europea è ancora da scrivere. Quello che è certo è che l’attuale contesto internazionale, per quanto preoccupante, offre alle azioni Leonardo un’occasione unica per rafforzare il proprio ruolo di leader nel settore.

 

Leonardo e le voci di interesse per idv

 

In questo giorni sono usciti alcuni articoli di stampa in merito a un possibile interesse del gruppo Leonardo per Iveco Defence Vehicles, la divisione militare di Iveco, che produce veicoli militari e carri armati, per cui alcune banche internazionali sarebbero già state reclutate per preparare l’offerta.

Al momento non ci sono riscontri ufficiali, ma l’operazione di possibile acquisto di IVS è compatibile con l’attuale strategia di Leonardo sia in ottica di crescita inorganica, ovvero per acquisizioni, sia di rafforzamento di un polo europeo meno frammentato sul fronte della difesa.

Seguiremo l’evoluzione della trattativa nelle prossime settimane.

 

 

azioni leonardo: opinioni e considerazioni

 

Diciamo subito che al momento in cui scriviamo questo pezzo e in realtà ormai da diversi trimestri, le azioni Leonardo si trovano in molti portafogli azionari di Soldiexpert SCF. Questo non significa che in futuro il titolo possa uscire dai nostri portafogli qualora si verifichino determinati accadimenti o arrivino specifici segnali dai nostri principali indicatori di riferimento.

La chiave per un investimento di successo non risiede nella scelta di singole azioni vincenti, ma piuttosto nello sviluppo di un portafoglio equilibrato e variegato. L’idea di avere un portafoglio costituito unicamente da titoli che salgono è una fantasia irrealizzabile persino per gli investitori più illustri e longevi del pianeta.

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