Germania e Giappone al top, Italia kaputt e non solo in Borsa. E non è un caso.

Nuovi massimi storici ieri per la Borsa tedesca e stamane l’indice giapponese Nikkei segna la chiusura più elevata dall’agosto 1990. Per il mercato azionario tedesco il segno di un’economia pronta a ripartire, come e più di prima, dopo la pandemia e un solco ormai incolmabile con la Borsa italiana. Dai massimi del 2007 Piazza Affari è sotto ancora di circa il -20% mentre il listino tedesco è raddoppiato di valore.
Dietro il rally nei mercati giapponesi ci sono gli investitori stranieri (Warren Buffett compreso) che scommettono su una ripresa dell’economia globale dopo i progressi nella ricerca sui vaccini. Si aspettano un ritorno globale a vantaggio dell’economia giapponese orientata all’esportazione e una spinta decisiva della Suganomics”.
L’elezione del nuovo primo ministro Yoshihide Suga nel settembre 2020 potrebbe portare riforme strutturali al settore finanziario e al cambiamento digitale nel paese. E dopo l’accordo sulla Brexit c’è da guardare ora anche al mercato inglese.
Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie d’investimento di SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, commenta come ogni settimana su Class CNBC i temi della settimana borsistica ed evidenzia come i mercati azionari siano molto più razionali di quello che comunemente si pensa.
La sottoperformance di Piazza Affari è purtroppo figlia di un Paese alla deriva guidata da politici scadenti e senza orizzonti che anche nell’anno della pandemia stanno mostrando il lato peggiore fra favori alle lobby bancarie (si veda per ultimo la norma regala gettito sui Pir) e regalie agli amici e pessima capacità di gestire l’emergenza sanitaria e ora il piano vaccini.