Azioni Stellantis: a picco dopo i dati del secondo trimestre. Che fare?

Dati ancora molto brutti per le azioni Stellantis nel 2° trimestre 2024 e uno scenario molto sfidante per i prossimi anni in un settore in grande evoluzione anche a livello mondiale, tra l'avvento dell'elettrico cinese e la ricerca di nuovi modelli e mercati di sbocco. Leggi la nostra analisi.

Non c’è pace per il settore auto sempre meno convincente per gli investitori dopo la pubblicazione delle recenti trimestrali. Non fanno eccezione le azioni Stellantis che scendono stamattina di circa l’8%, il che porta ad un calo complessivo di quasi il 40% dalla fine dello scorso marzo.

 

stellantis: azioni in calo del 40% da marzo 2024

 

Dopo un prodigioso triennale rialzo del titolo arrivato a quotare oltre 27€ i soli 3 anni, le quotazioni Stellantis si sono velocemente sgonfiate e sono ridiscese sotto i 17€, prezzi che non si vedevano dall’estate 2023.

Dopo i risultati deludenti del primo trimestre, hanno deluso anche quelli del secondo e la reazione in borsa non si è fatta attendere viste le copiose vendite del titolo, come possiamo vedere dal grafico sottostante tratto dal sito Investing.com.

 

andamento delle azioni stellantis da inizio anno

 

i dati del 2° trimestre 2024 delle azioni stellantis

 

Come si riscontra anche dalla slide sottostante, tratta direttamente dal sito del gruppo, in questi primi 6 mesi dell’anno le azioni Stellantis hanno conseguito ricavi pari a 85 miliardi €, in netto calo (14%) rispetto ai 98,4 miliardi € della prima metà dell’anno 2023.

Anche il reddito operativo adjusted risulta in calo a 8,46 miliardi €, molto inferiore rispetto ai 14,13 miliardi dello stesso semestre del 2023. Una flessione pari al 40% dovuta per lo più al calo registrato in Nord America.

Come si vede bene nella tabella tutte le voci sono in netto peggioramento: in particolare l’utile di Stellantis cala a 5,65 miliardi € e risulta quasi dimezzato rispetto al primo semestre dell’anno prima in cui era stato di poco inferiore a 11 miliardi €.

Decisamente male anche il flusso di cassa disponibile industriale (nella tabella indicato come industrial free cash flows), in negativo di 392 milioni € che era invece ampiamente positivo l’anno precedente.

 

 

tutti numeri negativi per le azioni Stellantis nel confronto con il 2023

Ciò che dunque emerge prepotentemente da questa trimestrale è un netto e deciso peggioramento di tutti i parametri del gruppo. Le consegne sono calate del 10%, il fatturato è inferiore del 14%, il margine (AOI) è sceso al 10% dal precedente 14,4%, l’utile per azione è calato a 2,36 rispetto al precedente 3,61.

L’infografica sottostante, sempre tratta dal sito di Stellantis riassume il quadro complessivamente poco brillante del gruppo in questo momento.

Secondo Carlos Tavares, il ceo dell’azienda, ha ammesso la delusione dei risultati, ampiamente inferiore alle loro aspettative. Pur attraversando una fase di profonda ristrutturazione, il ceo ha confermato il lancio di un ventina di nuovi modelli nel corso dell’anno che dovrebbe rimettere in carreggiata ricavi e marginalità di Stellantis.

Anche in ragione di ciò è stata confermata la guidance per il 2024 ovvero quello di chiudere l’anno con un margine di utile operativo a due cifre e con un flusso di cassa industriale netto positivo nonostante le incertezze macroeconomiche.

 

azioni stellantis una storia che viene da lontano

 

Il gruppo automobilistico facente capo alle azioni Stellantis opera nel design, ingegneria, produzione, distribuzione e vendita di automobili e veicoli commerciali leggeri.

L’azienda attuale è frutto ed evoluzione di numerose fusioni di case automobilistiche le cui origini risalgono addirittura al diciannovesimo secolo. Case automobilistiche storiche un tempo proprietà di dinastie familiari italiane e francesi che tutt’oggi risultano ancora tra i principali azionisti di riferimento del gruppo.

L’azienda e l’azione Stellantis N.V. nascono nel gennaio 2021 dall’unione di due grandi produttori automobilistici: FCA e PSA.

Il primo, FCA, è a sua volta nato nel 2014 dalla fusione tra la storica FIAT (Fabbrica Italiana Automobili Torino), fondata nel 1899 da un gruppo di notabili e aristocratici torinesi, e il gruppo statunitense Crysler creato a sua volta nel 1925.

