Cat Bond: cosa sono, che rendimenti offrono e che rischi si corrono

Dopo i 16 miliardi di USD di emissioni per i Cat Bond nel 2023 le stime per il 2024 si attestano sui 20 miliardi. Leggi la nostra analisi per capire che cosa sono e quali rischi si corrono e se possono essere adatti per diversificare il tuo portafoglio di investimento.

Nel 2023 i Cat Bond hanno messo a segno un ulteriore record di nuova raccolta per un controvalore annuo di emissioni pari a 16 miliardi $ in tutto il mondo. Dopo la resilienza mostrata anche nel 2022, il peggior anno della storia per il mercato obbligazionario, anche per l’anno in corso le stime per le nuove emissioni sono ulteriormente in rialzo. 

 

che cosa sono i cat bond

 

I catastrophe bond, generalmente abbreviati con il più conosciuto appellativo di cat bond, sono obbligazioni associate a specifici rischi naturali create ad hoc dalle grandi compagnie assicurative e ri-assicurative o da enti pubblici, al fine di finanziare la ricostruzione e risarcire i danni causati dalle calamità naturali quali uragani, terremoti, alluvioni o tifoni.

Dopo il nuovo record di emissioni mondiali raggiunto nel 2023, e pari a 16 miliardi $ come accennavamo sopra, le stime per il 2024 depongono per una ulteriore crescita di questi asset e si attestano intorno ai 20 miliardi $.

Le compagnie di assicurazione un tempo tenevano il rischio catastrofi totalmente in casa o si rivolgevano alle compagnie di riassicurazione (Lloyd’s, Hannover Re, Swiss Re, Berkshire Hathaway), ma da qualche anno hanno sperimentato con successo che ci sono anche gestori di fondi e investitori disposti ad assumersi questo rischio calamità attraverso l’acquisto dei cosiddetti cat bond.

 

 

a cosa servono i cat bond

 

Quando parliamo di cat bond ci riferiamo a strumenti utilizzati dalle compagnie di assicurazione e riassicurazione per trasferire una parte dei rischi attuariali al mercato dei capitali.

“I cat bond – così come spiega Giovanni Ponzetto, gestore patrimoniale di Tokos – si possono scomporre in genere in due componenti: una parte fissa più una quota che rappresenta il premio assicurativo che l’emittente paga all’acquirente per assicurare l’evento oggetto del CAT bond. Ad esempio per i danni causati alle case da un uragano in Texas, se la catastrofe si verifica il sottoscrittore dei bond perderà in parte o tutto il capitale investito in funzione della magnitudine dell’evento mentre l’assicurazione disporrà la liquidità per poter risarcire agli assicurati i danni causati dalla calamità naturale. In questo modo le compagnie scaricano sugli investitori il rischio degli indennizzi, i quali a loro volta scommettono che tali catastrofi non si verifichino”.

In Italia il collocamento di questi Cat Bond non avviene in maniera diretta ma passa invece attraverso il collocamento di hedge fund o fondi comuni d’investimento. Questi ultimi dunque, essendo per loro natura molto diversificati, conterranno titoli cartolarizzati per l’eventuale accadimento di più eventi catastrofici, risultando meno rischiosi del singolo titolo.

 

 

cat bond: quali sono i rischi?

 

La richiesta di rendimenti superiori a quanto offerto dal mercato da parte di molti risparmiatori, la necessità dell’industria del risparmio gestito di avere sempre qualche bella storia da raccontare, mostrando track record passati tali da ingolosire i risparmiatori, unita al fatto di poter guadagnare sulla costruzione e vendita di questi prodotti una bella fetta di commissioni, ha fatto crescere negli ultimi anni questo segmento di titoli una volta riservati solo agli investitori professionali.

Ai Cat bond sono associati rischi definiti “peak exposure” (esposizione massima), perché gli eventi a cui si riferiscono sono gravi e si verificano solo occasionalmente. Si tratta di eventi naturali come terremoti, uragani, inondazioni, ovvero di quegli eventi naturali che possono trasformarsi in vere e proprie catastrofi e che sono solitamente coperti dalle compagnie di assicurazione immobiliare.

Ogni Cat bond fornisce alle compagnie di assicurazione e riassicurazione una copertura contro determinati e specifici rischi di catastrofe ben individuati e paga una cedola legata al rischio attuariale assunto dall’acquirente.

