Pictet Clean Energy Transition, più che del futuro, un tema del passato

Pictet Clean Energy Transition ha costi elevatissimi e rendimenti a lungo termine decisamente modesti rispetto all'indice generale. Ma è proprio il tema che sembra ormai caduto in disgrazia. Altro che trend del futuro!

Partito a maggio del 2007, il Pictet Clean Energy Transition (LU0280435461) è uno dei vari prodotti tematici della casa di investimento svizzera e raccoglie masse per 2,8 miliardi di Euro, in netto calo rispetto agli oltre 4 miliardi di due anni fa.  Secondo Hans Peter Portner, Head of Thematic Equities, le strategie tematiche di Pictet AM mirano a sfruttare il potenziale delle società che avranno successo in futuro.

Forse in futuro, nel presente vedremo che non è così.

 

pictet clean energy transition: come investe

 

Pictet Clean Energy Transition investe nella trasformazione delle fonti di produzione energetica verso un’economia low carbon concentrandosi su tutta la catena del valore dell’energia pulita. Parliamo quindi di energie rinnovabili, di efficienza energetica e di tecnologie ad esse collegate. Le aziende individuate sono quelle che rispettano poi i criteri ESG e non hanno quindi un’esposizione al carbone, al petrolio e all’energia nucleare superiore al 20%.

 

ancora un benchmark incoerente per un tematico

 

Il  benchmark   con cui Pictet Clean Energy Transition si confronta è il MCSI World e non un indice tematico come ci saremmo aspettati. Come specificato nella documentazione ufficiale infatti l’indice MSCI AC World (USD) viene utilizzato per il monitoraggio del rischio, degli obiettivi e della misurazione della performance.

Così come già espresso in occasione della nostra analisi su Pictet Security, anche per Clean Energy Transition confermiamo la nostra perplessità di aver voluto confrontarsi con un indice che non tiene conto della specificità del settore nonché dei fattori ambientali, sociali e di governance (ESG). Poiché l’individuazione del benchmark è segnaletica dell’universo investibile, per Pictet Clean Energy Transition non ci sembra una scelta coerente. 

 

profilo di rischio corretto

 

L’indicatore sintetico del rischio di Pictet Clean Energy Transition è indicato pari a 5 su una scala di 7, un livello a nostro avviso correttamente indicato visto che si tratta di un azionario mondiale 100% con cambio aperto. Considerati i draw down degli ultimi 15 anni, in cui molti indici azionari si sono dimezzati, il profilo è adeguato.

 

 

spese folli per pictet clean energy transition

 

Il documento con le informazioni chiave, il KID, rilasciato dalla casa di gestione svizzera, indica che le annuali ricorrenti di Pictet Clean Energy Transition sono pari al 2,76% annuo, un livello decisamente elevato per un fondo  tematico che oggi è attorniato di prodotti similari che permettono di accedere al medesimo universo investibile con costi molto più contenuti.

Senza alcuna difficoltà abbiamo infatti reperito strumenti passivi che costano meno di un terzo di Pictet Clean Energy Transition.

 

KID di Pictet Clean Energy Transition

 

 

e risultati deprimenti

 

Come potete vedere nel grafico sotto riportato e tratto dal sito della casa di gestione Pictet Clean Energy Transition ha dato risultati sempre inferiori a quelli del suo benchmark di riferimento. A 17 anni dal lancio infatti un sottoscrittore che avesse investito alla data di partenza del fondo, avvenuta a fine maggio 2007, si ritroverebbe con un capitale incrementato solo del 50%, mentre investendo in uno strumento di replica del benchmark avrebbe quadruplicato il suo investimento.

Osservando meglio l’ultimo triennio è lampante come il divario si sia ulteriormente ampliato a riprova del fatto che gli investitori sembrano essersi ormai disamorati del tema (che secondo Pictet doveva essere un trend del futuro).

 

Confronto tra l'andamento del Pictet Clean Energy Transition e del MSCI World

 

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c’e’ valore in pictet clean energy transition?

 

No. O almeno, noi non lo riscontriamo. Vediamo subito che nella tabella sottostante sono indicate le performance annualizzate del fondo rispetto al suo benchmark in diversi archi temporali. Il dato più drammatico deludente è quello del rendimento dal lancio del prodotto.

Facendo un conto terra terra se avessimo sottoscritto dal lancio Pictet Clean Energy Transition avremmo pagato ogni anno la bellezza del 2,7% per ottenere un rendimento  del 3,6% contro il 7,9% del MSCI World.

Ma ne vale la pena ? Le case di gestione ricordano sempre che i rendimenti passati non sono garanzia di quelli futuri. Mai come in questo caso più che di un’avvertenza si tratta di una speranza.

 

 

 

Il confronto con l’etf analogo regge

 

 

Il confronto tra il Pictet Clean Energy Transition e un ETF analogo questa volta regge. Se osserviamo l’andamento del grafico sottostante in cui paragoniamo i due strumenti possiamo notare che fino ai primi mesi del 2021, il fondo ha sottoperformato il suo ETF di riferimento in misura evidente. A partire però dalla primavera del 2021 Pictet Clean Energy Transition ha dimostrato notevole resilienza è stato in grado di mantenersi stabile in un contesto molto difficile. Un contesto in cui anche gli strumenti passivi hanno performato molto male in un generalizzato clima di diffidenza nei confronti della fattibilità della transizione energetica.

 

 

Confronto tra l'andamento di Pictet Clean Energy Transition e un ETF analogo negli ultimi 10 anni

 

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che dire dunque di Pictet Clean Energy Transition?

 

In conclusione dunque possa possiamo dire di questo fondo? Per prima cosa che certamente non è un tema del futuro perché in tal caso farebbe meglio dell’indice generale mentre fa molto peggio. Incaponirsi con certi fondi che cavalcano le mode del momento e non uscire al momento giusto può essere fatale perché ci fa perdere tutti gli altri temi che passano.

Tendenzialmente a parte forse alcune rare eccezioni i temi e i settori hanno andamenti ciclici più brevi rispetto alla crescita di lungo periodo e come tali andrebbero maneggiati ovvero comprati si ma anche rivenduti.

Anche tu sei pieno di fondi tematici che fanno peggio dell’indice generale? Qualcosa tipo acqua, legno, cloud computing? Li hai comprati quando se li strappavano di mano e ora non sai che farci?

E’ il momento giusto per fare un assessment dei tuoi investimenti e ripartire.

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Salvatore Gaziano

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