Se ogni mese riusciamo a risparmiare qualcosa dal nostro stipendio mensile e/o abbiamo paura di investire in Borsa nel momento sbagliato è probabile che chiedendo un consiglio in banca o a un consulente finanziario ci venga proposto un PAC ovvero un Piano di Accumulo del Capitale. Un investimento a rate ogni mese più o meno dello stesso importo nel medesimo strumento finanziario. Ma quale?
pac in etf o in fondi? Il risultato è molto diverso
Se chiedete alla banca su che strumento investire per costruite a rate il vostro capitale, in 99 casi su 100 vi consiglierà un fondo comune di investimento o una serie di fondi d’investimento. Invece, se chiedete a un consulente finanziario indipendente come investire a rate piccole somme, quasi sicuramente vi suggerirà un PAC in ETF. Molto difficilmente un consulente indipendente vi consiglierà uno o più fondi comuni di investimento per il vostro piano di accumulo di capitale per una ragione molto semplice: i costi.
I piani di accumulo in ETF infatti vi faranno risparmiare una marea di costi senza nulla togliere ai vostri potenziali guadagni. Anzi, sempre più ricerche effettuate negli ultimi due/tre decenni hanno dimostrato che nella maggior parte dei casi gli ETF hanno performance migliori dei fondi comuni di investimento.
E dunque, per un piano di accumulo, ETF o fondi? Numeri alla mano, la somma di cui si può disporre alla fine del piano può essere molto diversa.
Come SoldiExpert SCF, società di consulenza finanziaria indipendente, abbiamo ipotizzato di investire per 10 anni 3000 euro all’anno sulle azioni mondiali attraverso ETF o fondi comuni di investimento e il risultato è clamoroso. Investendo in ETF il capitale finale è stato di oltre 58.000 euro mentre con il fondo peggiore il risultato è stato di appena 44.000 euro e con il fondo migliore di 51.000 euro.
pac in etf, per investire un tot tutti i mesi
Quando il capitale è piccolo dunque, investire a rate tramite un PAC è la soluzione migliore. Ma se potete scegliere quindi, meglio fare un PAC in ETF che su fondi comuni di investimento. Abbiamo visto che il risultato può essere molto diverso tra un PAC in ETF o fondi. Solo per via dei maggiori costi del fondo rispetto all’ETF potreste guadagnare fino al 30% in meno.
In tanti si stanno affrancando dai consigli di investimento della propria banca, che propone i più costosi fondi rispetto ai più convenienti ETF. Puoi iniziare a conoscere questi strumenti e verificare perché gli ETF sono migliori dei fondi anche quando si investono piccole somme, scaricando questa guida sugli ETF.
cosa sapere prima di fare un pac in etf o fondi
Quali sono le cose importanti da sapere quando investi a rate su un fondo o un ETF? Sia sui PAC in ETF sia su quelli in fondi si pagano dei costi di gestione che, gravando sui prodotti, ne riducono i guadagni. Le commissioni di gestione si pagano alla società che “confeziona” e gestisce il prodotto, ovvero all’emittente nel caso degli ETF, o alla società di gestione nel caso dei fondi. E’ lampante che maggiore è il costo del prodotto, minore è il guadagno potenziale per il cliente.
Tra fondi ed ETF chi sottrae di più al risparmiatore? Senza dubbio il fondo. Ma allora, se l’ETF costa meno al risparmiatore, perché le banche consigliano il prodotto più costoso? La risposta è molto semplice. Parte di questo costo di gestione che grava sul fondo viene retrocesso e diventa parte dei ricavi della banca, mentre consigliando un ETF la banca non guadagna nulla sulle commissioni di gestione che gravano sul prodotto.
Se fare un PAC in ETF o in FONDI è una domanda che ci viene posta molto spesso, soprattutto quando facciamo analisi ad hoc nel servizio di consulenza una tantum che offriamo ai nostri clienti.
Spesso ci sentiamo porre domande su temi come questi: quale strumento finanziario è meglio scegliere in base al capitale che si ha a disposizione, quanto versare ogni mese, a quale banca appoggiarsi, se ci sono offerte particolari per i giovani o da parte di determinati emittenti.
i vantaggi di un pac in etf
In parole semplici, PAC è l’acronimo di Piano di Accumulo del Capitale. Si tratta di un servizio che viene offerto ai risparmiatori da banche e intermediari finanziari che consente di investire ratealmente su uno o più strumenti finanziari. Scegliendo per esempio degli ETF come oggetti del nostro investimento, alla firma del contratto con la banca ci impegneremo a versare ogni mese una cifra più o meno fissa, in modo da accumulare nel tempo un capitale sempre maggiore.
