Salvatore Gaziano, responsabile delle strategie di investimento di SoldiExpert SCF, è stato ospite sabato 22 luglio 2017 della trasmissione radiofonica “I conti della Belva” condotta da Oscar Giannino, Mario Seminerio e Carlo Alberto Carnevale Maffè.
Nella penultima puntata della stagione di risparmio si è spiegato come a parole tutti sono dalla parte dei risparmiatori ma nei fatti un po’ meno prendendo come spunto l’articolo pubblicato proprio da Salvatore Gaziano su “Il Fatto Quotidiano” (vedi qui) che è stato citato come esempio di buona informazione.
In questa settimana il Consiglio dei Ministri dovrebbe, infatti, occuparsi, per esempio, del recepimento delle direttiva europea Mifid2 e il testo uscito dalle commissioni con note e osservazioni dei parlamentari soprattutto di maggioranza è zeppo di norme che sembrano voler favorire soprattutto il sistema bancario piuttosto che i risparmiatori, la loro tutela e un’innalzamento della qualità dei servizi e discesa dei costi.
Come appunto sta avvenendo per la direttiva “Mifid2” che in Italia si vorrebbe alleggerire per non gravare sulle banche e con una serie di norme che sembrano delle “pillole avvelenate” nei confronti della consulenza indipendente che altri Paesi europei hanno invece incentivato. E che sembrano frutto di un fortissimo lavoro della lobby bancaria di “annacquare” fino a stravolgere il senso di una direttiva europea che dovrebbe invece favorire maggiore tutela del risparmio e trasparenza.
Ed è difficile sostenere che siamo in presenza di una “teoria del complotto” proprio dopo che settimana scorsa un altro giornalista (dopo Marco Lillo de “Il Fatto Quotidiano) ha subito un incredibile perquisizione in casa e ufficio con il sequestro di tutti gli strumenti di lavoro e materiale privato. La gravissima colpa di Gianluca Paolucci ?
Aveva pubblicato settimana scorsa su La Stampa un articolo dove rivelava alcune intercettazioni che provavano in modo indiscutibile come nelle commissioni parlamentari esponenti di rilievo del Partito Democratico prendevano le direttive e subivano il pressing della compagnia assicurativa Unipol per mettere su un binario morto (operazione riuscita nel gennaio 2014) una riforma che avrebbe significato altrimenti minori margini e maggiori costi per le assicurazioni; soprattutto nella RC auto dove la compagnia Unipol con sede in via Stalingrado a Bologna è leader di mercato.
Le banche non ci stanno a farsi portare un cent di commissioni e pazienza se un modello più aperto verso la consulenza finanziaria indipendente significherebbe per i risparmiatori un innalzamento della qualità dei servizi e minori costi (e ricavi per le banche…).
Sulle banche di credito cooperativo addirittura poi vogliono consentire di vendere le azioni senza troppi lacci e lacciuoli e pazienza tutto quello che è successo in Veneto e sta succedendo a Bari: tutto dimenticato. Nei loro confronti la Mifid 2 va resa “semplificata”.
Di questo e altri aspetti hanno parlato Oscar Giannino, Mario Seminerio, Carlo Alberto Carnevale Maffè con Salvatore Gaziano a “I conti della belva” su Radio24 analizzando alcuni dei punti più discutibili che le commissioni Finanze di Senato (presidente Mauro Maria Marino, PD ) e Camera (presidente Maurizio Bernardo, Area Popolare) hanno suggerito al governo che entro il 3 agosto dovrà legiferare in materia.