BTP Italia: panoramica su tutti i titoli in circolazione

BTP Italia: prossima emissione in vista? In attesa di avere novità vediamo intanto una carrellata completa dei titoli in al momento in circolazione

Emessi ormai da oltre un decennio, i BTP Italia hanno goduto di alterne fortune nel tempo. Al momento in cui scriviamo  i BTP Italia oggi in circolazione sono sei, di cui uno, il BTP Italia 2025, in scadenza tra meno di 2 mesi. 

La loro denominazione è legata al fatto che questi strumenti sono indicizzati all’inflazione domestica e non a quella europea e sono destinati quindi a un platea prettamente italiana.

 

 

btp italia: come funziona

 

Questi titoli sono Buoni Poliennali del Tesoro particolari studiati per gli investitori al dettaglio che forniscono una protezione contro l’aumento del livello dei prezzi italiani. Quando il Dipartimento del Tesoro del MEF valutò l’emissione dei primi BTP Italia l’idea fu probabilmente quella di tutelare i risparmiatori dall’inflazione che al tempo nel nostro paese era strutturalmente superiore alla media europea.  

Inoltre l’emissione di questi titoli aveva, e probabilmente ha ancora oggi, la finalità di aumentare la quota di debito pubblico detenuta da investitori domestici. La crisi del debito del 2011 aveva infatti causato un allargamento dello spread fino a 500/600 punti, dopo le massicce vendite di bond italiani soprattutto da parte di investitori stranieri.

 

BTP ITALIA: quotazioni, rendimento e cedole

 

La regola base è uguale per tutti i BTP Italia: cedole semestrali e capitale agganciati all’inflazione rilevata tra gli 8 e i 2 mesi prima del pagamento.   La rivalutazione di entrambi avviene sulla base dell’indice ISTAT sui prezzi al consumo per famiglie di operai e impiegati (FOI) con esclusione dei tabacchi. E’ importante sottolineare che in relazione alla cedola BTP Italia e BTPi€, ovvero i titoli agganciati all’inflazione europea, sono tra loro molto diversi. Mentre questi ultimi infatti pagano ogni sei mesi solo la rivalutazione cedolare, le cedole del BTP Italia comprendono anche la rivalutazione del capitale permettendo un recupero immediato dell’inflazione. E questo fa una grande differenza.

Fino a che il rialzo dei prezzi resta contenuto infatti il recupero del capitale può anche essere differito di qualche anno e totalizzato tutto al rimborso, ma quando ci sono salite molto importanti, come quella post-Covid ad esempio, (rappresentata nel grafico sottostante, che abbiamo preso dal sito inflation.eu ) nel Btp Italia una cedola che eroghi anche la rivalutazione del nominale permette un rientro differito di soli pochi mesi. 

 

Dati di inflazione italiana dal 1991 al 2023, in relazione al BTP Italia

 

BTP Italia 2025: il primo in scadenza

 

Il Btp Italia maggio 2025 (ISIN IT00005410912) è stato emesso 5 anni fa e andrà in rimborso tra due mesi. Nonostante il tasso di inflazione fosse stato molto basso fino a pochi mesi prima, proprio a ridosso dell’emissione ci furono tensioni sui prezzi che fecero optare per una cedola reale più elevata e pari all’1,4%. L’emissione fu pertanto una delle più sottoscritte, con quasi 12 miliardi di controvalore totale. Il sentiero dei prezzi riprese poi a calare fino a inizio 2021, a partire da cui l’inflazione iniziò a risalire e poi a correre in tutto il mondo. Per il Btp Italia mag 2025 il capitolo quindi va a chiudersi.

 

Il meno apprezzato:  BTP Italia maggio 2026

 

Nel 2018, nel parco dei BTP Italia, il MEF emette il BTP maggio 2026 (ISIN IT5332835), con scadenza 8 anni e la cedola reale di 0,55% che è la più bassa esistente. Probabilmente in ragione del fatto che ad esso sia legata la cedola reale più bassa di tutte, questo titolo risulta uno dei titoli meno trattati sul mercato, insieme al titolo omonimo con scadenza l’anno successivo, di cui parliamo appena sotto.

 

 BTP Italia 2027: cedola bassina

 

L’anno successivo nel mese di ottobre, e sempre in quota Btp Italia il dipartimento del Tesoro colloca il BTP 2027.  Il titolo ha una durata di 8 anni e un tasso cedolare reale annuo dello 0,65%. Il BTP Italia 2027, insieme al suo omologo del 2026, riscontra poco interesse e la bassa cedola garantita ha certamente un peso.

 

 

il boom dei BTP Italia 2028

 

Dopo lo scarso interesse riscontrato da parte delle emissioni precedenti e tassi di inflazione rasoterra, per qualche anno il collocamento di questa tipologia di titoli fu messo in pausa.  Poi tra l’autunno del 2022 e la primavera dell’anno successivo, complice la feroce risalita dei prezzi post-pandemia, i tempi erano maturi per emettere titoli agganciati all’inflazione.

In meno di cinque mesi, dopo il lascito inflazionistico del Covid, tra il novembre 2022 e il marzo 2023 vennero emessi il Btp Italia novembre 2028 e a seguire il Btp Italia marzo 2028.

