A 15 anni dal debutto, il 41% degli italiani dichiara di conoscerlo. Ma conviene investire in Bitcoin?
Dopo fiammate e tracolli che ne hanno caratterizzato l’andamento, negli ultimi mesi il Bitcoin è tornato sotto i riflettori dopo i recenti rialzi e l’approvazione della SEC di alcuni ETF che ne permettono l’acquisto sul mercato senza dover passare da piattaforme di difficile accesso e, a volte, di discutibile sicurezza.
Per chi non lo conosce ancora e non sa come funziona, anche se la criptovaluta più famosa e più longeva al mondo compie ormai 15 anni, ecco una guida.
bitcoin: cos’e’ e come e’ nato
Le origini del Bitcoin sono parzialmente avvolte nel mistero. Dietro la sua invenzione si cela infatti lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, ma nessuno sa con certezza se si tratti di una singola persona o invece di un collettivo, un gruppo di sviluppatori e programmatori che hanno creato la prima criptovaluta al mondo. Il nome Satoshi è un nome maschile molto diffuso in Giappone e, nella sua lingua originale, è composto da due caratteri che evocano i concetti di intelligenza o pensiero unito all’armonia.
Ma esattamente il Bitcoin cos’è? Il concetto esordì in una pubblicazione scientifica del 2008, oggi nota come “Bitcoin Whitepaper” e delineava una nuova forma di moneta digitale decentralizzata, basata su un protocollo crittografico distribuito chiamato blockchain. L’anno successivo, nel 2009, la rete Bitcoin entrò in funzione con la creazione del primo blocco, noto come “blocco genesi” o “blocco 0”, e da allora ha attirato sempre maggiore interesse e si è diffusa in tutto il pianeta. Oggi, a soli quindici anni di distanza dalla sua nascita, chi desidera investire in criptovalute non ha che da scegliere: si contano nel mondo oltre 20 mila criptovalute. Tra esse il Bitcoin non è solo il capostipite ma anche la più diffusa e capitalizzata.
andamento del bitcoin dagli esordi a oggi
Basta osservare il grafico delle quotazioni del Bitcoin per vedere che nei primi anni, questa valuta digitale è rimasta in un circolo molto ristretto. Fino al 2017 inoltrato nessuno sa il Bitcoin cos’è, mentre successivamente, in soli cinque anni, investire in Bitcoin conviene perchè le quotazioni passano da 650$ a 65.000$, centuplicando il loro valore.
Dopo questo volo pindarico, l’annus horribilis per investire in Bitcoin è il 2022: il tutto sembra sgonfiarsi, falliscono alcune piattaforme e alcune criptovalute, gli amministratori delegati e fondatori vanno in galera e dalle stelle si finisce dritti alle stalle. Sembra una partita chiusa e il sistema pare collassare ma alla fine reagisce. Investire in criptovalute conviene dal 2023 a marzo 2024 quando il Bitcoin mette a segno una performance a tripla cifra (+300%) passando da circa 16 mila USD ai 73 mila USD abbondanti, su nuovi massimi di sempre.
bitcoin: cos’e’ e COME FUNZIONA
Cosa significa che il Bitcoin è una criptovaluta? L’etimologia del nome risale alla crittografia, ovvero quella metodologia in grado di rendere illeggibile un determinato testo, a meno che non si sia in possesso di una chiave segreta che ne permette la lettura. In informatica la crittografia serve per proteggere i dati, anche se purtroppo abbiamo visto nel recente passato furti di bitcoin e collassi di piattaforme in un misto di truffa e cattiva gestione.
Una caratterista fondamentale del Bitcoin è che questa valuta digitale non è emessa da una banca centrale, ma viene generata da una moltitudine di utenti sparsi nel mondo grazie all’elaborazione e alla validazione di alcuni algoritmi. Investire in criptovalute conviene secondo i sostenitori del Bitcoin perchè non sono emesse da un istituto monetario centrale. La decentralizzazione comporta però vantaggi e svantaggi: niente controllo significa anche niente protezione.
Un’altra caratteristica propria di questa nuova moneta digitale è il limitato numero di Bitcoin circolanti che arriveranno al tetto massimo di 21 milioni in tutto il mondo. In pratica dunque non sarà possibile emettere nuova moneta così come è stato ampiamente fatto nella storia da parte di tutte le banche centrali in caso di difficoltà del sistema economico. Il Bitcoin è stato concepito per essere una risorsa scarsa, la cui quantità è stata predeterminata.
Investire in Bitcoin conviene a sei mesi dall’evento halving
Quando conviene investire in criptovalute? L’halving di Bitcoin segna un momento perfetto per investire nell’industria delle criptovalute.
Ne è convinto Gianluigi Guida, CEO di Binance Italy – la filiale italiana di Binance, il principale ecosistema blockchain e fornitore di infrastrutture per criptovalute al mondo.
