Nel mondo degli investimenti, un tema che sta attirando sempre più l’attenzione è la Silver Age, un termine utilizzato per descrivere la popolazione che supera i 60 anni di età.
Considerando l’allungamento della vita media e l’invecchiamento della popolazione globale, molti investitori vedono nella Silver Age un’opportunità per guadagni significativi. Ma la domanda chiave rimane: conviene davvero investire nella Silver Age in Borsa?
Esploriamo insieme le dinamiche degli investimenti nella Silver Age, analizzando dati storici, comportamenti finanziari degli anziani e il ruolo dei fondi tematici per capire se questo trend è effettivamente una promessa di rendimenti futuri.
Per un’analisi più dettagliata su questo e altri argomenti finanziari, ti invitiamo ad ascoltare il podcast “Financial Fitness” della dottoressa Roberta Rossi. Andato in onda su Radioborsa, questo podcast offre approfondimenti essenziali per prendere decisioni di investimento informate.
La Silver Age: Chi Sono gli Over 60?
La Silver Age fa riferimento alle persone con più di 60 anni, un gruppo demografico che sta crescendo a ritmi senza precedenti a livello globale. Con il miglioramento delle condizioni sanitarie e un’aspettativa di vita più lunga, gli over 60 rappresentano una quota sempre più significativa della popolazione.
In Italia, per esempio, si prevede che entro il 2050 il 35% della popolazione sarà composta da individui oltre i 60 anni. Questo trend demografico ha suscitato l’interesse degli investitori, speranzosi che l’aumento della popolazione anziana crei nuove opportunità di mercato.
Gli over 60 sono spesso descritti come un gruppo con un elevato potere d’acquisto. Molti di loro hanno risparmiato per tutta la vita, possiedono proprietà immobiliari e hanno accesso a pensioni e fondi di investimento. Tuttavia, contrariamente alle aspettative, il comportamento di spesa degli anziani tende a essere molto conservativo. La loro priorità è spesso quella di preservare il capitale accumulato, piuttosto che spenderlo o investirlo in maniera aggressiva.
Performance degli Investimenti nella Silver Age
Negli ultimi anni, sono stati creati diversi strumenti di investimento per capitalizzare sul potenziale della Silver Age. Tra questi, spicca l’iShares Aging Population UCITS ETF (ISIN: IE00BYZK4669), un fondo che investe in aziende di tutto il mondo che forniscono prodotti e servizi agli anziani. Lanciato nel 2016, questo ETF ha ottenuto una performance del +62,44% fino ad oggi (il dato si riferisce fino al 2 settembre 2024).
Mentre questo risultato può sembrare positivo, è importante notare che nello stesso periodo l’ETF di Ishares che replica il ben più ampio indice globale MSCI World ha registrato un incremento del +252,57%. Più del quadruplo.
Questo confronto mette in luce una realtà scomoda: investire esclusivamente nella Silver Age non ha portato ai risultati spettacolari che molti si aspettavano. La performance inferiore del fondo tematico rispetto a un indice più generalista suggerisce che puntare tutto sull’invecchiamento della popolazione potrebbe non essere la strategia vincente.
Perché investire nella Silver Age non ha reso come previsto
Una delle ragioni principali per cui gli investimenti nella Silver Age non hanno rispettato le aspettative è il comportamento di spesa degli over 60.
Secondo un’analisi di The Economist, gli anziani tendono ad avere un atteggiamento parsimonioso. Nonostante abbiano spesso un portafoglio gonfio, il loro approccio è quello di conservare la ricchezza piuttosto che spenderla. Molti di loro preferiscono mantenere il proprio capitale per il futuro, temendo l’incertezza economica o semplicemente volendo lasciare un’eredità ai loro figli o nipoti.
Questo comportamento è comune in molti paesi sviluppati. In America, per esempio, i baby boomer, nati tra il 1946 e il 1964, detengono il 52% della ricchezza del paese, ma rappresentano solo un quinto della popolazione.