Il primo ha una durata di sei anni e una cedola reale del 1,6%, il secondo invece ha una vita quinquennale e una cedola reale del 2%, la più elevata di sempre.  Proprio per questa ragione sono tra i Btp Italia più ricercati dagli investitori.

Sia il Btp marzo 2028 sia il Btp novembre 2028 suscitarono in collocamento grande entusiasmo raccogliendo 10 miliardi di sottoscrizioni il primo e addirittura 12 miliardi il secondo.

Per quanto riguarda invece il Btp Italia a più lunga scadenza oggi esistente, ovvero quello in scadenza a maggio 2030, invece abbiamo scritto e dedicato un approfondimento specifico che potete trovare qui.

 

il mef valuta la prossima emissione di btp italia

 

Contrariamente a quanto indicato in precedenza nelle linee guida di gestione del debito pubblico del 2025 del MEF si fa esplicito riferimento ad una prossima emissione di Btp Italia.

Nel documento  si fa esplicito riferimento al fatto che poiché verrà scadenza il BTP Italia maggio 2025 per circa 18,5 miliardi di euro,  al fine di continuare a soddisfare la domanda degli investitori istituzionali e retail e di fornire uno strumento
ormai consolidato di protezione dei loro risparmi, il Tesoro valuterà l’opportunità di effettuare almeno un’emissione di BTP Italia, riservandosi la massima flessibilità nella scelta della scadenza più opportuna per il nuovo titolo.

 

 

BTP Italia: rendimento netto e cedole

 

Le cedole di questa tipologia di titoli si calcolano attraverso l’utilizzo di un coefficiente di indicizzazione Btp Italia reperibile direttamente sul sito del MEF e disponibile per ciascuna emissione. Basta moltiplicare la cedola reale e il capitale nominale investito per il coefficiente di indicizzazione per trovare l’ammontare esatto della cedola in pagamento, ciascuna con le proprie scadenze. Se volete avere un esempio concreto leggetevi l’approfondimento sul BTP Italia 2030 e guardate come sono stati effettuati i calcoli. 

 

il BTP Italia conviene?

 

Questa tipologia di titoli è utile per proteggere il risparmiatore da tassi di inflazione che possono erodere il valore dei propri risparmi. In linea di massima pertanto un BTP Italia conviene perché può essere un utile alleato per agganciare il rendimento del proprio investimento ad un parametro economico di difficile previsione quale l’inflazione. E’ arduo però stabilire a priori se un BTP targato Italia renderà di più o di meno di un BTP tradizionale a tasso fisso lungo tutto il corso della sua vita. Lo scopo e la convenienza di avere Buoni del Tesoro Poliennali Italia è quello di proteggersi da livelli sostenuti di inflazione nel tempo, e non quello di guadagnare il massimo possibile. Se non ci fosse inflazione, o se questa fosse inferiore alle aspettative è certo che a posteriori il rendimento del Btp Italia potrà risultare inferiore a quello dei titoli a tasso fissa.

 

che succede al btp italia se non c’è inflazione

 

Come ben sottolineato anche sul sito del MEF  nella sezione relativa alle FAQ sul BTP Italia, in caso di deflazione, le cedole sono comunque calcolate sul capitale nominale investito, quindi con una protezione estesa non solo alla quota capitale, ma anche agli interessi.

 

premi fedeltà diversi

 

Il premio fedeltà erogato ai possessori di BTP Italia vale solo per coloro che hanno sottoscritto il titolo in emissione e lo deterranno ininterrottamente fino a scadenza. Dunque coloro che lo hanno venduto oppure che lo hanno acquistato in un secondo momento o lo compreranno in futuro il premio fedeltà non c’è. Durante il corso degli anni l’ammontare del premio fedeltà di questi è aumentato. Per i BTP Italia aprile 2024, ottobre 2024, 2026 e ottobre 2027 il premio fedeltà è pari allo 0,4%, per i BTP Italia maggio 2025, marzo 2028 e novembre 2028 è pari allo 0,8%.

Fa eccezione il BTP Italia 2030 che beneficia di un doppio premio fedeltà come spiegato nel nostro articolo sul titolo.

 

buone ragioni per avere BTP Italia

 

Ci sono molti buoni motivi per avere in portafoglio i BTP Italia: protezione dall’inflazione futura, tassazione ridotta, esenzione dalle tasse di successione, liquidità e premio fedeltà. Tutte ragioni valide per essere presi in considerazione per una diversificazione di portafoglio. 

Noi di SoldiExpert  SCF crediamo che tutti gli strumenti vadano valutati nel contributo che ciascuno di loro può apportare in ottica di composizione di  portafoglio e non a compartimenti stagni. Anche i BTP Italia possono validamente contribuire alla costruzione di portafogli efficienti e personalizzati in base alle esigenze del singolo investitore.

Per le loro specificità, vi sono casi in cui questi titoli di stato possono essere particolarmente utili tenendo presenti le esigenze di ciascun investitore in base al suo profilo di rischio e al suo orizzonte temporale.

E tu hai BTP Italia in portafoglio? Oppure stai pensando di valutarli?

L’Ufficio Studi di SoldiExpert SCF effettua tutte le analisi utili a offrire ai propri clienti le soluzioni più adatte, minimizzando il costo degli strumenti suggeriti.

Se vuoi un parere esperto e indipendente per i tuoi investimenti contattaci e fai con noi un check-up gratuito del tuo portafoglio.

Salvatore Gaziano

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