
“Lorenzo G. di Verona (con tanto di foto) ha chiuso la posizione e guadagnato 546 euro”.
“Ha 35 anni ed ancora dipende da me (foto della mamma col mattarello mentre il figlio bamboccione è a letto a poltrire). Impara a diventare finanziariamente indipendente!”.
Benvenuti nel mondo del Forex! O per meglio dire nel giro di alcuni dei più pittoreschi venditori di sogni o illusioni (o opportunità se pensate che questi messaggi sono in buona fede) come sono quelle società che propongono il regno delle valute e/o dei contratti per differenza (Cfd) come l’ultimo ritrovato per diventare tutti ricchi velocemente e con facilità estrema soprattutto quando utilizzano pubblicità con messaggi così aggressivi.

C’era una volta un burattino….
Avete presente Pinocchio quando nella favola di Collodi incontra nel paese degli Acchiappa-citrulli il Gatto e la Volpe che si fanno consegnare i suoi zecchini d’oro promettendogli la moltiplicazione: “E pensare che invece di quattro monete potrebbero domani diventare domani mille e duemila! Perché non dai retta al mio consiglio? Perché non vai a seminarle nel Campo dei miracoli?” propose la Volpe.
Che fine hanno fatto le monete d’oro di Pinocchio è noto ma l’illusione di far profitti facili è resistita fino ai nostri giorni e adeguandosi ai tempi (e agli strumenti) certe pubblicità richiamano inevitabilmente il messaggio di “fare soldi facili a palate” di Collodi.
E il fine primo dell’Associazione è la sensibilizzazione delle autorità italiane e la cooperazione su temi inerenti al funzionamento del mercato, quali interventi di regolamentazione delle forme di comunicazione verso il pubblico. E a dimostrazione della volontà di tutelare i consumatori rispetto alle pubblicità ingannevoli, gli associati hanno presentato un Decalogo comportamentale cui ispirarsi per la redazione degli annunci pubblicitari in Italia.
“Si tratta di una realtà che vuole difendere il mercato e non tutelare gli interessi degli associati”, ha spiegato Gian Paolo Bazzani (vedi foto sotto e leggi qui l’intervista) di Saxo Bank, eletto primo presidente di Assoforex Cfd (di cui pubblicheremo a breve un’intervista sull’argomento). I primi ad essere stati sentiti sono chiaramente gli Uffici Vigilanza della Consob per segnalare i casi fraudolenti”. Le pubblicità di questo tipo sono, infatti, spesso generalmente promosse da soggetti non autorizzati in Italia alla prestazione dei servizi di investimento e sono talvolta discutibili non solo sul piano etico. E andrebbero bandite in molti casi poiché appaiono come “pubblicità ingannevoli” come vengono definite in Italia tutte quelle violazioni che hanno per oggetto la lealtà della comunicazione commerciale.

Per far pubblicità non si può, infatti, scrivere quello che si pare. Questa dovrebbe essere onesta, veritiera e corretta. E non indurre i consumatori in errore anche per mezzo di omissioni, ambiguità o esagerazioni non palesemente iperboliche, specie per quanto riguarda le caratteristiche e gli effetti del prodotto. E dove le testimonianze devono essere autentiche, responsabili e controllabili.
E fa un certo effetto aver vedere in questi mesi anche il sito della Borsa Italiana ospitare in modo quasi “amorale” questo tipo di comunicazioni pubblicitarie senza imporre almeno in modo molto più visibile (e non in caratteri lillipuziani e di colore tenue) la pubblicazione di “disclaimer” specifici tipo “il trading sul Forex/Cfd’s comporta notevoli rischi di perdita”. Scritte che solo da qualche settimana abbiamo iniziato a vedere comparire in verità in modo più evidente (ma si può fare di più secondo noi di più) forse anche per effetto della nascita di Assobroker Cfd e della maggiore sensibilizzazione sull’argomento.

Ma cosa è il Forex esattamente? Vincite e perdite… illimitate.
