Il presidente della Consob, Paolo Savona, ha dichiarato il 27 giugno scorso durante la relazione annuale del neo Organismo di Vigilanza dei Consulenti Finanziari, che i CONSULENTI FINANZIARI INDIPENDENTI sono INDISPENSABILI perché non hanno il dilemma se fare il bene dell’impresa o quello della collettività.
Nell’albo dei consulenti finanziari i soggetti che prestano consulenza INDIPENDENTE sono solo i CONSULENTI AUTONOMI e le SOCIETA’ DI CONSULENZA FINANZIARIA. I Consulenti Finanziari Abilitati all’Offerta Fuori Sede (gli ex promotori finanziari), che costituiscono la stragrande maggioranza dei soggetti iscritti all’Albo, prestano invece consulenza su base NON indipendente.
Al 31 dicembre 2018 (dopo un mese dall’avvio dell’operatività del nuovo Albo unico dei Consulenti Finanziari) risultavano iscritti all’Albo 55.335 consulenti abilitati all’offerta fuori sede (gli ex promotori finanziari ridenominati consulenti) e 94 soggetti autonomi, di cui 51 operavano per conto di società di consulenza finanziaria (come SoldiExpert SCF) e 42 operavano in proprio. Decisamente in Italia i consulenti indipendenti sono rari come i panda.
Secondo il Presidente della Consob i consulenti finanziari indipendenti (i consulenti autonomi e le società di consulenza finanziaria) danno un CONTRIBUTO AGGIUNTIVO FONDAMENTALE. Peccato che nell’Albo dei Consulenti Finanziari aver chiamato tutti “consulenti finanziari” non aiuti il pubblico e i risparmiatori a capire la differenza sostanziale tra chi come SoldiExpert SCF e i suoi consulenti autonomi presta consulenza su base indipendente e chi, come la stragrande maggioranza dei consulenti di banche e reti di vendita, presta consulenza su base non indipendente.
L’Italia non è un Paese per indipendenti, ma ha trovato nel nuovo Presidente della Consob un grande sostenitore visto che Paolo Savona ha dichiarato nella stessa sede di essere un UTENTE dei consulenti indipendenti. Segno che chi cerca l’indipendenza, la trova!