Quotate in Borsa dal 2016, e oggi al segmento STAR, nel 2021 le azioni Fine Foods sono state protagoniste di un impetuoso rialzo, purtroppo non duraturo. L’azienda è il più grande CDMO (Contract Development and Manufacturing Organization) indipendente italiano ed è attiva nel comparto della produzione farmaceutica conto terzi.
andamento delle azioni fine foods in borsa
Quotate in borsa ad un prezzo intorno a 9€, le quotazioni del titolo si sono mosse in modo laterale per diversi anni. A partire dal gennaio 2021 e in soli 2 anni le azioni Fine Foods sono dapprima raddoppiate salendo a 18€ per poi scendere velocemente sotto 8€. Come si vede dal grafico sottostante, realizzato grazie a Fida Informatica, oggi i prezzi oscillano intorno agli 8€, area sulla quale si sono stabilizzati da un anno e mezzo circa.
azioni fine foods e settori di attività
Chi acquista azioni Fine Foods compra un’azienda che sviluppa e produce in conto terzi prodotti per l’industria farmaceutica, nutraceutica, cosmetica, dei biocidi e dei dispositivi medici.
L’azienda opera principalmente attraverso tre diverse unità aziendali tra loro integrate e interfunzionali. Le tre unità, logisticamente dislocate in stabilimenti e località diverse sono quella farmaceutica, a Brembate (BG), quella nutraceutica, a Zingonia (BG), e infine la cosmetica, a Trenzano (BS).
Ciascuna delle unità produttive produce moltissimi prodotti per aziende multinazionali o di medie dimensioni nei mercati dei farmaci da banco, degli integratori, dei prodotti di bellezza, così come citato sul sito dell’azienda stessa e come riportato nell’immagine sottostante.
partecipazioni rilevanti delle azioni fine foods
Marco Eigenmann, presidente e amministratore delegato di Fine Foods, è l’azionista di maggioranza della società e detiene il 53% delle azioni e il 65% dei diritti di voto.
La parte restante è flottante di mercato.
ultimi dati di bilancio delle azioni fine foods
A livello di fatturato i risultati presentati a novembre dalle azioni Fine Foods mostrano un quadro complessivamente positivo soprattutto per le divisioni farmaceutica e nutraceutica. Il settore della cosmetica invece dà segnali di rallentamento che, secondo il management, sono ascrivibili ad un calo generalizzato della domanda.
Il portafoglio ordini del gruppo suggerisce inoltre una prospettiva ottimistica per la fine dell’anno fino ai primi mesi del 2024. Per il comparto farmaceutico in particolare è attesa una crescita significativa. Questo grazie soprattutto agli accordi pluriennali firmati con grandi clienti internazionali che richiederanno anche un ingrandimento dell’impianto di produzione.
In relazione all’andamento dei margini e del risultato netto, anche in questo caso i numeri riportati sono migliorativi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare il risultato netto effettivo riportato dalle azioni Fine Foods è stato di -1,8 milioni € di -11,9 milioni € del 30 settembre 2022. Considerando invece il dato adjusted, ovvero quello al netto della svalutazione effettuata sull’avviamento, il risultato netto è pari a +2,6 milioni €. Dati dunque in vistoso miglioramento per la gestione operativa aziendale.
azioni fine foods: punti di forza e di debolezza
Tra gli innegabili punti di forza delle azioni Fine Foods vi sono: l’esposizione a segmenti in costante crescita, le significative barriere tecnologiche all’entrata e l’elevata e pluriennale fedeltà delle aziende clienti. Oltre a ciò vi è una crescente esternalizzazione della produzione dei farmaci a aziende terze, come Fine Foods, e la costante crescita per acquisizioni che la società continuerà a mettere in atto.
Il fatto che vi sia una diversificazione dai farmaci agli integratori crea inoltre opportunità di cross-selling nonché economie di scale negli investimenti in ricerca e sviluppo.
Per contro tra i fattori di potenziale debolezza per le azioni Fine Foods c’è la forte esposizione alle variazioni dei costi dell’energia e l’elevata concentrazione dei clienti, visto che i primi 5 pesano per circa il 75% del fatturato.
Oltre a questo ci anche altri fattori di criticità. L’assenza di brevetti propri ad esempio o eventuali cambiamenti del quadro normativo a livello europeo.
considerazioni e opinioni sulle azioni fine foods
Nonostante Fine Foods sia oggi la più grande azienda italiana a sviluppare e produrre farmaci, integratori e cosmetici per conto terzi, questo non è stato sufficiente a far performare bene le sue azioni.
Come ci capita sovente di osservare, ci sono aziende che a prima vista sembrano avere le caratteristiche giuste tali da suggerire le loro azioni, come Fine Foods, tra gli investimenti promettenti e invece poi non è così.
Magari anche tu hai acquistato azioni Fine Foods in collocamento o, peggio ancora, sull’onda dell’entusiasmo del 2021 ed oggi ti ritrovi con un investimento insoddisfacente e non sai come comportarti. O forse hai altre azioni che comunque hanno avuto un comportamento simile. Che fare? Vendere tutto e non pensarci più? Oppure aspettare che magari sia la volta buona che riprenda a salire?
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