A differenza del normale fondo comune d’investimento, l’ETF è quotato in borsa e può essere negoziato come un’azione. Il PAC in ETF, per investire una somma tutti i mesi è una delle soluzioni potenzialmente più efficienti.
pac in etf, strumenti liquidi e poco costosi
Se scelto bene e ben gestito, i vantaggi di un piano di accumulo con ETF sono molteplici: investi piccole cifre e hai a disposizione strumenti liquidi, versatili e poco costosi.
Rispetto ai fondi d’investimento a gestione attiva (cioè in cui un gestore aggiorna costantemente il portafoglio su cui il fondo investe) si sente spesso dire che il limite degli ETF sia il fatto che seguono pedissequamente il benchmark assegnato. Quest’ultimo può essere un indice, un paniere di titoli, una materia prima o altro.
Che si tratti di un limite reale non è nella maggior parte dei casi verificato, dato che la gestione attiva si paga profumatamente (quindi sottrae al cliente una bella fetta di eventuali guadagni) e spesso non riesce a fare meglio di indici come il FTSE MIB, l’S&P500, o di materie prime come l’oro o il petrolio.
le commissioni di acquisto nel piano di accumulo: etf e fondi
Aspetti molto rilevanti da considerare riguardano le commissioni di acquisto dei PAC in ETF e la questione fiscale.
Quest’ultima è facilmente risolta visto che i guadagni ottenuti coi PAC in ETF e quelli sui fondi sono tassati al 26%: da questo punto di vista quindi c’è assoluta parità.
Per quanto riguarda invece le commissioni fare un PAC in ETF hai dei costi legati alle spese di intermediazione ovvero le commissioni di acquisto. Ciò che va appurato con la banca e l’intermediario è quanto si paga mensilmente per comprare la quota di EFT facente parte del PAC. Nel caso invece dei fondi d’investimento, o sicav, la banca o il consulente finanziario che ve li propone potrebbe parlarvi di pagare anche una commissione d’ingresso, (sempre scontabili fino al 100% ma molti risparmiatori non lo sanno e accettano passivamente di pagarle) o delle spese amministrative e perfino delle commissioni di uscita e anche commissioni di performance.
Tutte queste spese ci appaiono insensate e ingiustificate. Per questo motivo come consulenti finanziari indipendenti vi invitiamo ad analizzare bene quello che vi viene proposto, fare dei confronti o richiederci un’analisi che offriamo gratuitamente per i primi 30 minuti e nel confronto preferire gli ETF, molto più trasparenti nella maggior parte dei casi.
il caso dei pac CON ETF MULTI-ASSET
Se si opta per fare un PAC in ETF basta acquistarne quote scaglionate nel tempo. Si può scegliere di comprare a intervalli mensili, trimestrali, semestrali o anche annuali. Si può optare sia per un unico strumento, come ad esempio nel caso di un singolo strumento un ETF azionario mondiale oppure si può attuare una diversificazione fra azionario e obbligazionario. In quest’ultimo caso un’opzione interessante sono i PAC multi-asset che con un unico strumento consentono di prendere una posizione bilanciata con differenti profili di rischio. In alternativa ci si può costruire un piccolo portafoglio di ETF o di fondi su cui effettuare un PAC ma fate sempre molta attenzione ai costi.
Ci sono modi per ridurre in parte i costi d’intermediazione nel caso di un PAC in ETF o fondi? Nel caso degli ETF si. Alcune banche online, come vedremo poco sotto, offrono una tariffa speciale nel caso di Pac con ETF. In caso contrario l’acquisto di un ETF segue le condizioni normali previste per le altre spese di compravendita, ad esempio lo 0,19% con minimi e massimi per lotto in base alle condizioni offerte dalla banca o dal broker online.
l’etf replay di fineco
Con il piano Replay, Fineco è stata una delle prime banche online a offrire un servizio mirato all’investimento automatico per PAC in ETF. Questo consente di accumulare il proprio capitale su uno o più ETF, tramite piccoli investimenti mensili e con commissioni fisse più basse. Ma sotto una certa soglia di capitale investito non è conveniente a meno di non essere molto giovani.
