Fondata nel 1962, l’azienda di cui le azioni Enel sono espressione rappresenta un pezzo di storia del paese. L’acronimo Enel sta per Ente Nazionale per l’Energia Elettrica e nasce, come si legge sul sito del gruppo, a seguito di una legge approvata dal Parlamento italiano allo scopo di riunire in una sola società tutte le attività di generazione, trasmissione e distribuzione di energia elettrica.
Un veicolo societario il cui compito fu quello di sostenere imprese, progetti, infrastrutture e collegamenti e che avrebbe poi dato forma e sostanza al boom economico e produttivo italiano.
azioni enel e settore di attività
Dopo quasi trent’anni di monopolio assoluto, gli anni ’90 videro l’avvento delle liberalizzazione del mercato elettrico in Europa. A quel punto Enel scese sotto il 50% della capacità produttiva per lasciare spazio a nuovi concorrenti e nuovi operatori. Le diverse attività furono suddivise tra Enel Produzione, Enel Distribuzione e Terna, che si occupava della gestione della trasmissione e che nel 2005 venne totalmente ceduta.
Enel SpA oggi è un operatore integrato nei settori dell’elettricità e del gas a livello mondiale. L’azienda genera, distribuisce, trasmette e vende elettricità; trasporta e commercializza gas naturale; costruisce e gestisce impianti di generazione e reti di distribuzione.
Oltre a ciò il gruppo fornisce anche servizi di gestione dell’energia, infrastrutture di ricarica per veicoli elettrici per clienti pubblici e privati e opera nel settore delle materie prime energetiche: gestisce impianti eolici, termici, idroelettrici, nucleari, solari fotovoltaici e geotermici.
Oggi le azioni Enel sono espressione di un polo multinazionale, presente in circa 30 Paesi. In termini di capacità installata è uno dei più maggiori operatori privati nel settore delle energie rinnovabili e serve il maggior numero di clienti al mondo con le proprie reti di distribuzione.
l’azionariato di enel: principali azionisti
Come si vede nel grafico sottostante, tratto direttamente dal sito di Enel, poco meno del 25% dell’azienda è ancora in possesso del MEF, mentre investitori istituzionali e individuali detengono la maggior parte delle azioni Enel.
Tra i principali azionisti, una percentuale pari al 42,7% è detenuta da investitori americani, seguiti da un 27,7% di investitori europei e 17,7% britannici. Sempre in tema di distribuzione geografica solo l’8,5% è in mano a investitori italiani.
enel: un’ azione value
Quotate in Borsa dal novembre del 1999, le azioni Enel dopo venticinque anni si ritrovano più o meno sugli stessi livelli di prezzo di un quarto di secolo fa, anzi leggermente al di sotto.
Come si vede dal grafico sottostante, tratto da Fida Informatica, in questi giorni il prezzo del titolo oscilla intorno ai 6,4 € un livello poco distante dai valori di debutto sul mercato azionario, intorno a 6,90€.
il ruolo del dividendo nelle azioni enel
Ma l’andamento del prezzo di un titolo azionario, come è noto, non è l’unico fattore per valutarne il rendimento. Il carnet dividendi infatti ha sempre giocato negli anni un ruolo importante per coloro che hanno deciso di diventarne azionisti. Se guardiamo infatti questo aspetto in realtà dal 1999 a oggi un ipotetico cassettista del titolo avrebbe portato a casa un buon rendimento. Un rendimento complessivo che per le azioni Enel si traduce in oltre il 300% in venticinque anni, grazie proprio ai costanti e generosi dividendi. Dividendi che oggi si aggirano intorno al 6%-7% annuo.
Il grafico sottostante, sempre tratto da Fida Informatica, mostra dunque il rendimento totale del titolo, quello che in gergo tecnico inglese si definisce “total return” e che somma dunque all’andamento del prezzo anche l’erogazione del dividendo.
Un ritorno complessivo insomma tipico del settore delle utility e delle azioni cosiddette value, espressione legata a titoli solidi che operano in settori stabili o a crescita moderata ma che remunerano i loro azionisti proprio grazie a flussi cedolari corposi e stabili nel tempo, piuttosto che attraverso l’apprezzamento delle quotazioni.
enel: i risultati del primo trimestre 2024
Nella prima decade di maggio le azioni Enel hanno comunicato i risultati finanziari del 1° trimestre del 2024, in cui l’azienda ha sperimentato una flessione dei ricavi a fronte di un evidente miglioramento della redditività.
Anche l’indebitamento è cresciuto ma complessivamente il management ha confermato i target finanziari per il 2024.
A fronte di un calo dei ricavi del 26,4%, il margine operativo lordo ordinario è salito da 5,46 miliardi€ a 6,09 miliardi€.
Il fatturato del colosso elettrico è calato da 26,41 miliardi € a 19,43 miliardi € ma secondo l’azienda quella flessione è per lo più ascrivibile sì alla flessione dei prezzi ma anche a minori quantità di energia vendute e infine a una riduzione del ricorso alla generazione di energia termoelettrica.
L’utile netto ordinario del gruppo è salito del 44%, passando da 1,51 miliardi € a quasi 2,2 miliardi €, come si vede nell’infografica sottostante ricavata direttamente dal sito dell’azienda.
L’utile netto complessivo si è attestato a 1,93 miliardi €.
le stime per il 2024 per le azioni enel
I vertici aziendali hanno confermato i target finanziari relativi all’esercizio 2024. Il management del colosso elettrico prevede per l’anno in corso un margine operativo lordo compreso tra i 22,1 e i 22,8 miliardi € e un utile netto della gestione caratteristica compreso tra i 6,6 e i 6,8 miliardi €.
La politica dei dividendi inoltre si conferma molto generosa. In merito alle azioni Enel il piano propende per la distribuzione di un dividendo fisso minimo annuo pari a 0,43 € per il periodo 2024-2026, con un aumento potenziale fino a un payout del 70% sull’utile netto ordinario in caso si raggiungano determinati flussi di cassa.
azioni enel: l’impatto sui conti della cessione della controllata peruviana
A metà giugno Enel ha comunicato che Enel Perù, controllata attraverso tramite Enel Américas, ha ratificato la dismissione di tutte le partecipazioni detenute nella società di distribuzione e fornitura di energia elettrica Enel Distribución Perú e nella società di servizi energetici avanzati Enel X Perù a a North Lima Power Grid Holding.
L’acquirente è China Southern Power Grid International che ha acquistato le partecipazioni detenute da Enel Perú in Enel Distribución Per, per circa il 18,15% del capitale, e in Enel X Perù, per la totalità del capitale.
Il controvalore delle operazioni è di circa 3 miliardi €. Grazie alla cessione delle attività peruviane per le azioni Enel dovrebbe generarsi una riduzione dell’indebitamento netto consolidato pari a 3 miliardi €.
Inoltre, il management prevede un impatto positivo sull’utile netto pari a 500 milioni € già nell’anno in corso.
opinioni e considerazioni sulle azioni enel
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