Investire sul Forex, quello che devi sapere e non ti dicono

Capire come investire sul Forex, non è facile. In tanti pensano che sia più agevole operare sui cambi piuttosto che su azioni o derivati, ma non è così. Anzi, ci sono cinque idee sbagliate che vi possono portare del tutto fuori strada. Ecco quali sono

Da alcuni anni un crescente numero di investitori fai-da-te si è buttato a investire sul Forex o in qualche modo si è interessato alla negoziazione online dei cambi. Pensando di aver trovato un modo più semplice e meno impegnativo di guadagnare rispetto all’operatività su azioni o derivati. Ma investire sul Forex è complesso e difficile.

Un importante analista ha detto, per esempio: “Non esistono esperti di Forex. Esistono esperti di euro-dollaro o di dollaro-yen. Perché ogni cambio ha la sua storia e variabili molto diverse che impattano sui suoi corsi”. Ma, soprattutto, per capire davvero il cosa significa investire sul Forex bisogna partire dal presupposto che non è sempre quello che sembra. Questa analisi di SoldiExpert SCF vi aiuterà quindi a comprendere meglio come investire nel Forex e quali sono i suoi aspetti meno conosciuti, le sue potenziali trappole e i suoi vantaggi.

 

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Come si è arrivati a investire sul Forex

 

Per arrivare a comprendere a fondo come si è arrivati a investire nel Forex dobbiamo partire da lontano. Dal commercio delle nazioni alla negoziazione sul Forex, significato e storia hanno una grande importanza per capire i fondamenti della negoziazione in cambi. Prima ancora di definire cosa comporta investire sul Forex, iniziamo con un po’ di storia per capire il terreno di gioco, le logiche e chi muove questo mercato.

La Seconda Guerra Mondiale mise in crisi il sistema di convertibilità di dollaro e sterlina con l’oro, e nel 1944 vennero firmati i famosi accordi di Bretton Woods. Nacque il Fondo Monetario Internazionale (FMI) come ente responsabile dell’equilibrio tra le monete. Ma, soprattutto, venne stabilito un rapporto fisso tra le valute e il dollaro, a sua volta legato all’oro. I cambi erano quindi sostanzialmente fissi.

Il sistema durò tuttavia meno di trent’anni: nell’agosto 1971 gli Stati Uniti annunciarono la fine della convertibilità con l’oro. Da questo momento i cambi furono liberi di fluttuare seguendo le leggi della domanda e dell’offerta. Nel 1971 vennero quindi poste le basi che avrebbero portato negli Anni ’90 alla possibilità per tutti di investire sul Forex online.

 

 

Se non è un mercato, come investire sul Forex?

 

Per acquistare beni e servizi di un altro Paese è necessario andare in banca e procurarsi soldi nella valuta di quel Paese. Quindi, le banche sono il perno centrale attorno a cui ruota lo scambio di valute. Ricevono e forniscono enormi flussi di valute diverse da e verso milioni di aziende e di utenti privati. Le banche “oliano” e tengono vivo il commercio internazionale. Investire sul Forex vuol dire quindi investire in questo “scambio di valute tra banche”. Ma non è un mercato regolamentato. La parola “Forex” è una contrazione dell’espressione “foreign exchange”, che significa semplicemente “scambio estero”.

Ma se non è un mercato, come investire sul Forex? Il Forex non è un luogo centralizzato (anche virtuale) in cui tutti si trovano e, seguendo regole codificate, si stringono accordi vincolanti. È invece un “circuito di scambio” non centralizzato. Come investire sul Forex, quindi?

Per negoziare le valute, le banche hanno al loro interno dei desk che trattano telefonicamente (sì, usano il telefono) con le altre banche. Prezzo e quantità vengono poi immessi in un circuito digitale in cui si forma un prezzo di riferimento “di mercato” (non vincolante) per ogni cambio. Quando si usa l’espressione investire sul Forex, è quindi importante ricordarsi che non è corretto parlare di “mercato” perché si tratta di un circuito aperto. Più simile alla Vucciria di Palermo piuttosto che all’NYSE di New York.