Nonostante la loro ricchezza, gli ultra-sessantenni non alimentano significativamente l’economia con i loro consumi. Questo atteggiamento risparmioso si riflette negativamente sui fondi tematici come l’iShares Aging Population UCITS ETF, che si basano sull’idea che gli anziani stimolino l’economia con la loro spesa.
Investire sui consumi degli anziani non è sempre la scelta vincente
Ne fanno le spese in Borsa quelli che puntano sui consumi nell’età dell’argento: l’indice MSCI che si concentra sulle opportunità offerte dall’invecchiamento della società sottoperforma l’indice MSCI classico che comprende tutti i settori. Come dire: l’invecchiamento al momento non è un megatrend.
È così in tutto il mondo: i baby boomer della Silver Age in Canada, in Giappone, in America, in Inghilterra, in Italia come in Corea del Sud hanno un tasso di risparmio maggiore delle generazioni precedenti: semplicemente spendono una quota sempre minore delle loro entrate. Non vendono le loro case con tante stanze, per andare in due locali e fare una vita allegra.
“ Ogni boomer che si rispetti ha una camera libera ” chiosa The Economist . E vuole trasmettere il suo patrimonio ai figli. Questo è un desiderio molto condiviso tra i clienti di SoldiExpert SCF.
La Mentalità degli Over 60: Risparmio vs. Consumo
Uno degli errori di valutazione comuni è pensare che gli anziani, una volta andati in pensione, utilizzeranno i loro risparmi per mantenere uno stile di vita lussuoso.
In realtà, molti over 60 della Silver Age considerano il risparmio un pilastro della loro sicurezza finanziaria. Anche senza figli, spesso pensano ai nipoti o vogliono essere preparati per eventuali spese mediche future o per una vita più lunga del previsto.
In paesi come il Giappone, la popolazione anziana consuma solo una piccola frazione del proprio patrimonio ogni anno, circa un 3% al massimo. Anche in Italia, studi condotti dagli economisti Luigi Ventura e Charles Horioka hanno rivelato che il 40% degli italiani in pensione continua ad accumulare ricchezze invece di spenderle.
Questa propensione all’accumulo piuttosto che al consumo limita la crescita economica che ci si aspetterebbe da un trend come la Silver Age.
L’Impatto della Pandemia e della Longevità
La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente rafforzato la tendenza degli anziani della Silver Age a risparmiare piuttosto che spendere. L’isolamento e le misure di prevenzione hanno spinto molti over 60 a ridurre le spese per viaggi, ristoranti e attività ricreative, canalizzando invece risorse verso risparmi e investimenti sicuri.
Questo comportamento, sebbene comprensibile, ha contribuito a frenare l’efficacia degli investimenti legati alla Silver Age.
Un altro fattore critico è la longevità. Con l’aumento della vita media, gli anziani sono consapevoli che potrebbero dover sostenere spese per molti anni dopo il pensionamento.
Questa consapevolezza li spinge a mantenere un livello di risparmio elevato per far fronte a eventuali costi medici o di assistenza a lungo termine.
i Fondi Tematici nel Contesto della Silver Age
I fondi tematici rappresentano una scommessa sugli sviluppi futuri di specifici settori o temi. Investire in fondi tematici legati alla Silver Age significa credere che l’invecchiamento della popolazione globale guiderà una domanda crescente per prodotti e servizi destinati agli anziani, come assistenza sanitaria, case di riposo, tecnologie mediche avanzate e beni di consumo specifici.
Tuttavia, come dimostra l’esperienza degli ultimi anni, investire in fondi tematici non garantisce sempre rendimenti superiori.
La mancanza di spesa da parte degli anziani ha limitato le opportunità di crescita per molte delle aziende presenti in questi fondi. Questo dimostra che, sebbene i fondi tematici possano offrire una diversificazione interessante, è importante non affidarsi esclusivamente a questi strumenti.
Opportunità e Rischi: conviene investire sulla Silver Age?
L’investimento nella Silver Age presenta un mix di opportunità e sfide. Mentre l’invecchiamento della popolazione è un trend indiscutibile, la mentalità parsimoniosa degli anziani e i comportamenti di risparmio limitano l’efficacia di investimenti tematici puri.
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