Guadagnare sulle valute non è proprio una passeggiata come sanno tutti gli operatori seri. E il fatto che sia fra i mercati più liquidi del mondo non significa necessariamente una maggior facilità di realizzare profitti (come spiega in questa intervista Emilio Tomasini, fondatore di LombardReport.com e fra le persone più preparate in Italia in fatto di trading e speculazione).
Descrivere questo mercato non è facile e c’è chi l’ha fatto efficacemente in tempi recenti come il giornalista Christoph Hus del settimanale tedesco“Die Zeit” che l’ha definito “il casinò delle scommesse valutarie”, rivelando come in alcuni Paesi dell’Asia e in Gran Bretagna le transazioni monetarie dei privati siano diventate una specie di sport popolare mentre in Germania sono già oltre 50.000 gli investitori privati che speculano sui cambi.
“Si può scommettere, infatti, su quasi tutte le coppie di valuta e tramite le piattaforme online fornite da banche e broker è diventato più facile di acquistare un’obbligazione. Si accede al sito di un’azienda che offre questi servizi, si installa un software sul computer e si carica il proprio conto con la somma desiderata. Non serve altro per inserirsi nel mercato internazionale accanto alle banche d’investimento e agli hedge fund. Basta un click sulla schermata del programma per scommettere, per esempio, sull’andamento del tasso di cambio tra euro e dollaro” spiega Christoph Hus.
Rilevando correttamente come fra le “mirabilie” dell’operare sul Forex ci sia la possibilità per gli investitori di ricorrere all’effetto leva ovvero investire una somma n volte superiore a quella versata sul conto. E questo aumenta certo le possibilità di guadagno ma anche di perdita, ovviamente. “Ecco un esempio: investendo mille euro e scegliendo una leva di cento a uno, si centuplica la cifra investita, cioè si possono scommettere centomila euro sull’andamento di un certo tasso di cambio. Se il cambio si sposta dell’1% nella direzione scelta, la leva permette all’investitore di ottenere un guadagno del 100%. E basta quindi una lieve variazione dei cambi per raddoppiare la cifra investita. Se però il tasso si sposta dell’1% nel senso opposto, si perdono tutti i mille euro. In teoria gli investitori possono perdere anche più della somma investita. Se infatti il tasso di cambio si riduce improvvisamente del 2% la perdita corrisponde a 2000 euro. Allora l’investitore deve coprire di persona il passivo. Gli operatori promettono di evitare queste situazioni vendendo automaticamente alcune attività non appena incombe la minaccia di una perdita totale. In ogni caso la maggior parte delle aziende non garantisce niente ai clienti” spiega il giornalista tedesco.

Ci sono diverse altre considerazioni che si possono fare su questo mercato del Forex che viene definito O.T.C. ovvero “Over The Counter” perché non ha sede in un luogo fisico determinato e le transazioni avvengono elettronicamente, praticamente 24 ore su 24 con scambi che hanno luogo in tutte le parti del mondo. E una logica conseguenza di tale fatto implica l’esistenza di diversi tassi di cambio per una moneta che dipendono dalla banca o dal market maker che garantiscono ed offrono i prezzi sul mercato sia su prezzi d’offerta che di richiesta, con i quali si sta avendo lo scambio.
Le variazioni dei tassi di cambio sono solitamente determinate da flussi monetari effettivi come pure le variazioni di altre condizioni macroeconomiche. E la maggior parte delle notizie “sensitive” sono rilasciate pubblicamente così che ciascun operatore ne viene a conoscenza nello stesso tempo per poterla valutare e adoperare al meglio.
E naturalmente ciascun operatore può decidere se aprire o chiudere la posizione per pochi secondi o per lunghi periodi, mettersi al rialzo o al ribasso su una coppia di valute (esempio euro contro dollaro oppure sterlina/yen) ed è sottoposto a delle commissioni “implicite” da parte del proprio intermediario visto che nel mercato Forex non si pagano in modo diretto commissioni per acquistare o vendere ma alla fine il conto lo si paga lo stesso (per cosa lavorerebbero altrimenti gli intermediari?) poiché i broker traggono il loro guadagno dallo spread fra denaro e lettera (“bid & ask”) cioè la differenza che in ogni momento c’è fra prezzo di acquisto e di vendita e che viene misurata in “pips”. Dove un “pips” equivale allo 0,01% dell’investimento e dove mediamente la maggior parte dei broker si trattiene 3 pips.
