Caso Banca Marche: non affidare i tuoi risparmi a un cane

Imbottite di titoli di Stato per lucrare tra costo della raccolta (grazie al Bancomat della BCE) e rendimento dei Btp e prestiti dati ad amici e parenti, le peggiori banche italiane continuano a mietere depositi. Grazie ai cani lupo, ai depositi sicuri che offronto extra rendimenti e a obbligazioni che rendono più del 10%

Il Tribunale di Ancona ha emesso la sentenza di condanna per sei degli imputati nel processo per il crack di Banca delle Marche a gennaio 2023. Nel mentre gli azionisti di Banca Marche a fine dicembre 2023 secondo l’ANSA hanno iniziato a ricevere sui loro conto correnti l’ultimo bonifico relativo al “Fondo Indennizzi Risparmiatori”, gestito da Consap S.p.A. , azienda interamente partecipata dal Ministero dell’Economia e Finanze.

Il caso Banca Marche ha preso una svolta drastica il 22 novembre 2015, quando è stata messa in liquidazione coatta amministrativa. Dal giorno successivo è stata rifondata, come Good Bank, con la nuova denominazione di Nuova Banca delle Marche S.p.A., o più brevemente, Nuova Banca Marche.

Attraverso un processo di ristrutturazione, insieme a Nuova Banca Etruria e Nuova CariChieti, le tre istituzioni hanno affrontato la vendita dei crediti problematici al Fondo Atlante. Il 10 maggio 2017, le Nuove Banche, ormai risanate, sono state trasferite a UBI Banca al prezzo simbolico di 1 euro.

Non contenta di fermarsi qui, Nuova Banca Marche ha intrapreso un ulteriore cambiamento. Nuova Banca Marche ha modificato la sua denominazione sociale il 7 settembre 2017 in Banca Adriatica S.p.A. Tuttavia, il destino le riservava ancora un’ulteriore trasformazione. Il 23 ottobre 2017 Banca Adriatica S.p.A. e la sua controllata CARILO – Cassa di Risparmio di Loreto S.p.A. sono state fuse all’interno dell’entità più ampia di UBI Banca S.p.A.

L’articolo che segue è stato scritto giusto un paio di anni prima della liquidazione coatta amministrativa di Banca Marche. Più precisamente il 5 settembre 2013, prima che iniziasse questo iter trasformativo della banca appena descritto.

 

Il caso Banca Marche: arrivano i commissari

 

Banca Marche è stata commissariata il 27 agosto 2013.

Una banca che prima del crack era generosissima nel remunerare i nuovi depositanti (con i tassi all’epoca più alti del mercato tipo 2,75% sul deposito libero). Secondo la pubblicità della banca questo conto, il cui testimonial era un cane lupo, era “il migliore amico dei loro soldi”. Ma certi amici meglio perderli che trovarli…

Ma era sul fronte obbligazionario che la banca non aveva rivali. A fine giugno aveva emesso un prestito obbligazionario Upper Tier II con una cedola del 12,5%. Che affare! Ecco cosa succede a guardare solo il rendimento cedolare.

 

Cosa è andato storto nel caso Banca Marche?

 

Qual è stata la colpa di Banca Marche? Aver investito male i soldi dei risparmiatori. Dandoli non in base ai meriti ma in base alle conoscenze e alle opportunità politiche. Così il bilancio 2012 della banca si era chiuso con 526 milioni di euro di perdita. E nei primi sei mesi dell’anno la banca aveva perso altri 232 milioni. La cosa surreale è che in questo contesto di crisi la banca ha aumentato la raccolta di 1 miliardo di euro nel primo semestre dell’anno. Si vede che in Italia il testimonial giusto (un cane lupo tipo Rex) e lo slogan accattivante funzionano più di ogni altra cosa. Anche quando si tratta dei propri sudati risparmi.

Da diversi mesi la Banca d’Italia stava col fiato sul collo su questa banca denunciando la scarsa opacità della gestione. Ma se vi aspettate di trovare sul giornale un titolone che vi avvisi nero su bianco che la Banca d’Italia riteneva che con i soldi dei risparmiatori la banca si faceva i suoi affari fra “banchieri e compari” scordatevelo.

Se uno è stufo di farsi abbindolare dai “cani lupo” spacciati come i migliori amici dei propri risparmi, è meglio che si documenti come fanno i miei clienti e sempre più risparmiatori che seguono SoldiExpert SCF.

E a preferire un consulente indipendente che non gli racconta solo il lato “rosa” degli investimenti. Vatti a fidare di quelli che vedono sempre rosa e dei rendimenti sicuri…! A volte fanno più danni dei “cani deposito”.

 

OPINIONI E CONSIDERAZIONI

 

Il caso Banca Marche è il classico caso di malafinanza bancaria e di gestione poco trasparente, nel quale i soldi sono stati investiti in base alle conoscenze e alle opportunità politiche, piuttosto che nel modo corretto.

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Salvatore Gaziano

Responsabile Strategie di Investimento di SoldiExpert SCF

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