Se l’evento non si verifica entro un determinato periodo di tempo specificato, l’emittente rimborserà al sottoscrittore sia il capitale sia gli interessi previsti. Se invece l’evento si verifica, l’emittente non rimborserà il bond ma utilizzerà la liquidità per far fronte alle richieste danni conseguenti l’evento.

 

controvalore ai massimi degli ultimi anni per i Cat bond

 

A livello mondiale dopo l’afflusso dei 16 miliardi $ del 2023, il controvalore mondiale in Cat Bond si attesta oggi intorno ai 40 miliardi $.

Come si vede ben rappresentato nella figura sottostante, tratta dal sito di Swiss Re, le obbligazioni catastrofali sembrano inserite in un trend in costante ascesa, al contrario di altre forme di cartolarizzazione legate all’assicurativo.

 

Controvalore emissioni Cat Bond a fine 2023: oltre 40 mld $

 

l’indice swiss re global cat bond

 

L’indice Swiss Re Global Cat Bond replica la performance aggregata di tutti i cat bond nel mondo denominati in USD, EUR e JPY.

Vediamo come si sono comportati negli anni i rendimenti di questi fondi specializzati in questa tipologia di emissioni, prendendo un grafico tratto da un report di Amundi, che ripercorre oltre venti anni di dati.

Come è evidente il ritorno sugli investimenti è molto ondivago e altalenante, anche se raramente in passato è stato negativo, a parte nel recente 2022, anno comunque nero per tutti i mercati obbligazionari.

 

Amundi e Swiss Re Global Cat bond index: rendimenti degli ultimi 20 anni

 

 

fondi in cat BOND e performance

 

Diverse società di gestione, tra cui Schroders, Sarasin, Lombard Odier e Gam hanno lanciato in questi anni fondi che investono sui cat bond. Lo scopo è quello di poter offrire anche ai risparmiatori comuni un prodotto con rendimenti teoricamente più  corposi  rispetto all’obbligazionario tradizionale. La stessa Azimut aveva lanciato un suo fondo, Azimut Cat Bond, il cui rendimento complessivo a cinque anni è stato di circa il 3%, tanto che a settembre 2023 la società ha poi deciso di farlo confluire in un altro fondo del gruppo.

Ad oggi comunque resta un prodotto che presenta una gamma di prodotti di investimento piuttosto limitata, anche se secondo molti addetti ai lavori potrebbe nei prossimi anni crescere sia dal punto di vista dell’offerta, sia all’interno dei portafogli di investimento degli investitori più facoltosi.

 

 

cat bond: quando scattano le perdite

 

Nel corso degli anni si sono verificati diversi eventi catastrofici che hanno causato l’azzeramento di alcuni Cat bond. Tra questi ad esempio alcuni titoli emessi a fronte dei rischi connessi all’uragano Ida, che ha causato perdite e richieste di risarcimenti di circa 35 miliardi di dollari, il peggiore evento verificatosi negli Stati Uniti dopo Katrina del 2005. Tale evento ha provocato il default di due obbligazioni emesse dalla Louisiana Citizens Property Insurance Corporation. Inoltre, sono state colpite due obbligazioni emesse da Safepoint Insurance Company, una delle quali è andata completamente in default, mentre l’altra ha subito una riduzione del prezzo di circa il 75%.

 

cat bond opinioni

 

Nel panorama sempre più vasto degli strumenti di investimento a disposizione del risparmiatore, a nostro avviso i cat bond rientrano all’interno di una nicchia piuttosto ristretta. Si tratta infatti di asset di investimento altamente volatili e ancora troppo poco diffusi per poter entrare agevolmente all’interno dei portafogli della maggior parte degli investitori.

Come Soldiexpert SCF riteniamo che ogni opportunità e ogni asset di investimento sia da valutare in base a molteplici fattori oggettivi e soggettivi che rendono alcuni strumenti di facile accesso per un numero più ampio di risparmiatori e altri invece più adatti ad un pubblico di investitori più sofisticati e con un profilo di rischio adeguato.

Se ti hanno proposto investimenti in bond catastrofali presentandoli come un’opportunità imperdibile, o se anche ti hanno proposto altre tipologie di bond o fondi di cui non hai colto l’opportunità forse è il caso di approfondire.

Da oltre vent’anni siamo consulenti finanziari indipendenti e, come tali, riceviamo il nostro compenso unicamente dai nostri clienti e non percepiamo alcuna retrocessione dalle case prodotto come invece avviene nella maggior parte dei casi per le banche e le reti.

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