Lettera S
GLOSSARIO
È il paniere istituito da Standard & Poor´s e Borsa italiana, che il 20 settembre 2004 ha preso il posto del Mib30 come sottostante dei derivati. É calcolato pesando i titoli che lo compongono, non solo sulla base della capitalizzazione di Borsa e della liquidità negli scambi (come il Mib30), ma anche sull´effettiva disponibilità del flottante, vale a dire sulle azioni liberamente circolanti sul mercato e non detenute dai soci di controllo. Per ora i titoli sono 40, pari circa all´80% di capitalizzazione di Piazza Affari, ma il numero non è fisso e può variare proprio in base ai criteri di selezione.
Dal primo dicembre 2018 è operativo il nuovo Organismo dei Consulenti Finanziari (Ocf) con tre sezioni dell’Albo: consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede, consulenti finanziari autonomi e Società di Consulenza finanziaria (SCF). Una grande svolta nel mondo della consulenza finanziaria, perché si distingue finalmente tra soggetti legati a reti di vendita e figure indipendenti.
Le SCF sono, quindi, quei soggetti autorizzati e regolati che, in forma di società (persona giuridica), svolgono, in via prevalente, l’attività di consulenza finanziaria indipendente. Scf e consulenti finanziari autonomi sono, infatti, soggetti che forniscono consulenza senza conflitto di interesse, poiché non lavorano per conto di intermediari, ma sono pagati a parcella dal cliente. SoldiExpert SCF fa parte di quest’Albo OCF con delibera dell’Organismo (OCF) n. 961 del 1° Dicembre 2018 numero iscrizione n.9. I soggetti (persone fisiche) che all’interno di una SCF come SoldiExpert SCF forniscono attività in materia di consulenza di investimenti devono essere iscritti anche all’Albo dei Consulenti Finanziari Autonomi, che rappresentano, quindi, chi svolge in via esclusiva l’attività di consulenza indipendente (senza ottenere alcuna retrocessione o ricevere commissioni o incentivi dai collocatori di prodotti o strumenti finanziari) in forma di persona fisica.
La Sec statunitense, nata nel 1934, tutela gli investitori dagli eventuali danni del mercato dei titoli, assicurando un mercato borsistico libero e aperto. La SEC fissa regolamenti e norme che devono essere rispettate da tutte le società registrate in Borsa. In Italia l’organo omologo è la Consob (vedi).
È l’acronimo di Società di Gestione del Risparmio, società di diritto italiano autorizzate, alle quali è riservata la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio. In pratica, la SGR amministra il patrimonio del fondo, scegliendo i titoli da comprare e vendere, l’investimento in liquidità, la composizione del portafoglio e la ripartizione dell’investimento tra attività rischiose e prive di rischio. Oltre alla gestione collettiva, può svolgere quella di gestione individuale (gestioni patrimoniali). Per operare deve ricevere l’autorizzazione della Banca d’Italia, che dà il via libera, sentita la Consob.
Il rapporto di Sharpe è una misura del rischio di un investimento. Prende il nome dal professore di Stanford e premio Nobel William F. Sharpe. Misura il rapporto tra il maggior rendimento di un fondo rispetto al rendimento di un prodotto finanziario senza rischio e la sua volatilità rispetto all’attività risk free. Maggiore è il valore dell’indice di Sharpe, maggiore è il rendimento ottenuto da un gestore rispetto al rischio assunto.
Spesso sinonimo di fondi d’investimento, le Sicav sono società di diritto estero, mentre i fondi sono organismi di investimento collettivo del risparmio regolati dal diritto italiano. Le Società di Investimento A Capitale Variabile (SICAV) sono società per azioni con il capitale che varia in funzione delle sottoscrizioni e dei rimborsi, e per questo è detto variabile. Il capitale della società, quindi, non è un valore nominale che esiste solo sulla carta, ma è pari al patrimonio netto della società stessa. Hanno come oggetto esclusivo l’investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l’offerta al pubblico di proprie azioni, il cui valore è pari al patrimonio netto diviso per il loro numero. La differenza rispetto ai fondi comuni è data dal fatto che il risparmiatore, acquistando azioni anziché quote, ha diritto di voto e può influire direttamente sulla gestione della società. Inoltre, nella SICAV, fondo e società di gestione coincidono. Tali società sono state istituite nel nostro ordinamento giuridico nel 1992. Per operare devono ottenere l’autorizzazione della Banca d’Italia e avere un capitale minimo di un milione di euro. La vigilanza spetta alla Banca d’Italia e alla Consob.