 

 

FOrex: come funziona il tasso di cambio

 

Se quindi il Forex non è un mercato, il trader che effettua degli investimenti Forex cosa negozia? Ciò su cui speculano i trader che decidono di investire sul Forex è la “variazione del tasso di cambio”. Il tasso di cambio negli investimenti Forex è il rapporto tra due valute, per esempio tra euro e dollaro.

Ogni valuta nel circuito aperto chiamato Forex ha un prezzo rispetto alle altre valute. Le valute hanno un tasso di cambio rispetto al dollaro, considerato la valuta internazionale di riferimento, e questi tassi vengono appunto definiti “cambi”. Invece, quando si decide di investire sul Forex e si rapportano due valute che non siano dollari, si parla di “cross”. Ciò perché il calcolo del loro tasso di cambio è un “incrocio” (traduzione del termine “cross” in italiano) dei rispettivi tassi rispetto al dollaro.

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Investire sul Forex significa anche scegliere come sottostante i cambi più scambiati e più liquidi. Per il Forex, su cosa investire lo indica soprattutto la liquidità. Si tratta dei cosiddetti cambi “major” cioè i rapporti, più liquidi e più scambiati, tra le valute delle economie mondiali più importanti. Cioè euro-dollaro USA (EUR/USD), dollaro USA-yen (USD/JPY), sterlina-dollaro USA (GBP/USD, soprannominato cable) e dollaro USA-franco svizzero (USD/CHF). A questi si sono successivamente affiancati dollaro australiano-dollaro USA (AUD/USD), dollaro USA-dollaro canadese (USD/CAD) e dollaro neozelandese-dollaro USA. In Italia, chi decide di investire sul Forex si concentra in prevalenza sul trading sull’EUR/USD.

 

Due strategie per investire sul Forex

 

Ogni valuta rappresenta (e condiziona) lo stato di salute dell’economia di un Paese. E i rapporti (cambi) tra valute, rappresentano lo stato del rapporto tra due economie. EUR/USD è la spia dello stato dei rapporti commerciali e politici degli Stati Uniti con i 20 Paesi dell’UE che hanno adottato l’euro (da luglio 2022 anche la Croazia). Per il trader questa considerazione è molto importante. Serve infatti a chiarire che vi sono almeno due strategie per investire sul Forex.

La negoziazione in cambi infatti ha due facce: speculazione di breve e investimento lungo periodo. Quella speculativa è dovuta alla forte e costante volatilità che il Forex registra nel breve e brevissimo periodo (a causa delle numerosissime variabili e notizie che vi impattano ogni secondo). Quella invece più di investimento, si manifesta con stabili tendenze di medio e lungo periodo. Quest’ultima deriva dal fatto che il rapporto tra le economie di due Stati impiega anni per modificarsi.

È anche possibile sfruttare allo stesso tempo le due strategie di breve e lungo periodo per investire sul Forex, cavalcando la volatilità day-by-day ma impostando anche operazioni di più lungo respiro.

 

 

I miti da sfatare per puntare ai migliori investimenti Forex

 

Per effettuare i migliori investimenti Forex bisogna tenere presenti alcuni miti da sfatare.

Il primo: il Forex è così grande da non essere manipolabile. Falso. Da decenni, attraverso i primi 10 gruppi bancari attivi sul Forex passa circa il 70% dei volumi. Le sanzioni contro i ‘cartelli’ delle banche attive nell’investire sul Forex si sono infatti susseguite negli anni (cartelli “Essex Espress”, “Three Banana Split”, “Semi Grumpy Old Men” e altri), con condanne da milioni di dollari per molti dei gruppi bancari presenti nella tabella qui sotto.

Il secondo: il Forex è aperto 24 ore su 24. Falso. Ogni giorno gli intermediari bloccano le negoziazioni per alcuni minuti (dalle 17:00 ore di New York, cioè dalle 23:00 ora italiana) per il cosiddetto “roll over” (aggiornamento dei tassi). Ogni valuta, infatti, incorpora un tasso d’interesse, positivo o negativo, che ogni notte viene ricalcolato dagli intermediari con quello del nuovo giorno. Se la differenza è positiva la accreditano al cliente, se è negativa è il cliente che paga. Questo swap (inversione dei tassi) deve essere sempre tenuto presente dal trader.

