Forex

È l’abbreviazione di FOReign EXchange market, che significa mercato di scambio di valuta estera. Il mercato del forex è quindi il mercato dei cambi valutari in cui vengono scambiate coppie di valute diverse (ad esempio l’euro e il dollaro) attraverso un tasso di cambio.
Molti risparmiatori hanno iniziato a conoscere in Italia questo mercato soprattutto negli ultimi 10 anni per effetto di pubblicità o di azioni di telemarketing da parte di operatori di questo settore che lo propongono come il tipo di investimento dove è più facile fare profitti.
Come sempre accade nei mercati finanziari si possono trovare intermediari di ogni tipo (più o meno onesti e seri) e se è vero che si tratta di un mercato molto liquido questo non significa necessariamente che sia per questo motivo più facile fare profitti e anche una persona che fino a qualche giorno fa si occupava di tutt’altro può diventare improvvisamente Re Mida. Anzi essendo questo un mercato enorme, globale e con basse barriere all’entrata (a differenza di quelli più tradizionali) è altamente probabile che sia più affollato di “incantatori di serpenti” che cercano di approfittare dei novizi e del boom per vendere loro di tutto: corsi, formazione, segreti per diventare ricchi, le dritte sulle migliori piattaforme dove operare (naturalmente ottenendo sottobanco una commissione di affiliazione per questo “disturbo”)… E tocca a ciascun investitore distinguere fra proposte serie e ingannevoli, studiando (e molto) se vuole tuffarsi in questo mercato e ha una propensione al rischio e cultura finanziaria adeguata. Peraltro, in tema di truffe sul Forex, in questi anni, si è visto anche qui un po’ di tutto. Nel passato soprattutto le stangate maggiori consistevano nella manipolazione degli spread di domanda/offerta. Sempre attuale è comunque (e non solo su questo mercato) la tecnica di attrarre i gonzi (che non hanno alcuna esperienza o idea né del Forex, né del trading in generale), promettendo guadagnai miracolosi e in tempi iper rapidi, spingendo molto sull’effetto leva. Giusto il tempo di fargli movimentare all’impazzata il conto (generando ricche commissioni) fino al tempo di spolparli e avanti un altro… Ci sono poi anche i broker (fortunatamente pochi in questi anni) che sono saltati con i risparmi affidati dai loro clienti. Esiste poi anche qui un piccolo esercito crescente di “maghi del Forex” disposti a regalare (o quasi) al prossimo il segreto per moltiplicare velocemente i propri quattrini e i più arditi (e spesso coloro da cui stare più alla larga) sono coloro che si offrono di gestire per conto altrui i soldi sul Forex con accesso direttamente sul conto dei clienti. Inutile sottolineare i rischi che si corrono se si capita nelle mani sbagliate dove il primo rischio che si corre è quello del “churning” ovvero quella pratica messa in atto dagli operatori finanziari “allegri” di compra-vendere continuamente gli strumenti finanziari nei conti della propria clientela allo scopo di accrescere i propri ristorni commissionali che saranno corrisposti dall’intermediario a cui ci si appoggia. In tutto il mondo (proprio perché il mercato del Forex è molto diffuso) si sono registrati quindi casi di truffe con questo mercato come sottostante anche se evidentemente è sbagliato generalizzare e la stessa Commodity Futures Trading Commission (CFTC), il principale organismo di vigilanza sul mercato dei derivati negli Usa, ha l’autorità di indagare e perseguire i broker Forex che violano le regole della CFTC e ha pubblicato diversi prontuari su come individuare le truffe Forex di cui questo è un riassunto:
1. Se un’opportunità sembra troppo bella per essere vera, probabilmente non lo è. In questi casi è meglio stare alla larga.
2. Il Forex trading non è un modo per diventare ricchi subito. Evita le compagnie che offrono grandi profitti in brevi periodi.
3. Il Forex trading è un affare pericoloso. Non fare trading con broker che ti promettono rischi piccoli o nulli.
4. Non fare trade a margine a meno che tu non abbia capito bene cos’è.
5. Impara il significato di fare trading interbancario.

Free cash flow

È una misura della quantità di denaro generata da un’azienda dopo la contabilizzazione di spese in conto capitale come edifici o attrezzature. Questo denaro può essere utilizzato per espansione, dividendi, riduzione del debito o altri scopi.

Frontier Markets

L’indice Frontier Markets misura l’andamento dei mercati di 30 Paesi che non sono presenti nell’indice azionario degli Emerging Market ma che potrebbero in futuro magari entrarvi o ne sono usciti. Oggi il peso maggiore nell’indice va a Kuwait, Vietnam, Marocco, Bahrein, Kenya per citarne alcuni e con questo termine di “mercati di frontiera” si intende perciò un tipo di paese in via di sviluppo che è più progredito rispetto ad altri, ma troppo piccolo, rischioso o illiquido dal punto di vista finanziario per essere generalmente considerato un mercato emergente.

Frontiera Efficiente

Per frontiera dei portafogli si intende un qualsiasi insieme di portafogli che soddisfano un criterio di razionalità nelle scelte di investimento operate dagli agenti economici. Nella prospettiva della moderna teoria delle scelte di portafoglio, il termine indica portafogli ottimali che offrono il rendimento atteso più elevato per un livello di rischio definito o il rischio più basso per un determinato livello di rendimento atteso. E secondo questo approccio, infatti, diverse combinazioni di titoli producono differenti livelli di rendimento. La frontiera efficiente rappresenta la migliore di queste combinazioni di titoli ovvero quelle che producono il massimo rendimento atteso per un dato livello di rischio.

Ftse Italia Mid Cap

Indice relativo alle 60 azioni più liquide e capitalizzate quotate a Piazza Affari non incluse nell’indice FTSE MIB. Fa riferimento quindi alle aziende considerate a media capitalizzazione.

Ftse Italia STAR

Segmento del mercato telematico italiano sul quale sono negoziati titoli a media capitalizzazione che rispettano particolari requisiti in termini di informativa societaria e di corporate governance.

Ftse Mib

Indice relativo alle 40 azioni più liquide e capitalizzate quotate a Piazza Affari.

Futures

I futures sono contratti finanziari che danno all’acquirente l’obbligo di acquistare un’attività (e al venditore l’obbligo di vendere un’attività) a un prezzo stabilito in un momento futuro. I mercati a termine sono luoghi (borse) per acquistare e vendere contratti a termine. La particolarità dei future è duplice: per poterli negoziare non occorre avere tutto l’importo oggetto della negoziazione, ma solo una piccola parte (di solito tra il 2 e il 10%) quindi si opera sempre a leva e questo naturalmente espone a potenzialità di guadagno molto più elevate ma anche a rischi di perdita sensibili. La seconda caratteristica è che ogni giorno compratori e venditori si vedono accreditato o addebitato sul conto il valore positivo o negativo del loro investimento. Con i future si può scommettere (o proteggersi da un andamento avverso) relativo al rialzo o al ribasso di indici di Borsa, materie prime, valute, tassi di interesse.