Una volta scelto un ETF o una combinazione di ETF, che sia coerente con il proprio profilo di rischio, con ETF Replay l’investitore non deve far altro che decidere un ammontare prefissato da investire periodicamente nel portafoglio di ETF precedentemente individuato.
In base all’ammontare che si deciderà di investire periodicamente e a come si vorrà comporre il piano si potrà decidere qual è il piano più adatto. I costi sono:
- 2,95€ al mese, se il tuo PAC include 1 o 2 ETF;
- 6,95€ al mese, se il tuo PAC include dai 3 ai 6 ETF;
- 13,95€ al mese, se il tuo PAC include dai 7 ai 12 ETF.
C’è da aggiungere che da alcuni mesi il piano Fineco Replay, ovvero il PAC in ETF, è diventato completamente gratis per gli under 30.
per capitali diversi, pac in etf diversi
Per minimizzare i costi, se si investono somme non superiori ai 200-300 euro mensili, è preferibile evidentemente orientare la scelta verso un portafoglio costituito da uno o due soli ETF.
Si possono quindi ipotizzare tre livelli di capitale da investire, fino a 2-300 euro al mese, da 300 a 1000 euro e infine oltre 1000 euro. Nel primo caso si consiglia l’utilizzo di un solo ETF, nel secondo non più di cinque ETF, nel terzo fino a 10.
Ovviamente, trattandosi di ETF quotati, il prezzo di acquisto potrà variare e ogni mese sarà diverso.
come procedere concretamente con il PAC in ETF
Nel caso di quanto offerto dalla piattaforma Fineco, si potranno selezionare uno ad uno gli strumenti che si vorranno inserire nel proprio PAC in ETF. Ce ne sono diverse migliaia a disposizione e si possono ricercare per nome oppure in base al loro codice ISIN.
Successivamente si dovrà stabilire la modalità di investimento, tra 3 opzioni differenti:
- Per quantità: in questo caso si fissa il numero preciso di quote dell’ETF che si vogliono acquistare. Ad esempio 120 quote dell’ETF X e 25 quote dell’ETF Y. Poiché il prezzo di ogni ETF varia di continuo, la quota investita potrà essere sarà diversa di mese in mese.
- Per importo: in questo caso si indica un importo di riferimento da investire mese per mese su ogni ETF. Questo importo non coincide esattamente con l’importo che verrà investito: se ad esempio vuoi investire 200 euro sull’ETF Y, ma il suo prezzo è pari a 80 euro, Fineco ti farà acquistare solamente 2 quote dell’ETF, per un valore pari a 160 euro.
- Con bilanciamento: in questo caso non si indica l’importo da comprare su ogni singolo ETF, ma l’importo complessivo che si vuole investire ogni mese attraverso il Piano Replay. Si dovrà inoltre scegliere il peso percentuale che ogni ETF dovrà avere sul tuo portafoglio totale Replay. Così facendo, il sistema effettuerà il calcolo e acquisterà mese per mese la quantità giusta di ogni ETF per raggiungere e mantenere nel tempo la ripartizione prescelta.
Poiché, inoltre, l’ordine di negoziazione impostato viene inviato solo in una data precisa del mese, è possibile disinvestire senza costi né penali fino a cinque giorni prima di questa data. È inoltre possibile sospendere temporaneamente il PAC o smobilitarne anche solo una parte. Se sei interessato puoi trovare qui la tabella completa con i costi.
Strumenti utili per pianificare un PAC: Il Calcolatore del PAC in ETF
Per una scelta informata, è utile avvalersi di strumenti che simulano l’impatto di costi e rendimenti nel tempo. Il Calcolatore del PAC in ETF di JustETF è un valido alleato per visualizzare come un risparmio mensile, anche modesto, possa crescere nel lungo termine, grazie all’effetto dell’interesse composto e alla crescita del mercato.
L’utente deve inserire l’importo del risparmio mensile, la durata dell’investimento (cioè l’orizzonte temporale), le eventuali commissioni applicate dal broker per l’acquisto e i costi annuali del fondo (TER). Inoltre, è necessario fornire una stima del rendimento annuo atteso, basata sui dati storici o su aspettative future di mercato.
Esempi di calcolo di un PAC in ETF
Per comprendere meglio l’utilità del calcolatore, vediamo alcuni esempi concreti che mettono a confronto diverse ipotesi di investimento.
Ipotizziamo che un investitore intenda risparmiare 100€ al mese per un periodo di 30 anni, investendo su un ETF azionario globale diversificato in modo ricorrente con un rendimento annuo stimato del 4% e costi di gestione annuali (TER) pari allo 0,12%.