“L’halving di Bitcoin è un evento cruciale per il settore delle criptovalute e per l’intero panorama finanziario – spiega Gianluigi Guida di Binance – poiché riduce l’offerta di nuovi BTC, aumentando così la loro scarsità e influenzandone la domanda e la quotazione. Storicamente, il valore del Bitcoin ha registrato notevoli aumenti nei sei mesi successivi a ciascun evento di halving: questa dinamica sottolinea la risposta del mercato al dimezzamento dell’offerta di nuovi BTC, con una domanda crescente che spesso fa aumentare il valore della criptovaluta”.
il bitcoin e le altre criptovalute
Dopo aver visto gli elementi principali che delineano cos’è il Bitcoin, possiamo dire che oggi, a quindici anni di distanza dalla sua nascita esistono oltre 20.000 criptovalute. La maggior parte di esse è completamente sconosciuta e rimane al momento scambiata all’interno di piccoli gruppi molto ristretti, ma molte di esse sono note a livello internazionale.
La capitalizzazione del totale delle criptovalute negli ultimi anni continua a crescere e a marzo 2024 ha raggiunto il precedente massimo storico a 2.700 miliardi di dollari, dei quali la metà sono ascrivibili al solo Bitcoin. Mentre il Bitcoin traina la corsa raggiungendo nuovi massimi, altre cripto sono rimaste un po’ indietro e alcune addirittura non esistono più: investire in criptovalute non sempre coinviene.
opinioni e considerazioni sul bitcoin
Le difficoltà connesse all’utilizzo e alle prospettive del Bitcoin ne fanno uno strumento di difficile interpretazione, seppur le logiche sottostanti possono rappresentare una vera e propria rivoluzione rispetto alle valute e al sistema di pagamenti tradizionale. Anche il fatto che possa essere preso in considerazione quale asset di investimento richiede un approccio quanto meno critico e prudente soprattutto in considerazione della elevatissima volatilità delle sue quotazioni.
Un portafoglio dinamico per investire sul Bitcoin
Negli ultimi mesi del 2023, su invito anche di alcuni clienti con alto profilo di rischio e interessati al tema abbiamo rivolto maggiore attenzione a Bitcoin e criptovalute come Ethereum. Solo su richiesta e se ne esistono le condizioni per i clienti della consulenza personalizzata di SoldiExpert SCF abbiamo lanciato un portafoglio dinamico per investire sui Bitcoin e su altre criptovalute (sottostanti esclusivamente ETF ed ETC quotati in Europa su Bitcoin, Ethereum, ma anche oro) con obiettivo di un rischio “maggiormente controllato” su questo asset così volatile.
Nel 2024 investire in criptovalute conviene? Secondo alcuni sì, con l’approvazione da parte della SEC – l’autorità dei mercati statunitensi – di tutte le richieste di ETF spot su Bitcoin avanzate da alcune delle più importanti società di gestione del mondo. Questa decisione, presa il 10 gennaio 2024, è arrivata più di 10 anni dopo la prima richiesta presentata dai gemelli Winklevoss.
L’approvazione da parte della SEC ha attratto capitali considerevoli, come mostrano anche i flussi in entrata sul mercato di queste ultime settimane.
Come abbiamo scritto nella Lettera Settimanale di recente, BlackRock, il più importante gestore al mondo, ha chiesto alla SEC il permesso di includere anche ETF fisici su Bitcoin nel suo Global Asset Allocation Fund e c’è chi guarda in questa direzione per spiegare il recente forte rialzo del Bitcoin oltre al fattore tecnico dell’halving (una condizione stabilita nel protocollo di Bitcoin che richiede che la ricompensa di blocco di Bitcoin venga dimezzata), ovvero che l’ingresso delle cripto dalla porta principale di Wall Street ne consentirà una maggiore adozione nei portafogli tradizionali, ma anche nel tempo va considerata che porterà probabilmente a una minore decorrelazione con l’investimento azionario.
investire sul Bitcoin conviene?
Dall’ultima indagine Consob (Febbraio 2023) emerge che il 41% degli italiani afferma di conoscere Bitcoin cos’è e solo il 30% afferma di conoscere le obbligazioni, strumento su cui la maggioranza degli investitori nostrani ha sicuramente investito.
È importante, ricordare che, negli anni passati, investire in criptovalute conviene solo in alcuni momenti: negli anni abbiamo assistito a fortissime salite di questo mercato, ma anche a oscillazioni negative anche superiori al -80% per il Bitcoin che delle cripto è la regina e la più scambiata.
Occorre quindi avere un approccio critico e consapevole a un asset di investimento che merita certamente attenzione ma con la dovuta cautela e cognizione di causa.
L’euforia che attualmente infatti caratterizza il Bitcoin rischia di trasformarsi in un pericoloso boomerang in caso di accadimenti nefasti su scala mondiale quali furti di codici o hackeraggio/collasso del sistema. O un problema reputazionale, che coinvolga un operatore e contagi la credibilità di tutto il settore.
Il nostro invito è pertanto quello di essere prudenti e rimanere con i piedi per terra. Conoscere il Bitcoin, cos’è e come funziona aiuta, ma non basta per dire che investire in criptovalute conviene sempre.
