Le azioni italiane possono essere comprate sia sulla Borsa Italiana sia, in alcuni casi (ma sono la minoranza), su altre Borse. Le azioni ordinarie Stellantis per esempio sono quotate al New York Stock Exchange, al Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana e su Euronext Parigi.

Puoi negoziare ovvero comprare e vendere le azioni italiane dalle 9.00 alle 17.30 quando è aperta la Borsa. Dalle 18.00 alle 20.30 è possibile negoziare sul mercato After Hours alcune categorie di titoli azionari italiani quotati.

Si possono comprare e vendere azioni telefonicamente o tramite web attraverso la banca o SIM con cui si ha il conto, dopo aver aperto un deposito titoli che consenta l’operatività. E’ sempre importante verificare le condizioni offerte come commissioni di negoziazione che possono variare in modo significativo a seconda dell’intermediario.

Le banche che offrono le migliori condizioni di negoziazione sulle azioni italiane sono quelle online e prevedono commissioni fisse inferiori a 10 euro per ogni acquisto o vendita oppure commissioni variabili del 2 per mille per transazione con un costo minimo basso per operazione e un tetto massimo (per esempio 2,95 euro per operazione come costo minimo e un tetto massimo di 19 euro per operazione indipendentemente dall’importo negoziato).

 

 

Le migliori azioni italiane (e le peggiori!)

 

Le aziende a maggior capitalizzazione quotate sulla Borsa italiana (o su altre Borse) si chiamano blue chip. Le azioni italiane chiamate blue chip sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) e sono i titoli a larga capitalizzazione. La capitalizzazione è il valore in Borsa di un’azione: si ottiene moltiplicando il prezzo del titolo per il numero di azioni quotate.

 

Investire:Quali sono le migliori azioni italiane tra le blue chip? 

 

All’interno del Mercato Telematico Azionario italiano vi è un segmento chiamato STAR. Sul segmento STAR sono negoziate le azioni italiane a media capitalizzazione (da 40 e 1.000 milioni di euro) che rispettano particolari requisiti in termini di informativa societaria e di corporate governance.  Le aziende del segmento STAR devono avere nel proprio CDA (Consiglio di Amministrazione) amministratori indipendenti, un comitato per il controllo interno e uno per la remunerazione del management. Queste aziende sono tenute inoltre a fornire un’ampia e regolare informativa al pubblico sui propri conti (obbligo di relazione trimestrale).

L’ultimo nato in Borsa Italiana è l’ AIM: è il mercato delle azioni italiane di minori dimensioni ed è dedicato alle piccole e medie imprese italiane che vogliono investire nella loro crescita. Queste società hanno obblighi informativi verso il pubblico minori delle altre società quotate: in fase di ammissione alla quotazione non è richiesta la pubblicazione di un prospetto informativo e successivamente non è richiesta la pubblicazione dei resoconti trimestrali di gestione.

 

Azioni italiane da comprare (e quelle sottovalutate!)

 

Se stai cercando azioni italiane da comprare, ovvero sottovalutate, sei un seguace dell’analisi fondamentale: stai cercando società a cui la Borsa non ha ancora riconosciuto il giusto valore se si analizzano i fondamentali ovvero i bilanci societari. Gli indicatori da tenere in considerazione se cerchi azioni italiane sottovalutate sono gli utili attesi della società, la sua posizione competitiva, il potenziale di crescita e la possibilità che l’azienda diventi preda di qualche altra società quotata. Se sei interessato a scovare queste società devi andare a studiarti i bilanci societari di tutte le aziende quotate. Se vuoi trovare aziende sottovalutate devi cercare quelle azioni italiane con il miglior rapporto prezzo/utili che possono apprezzarsi nel tempo come fa il portafoglio Value Italia.

 

Consiglio per l’investitore “cassettista”: Portafoglio VALUE ITALIA investi nelle azioni italiane più sottovalutate

 

Vi è una strategia di investimento che in passato si è rivelata molto efficace nell’individuare le azioni più interessanti della Borsa italiana: la teoria del momentum e della forza relativa. Con questa dicitura vengono definite le strategie di investimento (Relative Strenght Analysis) che si basano sull’osservazione che i titoli che hanno le migliori performance hanno una certa persistenza (che può durare settimane o mesi) nel mantenere questa tendenza. Analogamente, secondo questa teoria, i titoli più deboli e in “disgrazia” tendono a mantenere questo comportamento.

Tra i portafogli consigliati da SoldiExpert, il portafoglio dinamico seleziona le migliori azioni italiane per forza relativa.

 

Idee di investimento: Quali sono le migliori azioni italiane da comprare e vendere in giornata? Scopri il portafoglio dinamico

 

Strategie di investimento: come puntare sulle small cap italiane

 

Alcuni anni le società a media e bassa capitalizzazione sovraperformano le blue chip, le azioni a maggiore capitalizzazione. I motivi sono molteplici: essendo società meno battute da analisti e uffici studi, è più facile che si nasconda nelle azioni italiane small cap del valore inespresso.

Da inizio 2017 le società a minore capitalizzazione del listino italiano beneficiano anche dell’effetto PIR ovvero della maggiore liquidità che si sta riversando su questi titoli grazie all’istituzione di contenitori finanziari a fiscalità agevolata che devono destinare almeno il 21% del proprio capitale alle mid e small cap. Molti investitori stanno quindi investendo su questi contenitori determinando un rialzo delle quotazioni azionarie. E’ molto importante però scegliere bene le azioni italiane a minore capitalizzazione su cui investire e soprattutto individuare anche il momento di uscita perché questi titoli in passato hanno avuto anche una altissima volatilità con discese anche del 70% dai massimi.

 

Come investire: Quali sono le small cap più interessanti di Piazza Affari?

 

Azioni italiane con dividendi più alti

 

Investire sulle azioni “cedolose” è una strategia che piace a molti risparmiatori ed è spesso proposta anche da giornali ed esperti come la “quadratura del cerchio” per coniugare guadagni con protezione. Purtroppo acquistare azioni italiane sulla base dell’alto dividendo passato non fornisce alcuna garanzia di guadagno.  Né assoluto, né relativo. Non è assolutamente detto che le azioni che distribuiscono più dividendi siano le migliori su cui investire, soprattutto a Piazza Affari.

 

Approfondimento: Investire nei titoli ad alto dividendo: perché no

 

Certo è importante incassare una ricca cedola (se c’è) ma non è quella la cosa più importante.  Potresti invece aver posseduto un’azione che in questi dieci anni non ha distribuito quasi alcun dividendo o pochissime cedole, ma se il valore attuale (corso più dividendi) è superiore a quello di 10 anni fa avresti fatto un affare migliore.

E se avessi avuto bisogno di attingere dagli investimenti un determinato flusso nulla ti impediva di vendere ogni anno parte del capitale investito nel titolo e ritirarne una parte. Matematicamente non cambia assolutamente nulla, seppure molti risparmiatori con la storia delle cedole pensano che prelevare così i soldi sia tutta un’altra cosa e in nome delle cedole o dei dividendi si fanno trarre in inganno dalla logica.

 

Idee di Investimento per investire sulle azioni italiane


Dal 2002 SoldiExpert propone portafogli consigliati su alcune specifiche categorie di azioni italiane: dalle blue chip alle small cap, dalle azioni più interessanti da un punto di vista tecnico a quelle con i migliori fondamentali.

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