MIFID

MIFID, acronimo di Markets in Financial Instruments Directive, è la disciplina che regola i servizi finanziari europei. Lo scopo della MIFID è quello di aumentare la tutela per chi investe, grazie a un maggior numero di informazioni e a nuove imposizioni per le imprese e gli intermediari finanziari (come gli istituti bancari, le Società di Gestione del Risparmio e le Società di Intermediazione Mobiliare) nell’offrire servizi di investimento.
La MIFID 2 è una direttiva europea sui servizi finanziari del 15 maggio 2014, che sarebbe dovuta entrare in vigore il 3 gennaio 2017 ma che è diventata operativa dal 3 gennaio 2018 e rappresenta l’evoluzione della precedente disciplina. Fra le novità più importanti della Mifid 2 aumentano per tutti gli intermediari e consulenti finanziari gli obblighi di trasparenza oltre che di profilazione del cliente. I costi devono essere indicati al cliente (prezzo della consulenza compreso) in modo dettagliato e non solo aggregato per fornire loro una serie di dati e costi che rendano più immediato e chiaro l’ammontare degli oneri in capo all’investitore (e il loro peso sul rendimento atteso). Questa informazione sui costi dell’investimento deve essere obbligatoriamente aggiornata e comunicata una volta l’anno e comunicata anche prima dell’avvio del rapporto in forma stimata.

Millenials

I millennials (definiti anche “generazione Y”) sono coloro nati tra il 1981 e il 1996. Chi è nato dopo fa parte di un’altra generazione il cui nome, non ancora definitivo, è informalmente generazione Z. Secondo l’Istat hanno superato numericamente la generazione X (quella dei nati tra il 1965 e il 1980).
In Italia sono una tribù di 11,2 milioni di persone, nel mondo valgono circa 2,3 miliardi. Molto globali e sempre connessi, la loro è la generazione più coccolata e studiata della storia insieme a quella degli anziani per cercare di intercettarne abitudini e interessi.

Minusvalenza

Diminuzione di valore di un bene aziendale o di un investimento rispetto al costo sostenuto per acquistarlo.

Modern Portfolio Theory

Abbreviata talvolta in MPT, come espressione fu utilizzata per la prima volta dall’economista Harry Markowitz nel 1952 in un saggio che gli valse il Premio Nobel per l’economia. Questa teoria si basa sul presupposto che lo strumento primario per la riduzione del rischio sia la diversificazione. In altre parole, se si mettono insieme degli investimenti i cui rendimenti non hanno le stesse dinamiche, si riesce a contenere il rischio totale del portafoglio. Non si tratta soltanto di un principio astratto, ma di una complessa analisi matematica nella scelta delle asset class da inserire nei portafogli finanziari in base alla cosiddetta “frontiera dei portafogli efficienti”.

Momentum

Indica alternativamente o una tipologia di strategia di investimento (che si esplicita nell’acquisto di azioni in fase di rapida crescita e nella vendita di azioni a crescita più lenta) o un indicatore utilizzato nell’ambito dell’analisi tecnica algoritmica (rappresentativo della velocità del trend di un titolo azionario).

Money Manager

Un gestore di denaro è un individuo responsabile della gestione di un portafoglio di investimenti, che fornisce consulenza sugli investimenti e pianifica le strategie di portafoglio.

Money Weighted Rate Of Return (MWRR)

Rendimento effettivo di un portafoglio calcolato tenendo conto delle decisioni di conferimento/riscatto del cliente effettuate nell’arco di un dato periodo.

Moody’s

È una società di servizi finanziari con sede a New York che esegue ricerche finanziarie e analisi sulle attività di aziende private o governative. Realizza quindi un rating (voto sintetico) che porta il suo nome: si tratta di un indice che misura la capacità di una società o uno stato di restituire i crediti ricevuti in base a una scala standardizzata e suddivisa tra debiti contratti a medio termine e a lungo termine. Moody’s, insieme a Standard & Poor’s, è una delle due maggiori agenzie di rating al mondo.

Moral hazard

Il rischio morale è presente anche in macroeconomia, laddove gli operatori economici possono sentirsi incentivati a intraprendere comportamenti eccessivamente rischiosi, qualora essi possano contare su una significativa probabilità che i costi associati a un eventuale esito negativo delle loro azioni ricadano sulla collettività, o su altri operatori o categorie di operatori. Ad esempio, una politica di intervento delle autorità per salvare imprese a rischio di fallimento potrebbe indurre gli operatori a finanziare progetti eccessivamente rischiosi, nell’ottica di realizzare i benefici in caso di successo, e di affidarsi all’intervento dello stato in caso contrario. Un caso concreto furono i cospicui investimenti di banche europee nel non troppo sicuro mercato asiatico (che poi entrò in crisi alla fine degli anni ‘90), effettuati confidando nell’intervento dell’FMI (Fondo Monetario Internazionale) in caso di crisi.

Morningstar Rating

Il rating di Morningstar è una scala di misurazione del rendimento corretto per il rischio e i costi sostenuti da ogni fondo, calcolato all´interno di ciascuna categoria Morningstar. Il rating viene calcolato solo per i fondi che dispongono di dati su almeno 3 anni. Ordinati i fondi secondo la metodologia MRAR (Morningstar Risk Adjust Return), il primo 10% di fondi di una categoria riceve le cinque stelle, il successivo 22,5% quattro stelle, l´ulte-
riore 35% tre stelle, mentre al successivo 22,5% e all´ulteriore 10% vengono assegnate rispettivamente due e una stella.