Invece PSA, acronimo di Peugeot Société Anonyme, poi modificato in PSA Peugeot Citroën e in seguito in Gruppo PSA, aveva preso vita nel 1976, dopo il rilevamento di Citroën, ormai sull’orlo del fallimento, da parte di Peugeot.

La fondazione della casa automobilistica francese Peugeot risale a sua volta al 1896, mentre Citroën al 1919.

Un gruppo dunque neonato, ma con avi che risalgono alla nascente industria automobilistica europea di oltre un secolo fa.

 

 

settori di attività delle azioni stellantis

 

Oltre agli autoveicoli e ai veicoli commerciali leggeri il gruppo Stellantis opera anche nel comparto dei motori, dei sistemi di trasmissione e nei prodotti metallurgici, nonché nei servizi di mobilità un po’ in tutto il mondo.

A livello di gamma automobilistica, l’azienda ha prodotti che coprono più o meno tutte le fasce di domanda. Fornisce infatti sia veicoli di lusso e di alta e altissima gamma, sia veicoli utilitari sia sportivi, con brand e marchi americani ed europei. Oltre alle auto il gruppo è attivo nei servizi di finanziamento, leasing e noleggio al dettaglio, anche presso gli stessi concessionari. Stellantis offre i suoi prodotti tramite moltissimi marchi tra i quali Alfa Romeo, Chrysler, Citroën, DS, Dodge, Fiat, Jeep, Maserati,  Opel, Ram, Lancia e molti altri.

L’azienda è oggi uno dei colossi automobilistici mondiali e impiega circa 160.000 dipendenti, ha quattro fabbriche di componenti a Cento, Pratola Serra e Termoli e Verrone e 11 stabilimenti di assemblaggio, 6 dei quali in Italia ( Mirafiori, Modena, Cassino, Pomigliano, Melfi e Atessa) e 5 in Francia (Trémery, Metz, Charleville, Mulhouse e Sochaux).

 

il piano strategico delle azioni Stellantis: Dare Forward 2030

 

Nel marzo del 2022 il ceo Carlo Tavares ha per la prima volta presentato il piano strategico di Stellantis, Dare Forward 2030 , che potremmo tradurre come Osare per andare avanti (verso il 2030). La strategia prevede una maggiore sostenibilità della produzione con obiettivi di dimezzamento delle emissioni di carbonio entro il 2030 e di totale azzeramento entro il 2038.

In termini di veicoli inoltre gli obiettivi del piano puntano al 100% delle vendite di auto elettriche in Europa e al 50% negli Stati Uniti, mentre in termini di valorizzazione del proprio personale Stellantis mira ad un 35% di donne nei ruoili apicali. Oltra a questo è prevista una trasformazione digitale del gruppo sia in termini di gestione dati, di customer experience e di e-commerce.

A metà giugno scorso, a poco più di due anni dall’annuncio del piano di lungo termine, il CEO ha ribadito che la strategia è in pieno svolgimento. Secondo Tavares i fattori chiave di successo delle azioni Stellantis sono l’ampiezza della gamma, coperta da 14 brand, la presenza globale, la sinergia tra i modelli e la spinta continua in ricerca e sviluppo.

 

la joint venture con la cinese Leapmotor

 

A metà maggio inoltre si è perfezionata l’alleanza tra le azioni Stellantis (51%) e l’azienda automobilistica cinese Leapmotor International (49%). Lo stesso Tavares ha confermato che a partire dal prossimo mese di settembre si potranno già esportare verso l’Europa le auto elettriche della casa cinese. Tra i paesi destinatari delle esportazioni Italia, Francia, Spagna e Portogallo attraverso una vasta rete di concessionari.

Bisognerà capire ora se ci sarà un impatto in termini di dazi doganali dopo che sono entrati in vigore in forma provvisoria dallo scorso 5 luglio per una durata massima di  quattro mesi e sono stati decisi dalla Commissione Europea dopo un’inchiesta avviata autonomamente sui sussidi statali al settore operati dallo stato cinese.

Entro dunque  la scadenza dei 4 mesi Bruxelles dovrà prendere una decisione definitiva sui dazi al settore automobilistico che avrà impatti non indifferenti non solo, o non tanto su Stellantis, ma in generali sui vari produttori ed esportatori dalla Cina per un periodo di cinque anni.