Di seguito, le prime 10 banche ordinate per quote di mercato sul mercato Forex secondo l’ultimo sondaggio sul Forex di Euromoney del 2022.

Investire nel Forex i primi 10 gruppi finanziari sul Forex

 

l’ Accessibilità del Mercato Forex

 

Oggi, il mercato Forex è estremamente accessibile. Con un deposito minimo di soli 10$, chiunque può iniziare a investire sul Forex e a fare trading. È possibile aprire un conto direttamente dal proprio computer, grazie ai broker online che semplificano il processo di registrazione e verifica. Tuttavia, questa facilità d’accesso non implica che sia un mercato semplice: in realtà, investire sul Forex è molto complesso e volatile.

Sebbene il mercato Forex sia facilmente accessibile, non bisogna sottovalutare i rischi che comporta. I trader principianti, se non adeguatamente istruiti o informati, possono perdere molti soldi investendo sul Forex come primo mercato. Il rischio di incorrere in gravi perdite è alto.

La complessità e la volatilità del Forex richiedono una comprensione profonda delle dinamiche di mercato e una strategia di gestione del rischio solida.

Anche se l’uso di un conto demo è un ottimo modo per acquisire esperienza senza rischiare denaro reale, esso non risolve tutti i problemi. Operare sui mercati reali è molto più difficile, soprattutto a livello psicologico. Le emozioni come stress, paura e avidità possono influenzare significativamente le decisioni di trading quando si rischiano soldi veri. Il conto demo può aiutare a sviluppare competenze tecniche, ma non può replicare la pressione emotiva di operare con capitale reale.

 

Quanto investire sul Forex?

 

Quando vi chiedete quindi “Quanto investire sul Forex?”, considerate che la cifra dipende dalla vostra esperienza in questo settore, ma anche da un’altra pericolosa falsa credenza legata al Forex. Cioè che i Forex broker sono intermediari puri e si limitano a fornire un servizio di trading senza conflitti d’interesse. Falso.

A differenza di quanto avviene sui mercati regolamentati, i Forex broker offrono un tipo di negoziazione che si svolge direttamente con loro. Quando decidete di investire sul Forex, il vostro broker online funge da market maker. Quindi è la vostra controparte diretta. Esattamente come nel gioco d’azzardo al casinò: tutto quello che perdete il broker lo incassa e tutto quello che guadagnate il broker lo perde.

I Forex broker, quindi, non basano il proprio guadagno sul flusso di commissioni, ma sul flusso di clienti. Nuovi clienti depositano, perdono, si ritirano, quindi ne devono sempre arrivare di nuovi. Eccezioni a questo modello ci sono, ma sono davvero poche, e per lo più legate a grandi gruppi finanziari quotati in borsa. E poiché questo è il modello di business, quale potrebbe essere l’interesse del broker: aiutare il trader a investire sul Forex in modo sempre più efficiente o spingerlo a perdere il suo capitale il più velocemente possibile?

 

 

Attenti alla trappola delLa leva

 

Una volta compreso il fatto che i broker Forex operano “contro” il cliente, bisogna capire come ciò viene fatto. I sistemi principali dono due: il tutor e la leva.

Il tutor è un “assistente” che vi contatta telefonicamente con frequenza per consigliarvi operazioni “vantaggiose”. La leva è uno specchietto per le allodole che illude di poter investire sul Forex con pochi soldi guadagnando come se se ne avesse tanti. Il concetto di leva finanziaria che viene offerto dai broker online (e che seduce molti di coloro che vogliono investire sul Forex) consente in effetti di poter operare con capitali molto più elevati di quelli di cui si dispone realmente.

Ciò grazie a leve anche di decine e decine di volte il capitale versato. Ma questo “servizio” non rende più facile guadagnare sul Forex, perché aumenta a dismisura il rischio e rende più devastanti le perdite se qualcosa va storto.

Per i broker questa leva finanziaria offerta fa parte degli strumenti con cui i broker incrementano i propri ricavi. E le statistiche dicono chiaramente che il trader sul Forex ne esce con le ossa rotte (oltre il 75% dei conti in perdita). Un tipo di operatività, quindi, assolutamente sconsigliata alla maggior parte dei risparmiatori.