Investendo 100 euro al mese per 30 anni, l’importo complessivo investito sarà di 36.000€. Al termine dei 30 anni, grazie all’incremento di valore generato dalla crescita del mercato, il patrimonio complessivo sarà di 68.159,16€, al netto dei costi. I costi del fondo, in questo esempio, ammontano a circa 1.477,13€. Calcolando il valore al netto dell’imposta del 26% sulle plusvalenze sull’incremento di valore, il risultato finale è di 59.413,72€.
Adesso ipotizziamo che lo stesso investitore decida di aumentare il suo risparmio mensile a 300€ investendo sempre nello stesso ETF, mantenendo lo stesso orizzonte temporale di 30 anni e le stesse condizioni per rendimento e costi. Investendo 300 euro al mese per 30 anni, l’importo complessivo investito sarà di 108.000€, con un incremento di valore di 100.908,87€, per un totale di 204.477,49€ al netto dei costi che in questo caso ammontano a 4.431,38€. Il valore finale al netto della tassazione è di 178.241,18€.
PAC in ETF o in fondi? Non c’è gara
Un ulteriore confronto evidenzia l’impatto significativo dei costi di gestione sui rendimenti nel lungo periodo. I PAC in ETF hanno costi di gestione contenuti i fondi no. Cosa succede al montante finale dell’investimento quando i costi da “light” diventano “big”?
Prendiamo in considerazione lo stesso investitore che risparmia 300€ al mese per 30 anni con un rendimento annuo stimato del 4%, ma questa volta il PAC è stato strutturato su un fondo comune d’investimento, sempre sull’azionario internazionale. Abbiamo preso come esempio il fondo comune Anima Valore Globale (IT0000386026) che applica un costo di gestione annuale (TER) del 2,13%.
In questo caso, l’importo complessivo investito rimane di 108.000€, ma il risultato finale al netto dei costi sarà di 144.929,90€, contro i 204.477,49€ ottenuti con un ETF a basso costo dello 0,12%. La differenza è impressionante: oltre 59.000€ in meno, interamente dovuti ai costi di gestione del fondo, che in questo caso ammontano a ben 63978,97€, rispetto ai soli 4.431,38€ del fondo con TER dello 0,12%. Il costo del fondo si è “mangiato” un quarto del rendimento!
Il valore netto finale al netto dell’imposta sul capital gain è pari a 118.693,59€ (contro i 178.241,18€ netti dell’esempio precedente, stiamo parlando di 60.000 euro di differenza ribadiamo, mica bruscolini). Questo confronto sottolinea quanto sia cruciale scegliere ETF a basso costo rispetto a fondi sulle quali gravano commissioni di gestione elevate, in quanto, soprattutto su lunghi orizzonti temporali, i costi possono ridurre sensibilmente il capitale accumulato.
con directa alcuni pac in etf a costo zero
Un altro servizio online interessante di PAC in ETF è quello offerto da Directa Sim. Su Directa si possono acquistare come con qualsiasi banca o broker tutti gli ETF e organizzare i propri investimenti creando acquisti ricorrenti.
Per diversi emittenti e su una selezione di strumenti e importi non inferiori a un minimo stabilito, Directa offre il PAC in ETF a zero commissioni di negoziazione. Le condizioni e le convenzioni sono in continuo aggiornamento, ragione per cui è opportuno consultare la tabella commissionale.
Nel caso di Directa, gli ETF per PAC possono essere negoziati dalla piattaforma DLite. Sono molto semplici da gestire, configurandosi di fatto come un’attività di trading online automatizzato (a un mese o a 15 giorni) di uno o più strumenti contemporaneamente.
Per operare si stabilisce l’importo da investire nel piano di accumulo e si puoi scegliere la frequenza di invio dell’ordine, il 1° o il 15° giorno del mese oppure in entrambe le date.
Se hai dei dubbi su come un PAC come ti può aiutare a investire puoi guardare il breve video indicato.
Ma se vuoi approfondire meglio in base alle tue personali esigenze e necessità ti suggeriamo di fare con noi una consulenza ad hoc. Siamo SoldiExpert SCF, e tramite il nostro servizio di consulenza una tantum possiamo indicarti cosa e come costruire il tuo portafoglio di ETF anche per investire piccole somme e iniziare oggi a costruire il tuo capitale di domani.