 

 

azionisti di riferimento delle azioni stellantis

 

Il principale azionista di Stellantis è la holding della famiglia Agnelli, Exor che detiene il 14,2%. Il secondo azionista è invece la famiglia Peugeot con il 7,1%. Al terzo posto troviamo il governo francese che detiene il 6,2% tramite la banca pubblica Bpi.

Essendo tutti azionisti di lunga data è stato loro concesso di aumentare il loro peso in assemblea. A livello dunque di diritti di voto Exor ha il 23,13%, Peugeot l’11,1% e  Bpi il 9,6%.

Oltre ai tre principali azionisti vi sono poi moltissimi investitori istituzionali e fondi di investimento che detengono quote comprese tra lo 0,5% e il 2,5%. Tra questi Vanguard, Amundi, Arrowstreet, Dongfeng Motor Group Company Limited, Golman Sachs, Norges bank e molti altri.

Il resto delle azioni è sul mercato e disperso tra migliaia di piccoli azionisti e investitori.

 

azioni Stellantis e lo stato italiano

 

In merito al possibile ingresso dello Stato Italiano nelle azioni Stellantis a partire dallo scorso febbraio abbiamo assistito a più scaramucce tra i Ministro delle Imprese e del made in Italy Urso, e il Ceo di Stellantis Tavares in merito al ruolo dello Stato in relazione agli incentivi e al sostegno al settore automobilistico.

Vedremo come evolverà la situazione anche se da più parti si richiama l’attenzione sul fatto che se ci fosse l’intenzione di avviare una politica italiana per l’automobile sarebbe più facile che lo Stato acquisisse, magari attraverso CDP, una partecipazione nelle azioni Stellantis con una quota pari a quella detenuta dallo stato francese, quindi del 6,2%, come ha avuto modo di esplicitare anche l’ex premier e ex ministro Prodi. Tavares e Governo Italiano permettendo.

 

 

analisti divisi sul futuro delle azioni stellantis

 

Il giudizio degli analisti sul titolo non era già unanime e molti sono coloro che lo scorso trimestre hanno ridotto il giudizio da “buy” a “hold” nelle ultime settimane. Vedremo ora, dopo i dati di oggi come si posizioneranno le indicazioni delle varie case di investimento.

Un elemento che pesa su questi giudizi è quello relativo al drammatico calo dei volumi di produzione che in Italia è pari al 25% rispetto al primo semestre 2023 e che vede punte drammatiche di riduzione per i siti di Mirafiori e Melfi pari rispettivamente a -63% e a -57%.

Inoltre c’è lo scottante tema dei dazi di cui abbiamo accennato sopra e che terrà banco nei prossimi mesi. I dazi anti-dumping, come sono stati definiti anche sulla stampa di settore, giocheranno un ruolo rilevante e potrebbero mettere a rischio non solo la profittabilità dei produttori cinesi di auto elettriche ma anche le aziende europee per le quote parti di joint venture con aziende cinesi.

 

valutazioni oggi molto basse per le azioni Stellantis

 

Dal punto di vista dei fondamentali le azioni Stellantis hanno oggi sicuramente una valutazione di mercato molto bassa considerando gli utili che comunque ha dimostrato di saper realizzare e il flusso di cassa (free cash flow) fra i più elevati del settore.

L’andamento in Borsa del titolo però negli ultimi mesi è diventato negativo con un trend discendente non solo per gli ultimi dati trimestrali sotto le attese ma anche per i dubbi sull’elettrico. Le perplessità che  ormai circolano in tutta Europa in merito alla cosiddetta transizione verso l’elettrico hanno contribuito al calo delle azioni Stellantis. La transizione green infatti si sta dimostrando molto più complessa di quello che i produttori automobilistici e Bruxelles stessa auspicavano e che potrebbe vedere nei prossimi mesi una clamorosa retromarcia (ne abbiamo proprio appena parlato in una Lettera Settimanale dedicato al settore automobilistico).

E tutto questo è peraltro testimoniato anche dai dati di vendita europei che mostrano come nel settore automobilistico il segno positivo si vede oggi soprattutto sulle vendite di auto usate e non nuove con molte case automobilistiche (Stellantis compresa) che stanno rivedendo i lanci dei prossimi modelli, riducendo l’offerta di auto elettriche a favore dell’ibrido o addirittura dell’endotermico.

 

azioni stellantis: opinioni e considerazioni

 

Al momento in cui scriviamo questa nostro pezzo le azioni Stellantis non si trovano all’interno dei nostri portafogli suggeriti in consulenza.

 

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