Il Forex è una truffa? O è il nuovo Eldorado?
Come sempre accade nei mercati finanziari si possono trovare intermediari di ogni tipo (più o meno onesti e seri) e se è vero che si tratta di un mercato molto liquido questo non significa necessariamente che sia per questo motivo più facile fare profitti e anche un’idiota o una persona che fino a qualche giorno fa si occupava di tutt’altro può diventare improvvisamente Re Mida.
Anzi essendo questo un mercato molto “cool” e in forte crescita (a differenza di quelli più tradizionali) è probabile che sia più affollato di “incantatori di serpenti” che cercano di approfittare dei novizi e del boom per vendere loro di tutto: corsi, formazione, segreti per diventare ricchi, le dritte sulle migliori piattaforme dove operare (naturalmente ottenendo sottobanco una commissione di affiliazione per questo “disturbo”)… E tocca a ciascun investitore distinguere fra proposte serie e ingannevoli, studiando (e molto) se vuole tuffarsi in questo mercato e ha una propensione al rischio e cultura finanziaria adeguata.
Le piccole e grandi stangate sul Forex..
Sempre attuale è comunque (e non solo su questo mercato) la tecnica di attrarre i gonzi (che non hanno alcuna esperienza o idea né del Forex, né del trading in generale), promettendo guadagnai miracolosi e in tempi iper rapidi, spingendo molto sull’effetto leva. Giusto il tempo di fargli movimentare all’impazzata il conto (generando ricche commissioni) fino al tempo di spolparli e avanti un altro… Ci sono poi anche i broker (fortunatamente pochi in questi anni) che sono saltati con i risparmi affidati dai loro clienti.
Cosa dicono alla CFTC…
In tutto il mondo (proprio perché il mercato del Forex è molto diffuso) si sono registrati quindi casi di truffe con questo mercato come sottostante anche se evidentemente è sbagliato generalizzare e la stessa Commodity Futures Trading Commission (CFTC), il principale organismo di vigilanza sul mercato dei derivati negli Usa, ha l’autorità di indagare e perseguire i broker Forex che violano le regole della CFTC e ha pubblicato diversi prontuari su come individuare le truffe Forex di cui questo è un riassunto:
5. Impara il significato di fare trading interbancario.
Un argomento quello del Forex, dei Cfd o del “nuovo” mondo delle opzioni binarie (l’ultimo “ritrovato” per scovare risparmiatori desiderosi spesso “gonzi” a cui viene promesso di diventare velocemente e in modo semplice ricchi come Creso) su cui torneremo comunque a breve a parlare con gli interventi sull’argomento di Gian Paolo Bazzani, amministratore delegato di Saxo Bank e primo presidente di Assoforex, l’Associazione Italiana Broker Forex e Cfd e poi di Emilio Tomasini, professore a contratto di Finanza Aziendale all’ Università degli Studi di Bologna nonché fondatore e direttore di LombardReport.com, la più importante testata giornalistica on line italiana indirizzata ai trader professionisti con il contributo sulla materia di Alessandro Broi, formatore e specialista in opzioni.
Per capire come provare a distinguere e riconoscere soprattutto gli operatori seri dai venditori di illusioni. E non farsi troppo del male se proprio si crede come pensava Oscar Wilde che “l’unica modo per liberarsi di una tentazione (come quella lanciata ora sul Forex come “ultimo” o “penultimo” ritrovato per diventare ricchi maniera in modo veloce e semplice) è cedervi“.
Noi francamente non lo pensiamo. E questo non ci sembra per nulla “il mercato più facile del mondo per arricchirsi”. Anzi…E così lo pensano anche diversi degli operatori più seri. Ma il mondo (anche delle valute) è bello perché è vario…