 

L’investimento Forex si paga con lo spread

 

Rispetto al trading sui mercati regolamentati, investire sul Forex prevede piattaforme operative senza book profondo. Non c’è quindi una lista di offerte a diversi livelli di prezzo, ma un unico livello di bid e ask. Inoltre, viene molto reclamizzato il fatto che sul Forex non siano applicate commissioni. Si tratta però di una falsità “tecnica”.

L’investimento Forex si paga con lo spread che il broker aggiunge al tasso che viene visualizzato dal cliente. Lo spread si calcola in PIP, acronimo che indica il punto di minima variazione. È la quarta cifra decimale del prezzo indicato (nel caso sia quotata con solo due cifre decimali come lo yen, è la seconda).

Per esempio, se per investire sul Forex l’euro-dollaro passa da 1,1234 a 1,1235, si dice che è aumentato di un PIP. Se lo spread che il broker mi applica è di 1 PIP e compro 1.000 dollari a 1,1234, spenderò 1.123,5 euro, con una commissione quindi di 10 centesimi. Mediamente un broker Forex applica da 1 a 3 PIP (di più per cambi o cross poco scambiati). Un broker con ECN (circuito di scambio esterno che fornisce il prezzo) applicherà invece spread più bassi (anche sotto 1 PIP) ma con l’aggiunta di una commissione fissa di qualche euro dovuta ai costi di partecipazione all’ECN.

 

 

Un orologio per capire quando investire

 

Chi vuole negoziare cambi deve avere un orologio per capire quando investire sul Forex. Non essendo un mercato centralizzato, non c’è nessuno che chiuda la porta e spenga la luce alla fine della giornata. C’è però sempre un luogo del globo in cui è giorno, con trader e dipendenti di banche e istituzioni finanziarie al lavoro. E in cui è sera, con uffici che chiudono e trader e dipendenti che se ne vanno a casa.

Per questo motivo il volume di negoziazione delle varie valute cambia nel corso della giornata. In Europa si inizia alle 8 del mattino, quindi i volumi su euro, sterline e franco svizzero da quell’ora crescono. Verso le 15 ora italiana si aprono gli uffici USA della costa orientale (New York) e via via fino alla costa occidentale (California). Poiché verso le 18 ora italiana gli uffici in Europa chiudono, il picco massimo di transazioni sulle major lo si ha tra le 15 e le 18.

Dalle 19 sono attive solo le finanziarie USA, a cui si aggiungono poi gli operatori neozelandesi (NZD) alle 22 e poi, dalla 1 del giorno dopo, Australia (AUD) e Giappone (yen). Ecco perché per decidere quando investire nel Forex è necessario tenere d’occhio l’orologio. Questi orari conferiscono al Forex un vantaggio rispetto ai mercati regolamentati del Vecchio Continente. Permette infatti anche a chi ha un lavoro come dipendente, di operare qualche ora di sera o di notte, comunque al fuori dall’orario di lavoro.

 

Considerazioni finali e opinioni

 

Investire sul Forex non è la strada più semplice verso la ricchezza, e questo vale per tutti i mercati finanziari. La leva finanziaria, sebbene possa aumentare i guadagni, amplifica anche le perdite, potendo portare a perdite superiori al capitale investito. Oltre alla complessità intrinseca del mercato Forex, quando si decide di investire sul Forex scegliere un broker Forex poco affidabile può mettere a rischio il tuo capitale, specialmente in caso di shock di mercato che possono portare al fallimento del broker stesso.

Inoltre, dovrete essere sempre pronti a gestire l’imprevisto. Eventi rari e imprevedibili, conosciuti come “cigni neri”, possono avere un impatto devastante sul mercato. Per investire sul Forex, è necessario abbandonare schemi rigidi e imparare a convivere con l’incertezza.

Se state considerando l’inserimento di strumenti in valuta estera nel vostro portafoglio o se già ne possedete, è prudente consultare esperti per un parere qualificato e imparziale. Contattateci per un check-up gratuito del vostro portafoglio e ricevete consigli adeguati alle vostre esigenze di investimento.

 

Ha collaborato all’analisi Andrea Fiorini

 

 

 

Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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